BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

giovedì, novembre 16, 2006

708 - Qualcosa Non E' Andato Come Doveva.

E' bastato uno scambio di battute col Varano, seguito da un abbraccio, per riportare tutto nella giusta dimensione. Il vecchio Joe, sempre uguale a se stesso, è qui tra voi. Qui su queste pagine, qui al Dundas, qui in piazza Wagner...
Ma chissà poi qual è il vero Joe. Continuo a frequentare gente che non vedevo da troppi anni, l'effetto è sensazionale, mi ritrovo tutto ad un tratto a toccare con mano una verità che forse ho sempre saputo: perchè il tempo può cambiarti, può stravolgerti, ma l'essenza, l'anima, lo sguardo, no, niente può scalfirli.
Tutto così scontato? Riflessioni su riflessioni ascoltando Mao e Vasco e i Daftpunk... mattinata intensa... e ieri notte a rileggere mail di cinque anni fa, che rischiavano di andare perdute per sempre. Dov'è finito il vero Joe?
Qualcuno l'ha visto, sì. Nick per esempio, quella notte ad aspettare l'alba al freddo sul traghetto.
E Dylan in quel grigissimo pomeriggio di marzo di otto anni fa.
Quello era il vero Joe, un Joe che non avreste mai conosciuto, un Joe che non aveva bisogno di scrivere, come in fondo è stato per tanto tempo, stupido accorgersene solo ora, credevo di aver aperto il blog per un motivo, invece era l'unico che non avevo veramente.
Ancora una lezione da parte del Varano, col sorriso sulle labbra ma non per questo poco serio: ho fatto quel che ho fatto, ed ora sono così. Come mi ha detto Brifa ieri: non mi vergogno degli errori di gioventù, se poi mi hanno fatto diventare quello che sono.
Forse il vecchio, il vero Joe, conosceva il significato della parola "diventare".
Perchè quello nuovo, quello che tutti conoscete -pensate di conoscere- non lo sa proprio.
Mi rileggerò qualche mail di cinque anni fa; ai tempi, oh sì se ero il vero me stesso...


"ma poi è questione di un attimo, è una sensazione che nasce e finisce lì, che si crea in quell'istante preciso, mentre il resto diventa temporaneamente inconscio, ma prima e dopo c'è la vita di sempre, di cui quel "noi" nn fa parte, si dissolve da solo."

5 Comments:

  • At 17 novembre, 2006 08:40, Anonymous Anonimo said…

    ...non puoi cercare il vero Joe in archivi datati 5 anni...il vero Joe sei tu quello di tutti i giorni quello che tutte le mattine si sveglia e deve affrontare la vita...il Joe di 5 anni fa non c'è più, come non c'è più il Varano (grazie al cielo) di 5 anni fa...eppure alcune cose te le porti dentro per tutta la vita, ma quella è la tua essenza e nessuno potrà mai portartela via o strappartela...è da li che parte tutto, il tuo essere è in continuo trasformarsi...quello che sei oggi non sei domani e quello che ti porti dietro è un bagaglio di esperienze da ricordare sempre da cui hai imparato per le quali hai sofferto ma che devono insegnarti ad essere sempre una persona migliore...solo in questo modo puoi arrivare a ricordare il te stesso di 5 anni fa e dire "quel Joe non c'è più...ma cazzo quello versione 2006/2007 spacca e spaccherà sempre di più!!!" credi di più in te stesso...io su di te scommetterei....
    In Realtà anche il Nic di 5 anni fa non c'è più...dovevi vedere che capelli che aveva....bei tempi...

     
  • At 17 novembre, 2006 15:12, Blogger il capitano said…

    Il tempo ti cambia e alle volte siamo noi stessi, per necessità, a decidere di cambiare. Ci sforziamo di soffocare cose che abbiamo dentro, cambiamo giro oppure semplicemente facciamo finta di nulla. Il tempo è bastardo, raramente galantuomo.
    Ma quando ti volti cosa vedi? C'è l'amarezza per le cose passate che nessuno mai ci ridarà.....il problema non è il passato, ma guardare avanti.
    Il passato è già scritto, il futuro è da decidere e fa paura.
    Cosa fare allora: viverlo con incoscienza oppure cercare sicurezze? .....credo che un giusto mix sia la cosa migliore.
    Poi caro Joe credo di essere l'ultima persona a poter parlare in questo momento...sono forse il più disorientato, ma almeno per questa volta spero che con me (e con te) il tempo possa essere galantuomo e che magari possa regalare qualche cosa che forse ci meritiamo.

    .....di quella notte ricordo l'aria umida che tagliava la faccia....

     
  • At 17 novembre, 2006 18:29, Anonymous Anonimo said…

    ...la Mary di 5 anni fa...io non la ricordo...e non perchè abbia rimosso...forse non sono poi così diversa?No...lo sono e come...Joe,cinque anni fa neppure sapevo com'erano morbide le tue manine!...il tempo...si spaccia per un gran dottore...mah...fra 5 anni magari ti saprò dire...d'accordo col Varano...guardare indietro e cercarsi...non ci porta lontano...un abbraccio

     
  • At 18 novembre, 2006 10:38, Anonymous Anonimo said…

    Credo che ogni momento passato...felice o triste che sia...valga la pena di essere ricordato perchè fa e farà sempre parte di te...nel bene e nel male... Non sono convinta che guardare indietro per cercare sè stessi o capire chi si è diventati possa servire...ma guardarsi intorno e rendersi conto di quante persone ti vogliono bene per come sei ora..coi tuoi errori ma anche con il tuo essere straordinario...beh ..credo sia la risposta migliore...
    Perchè tu per me sei e sarai sempre un po' straordinario...mi hai passato una quantità di cose che non puoi immaginare e insieme ne abbiamo combinate di ogni...e anche se in questo momento forse non siamo troppo vicini (e mi manchi cazzo...se mi manchi...) io voglio credere che cmq tu ci sarai, in qualunque modo deciderai di essere...CARLO...jOE...EPI...Sei tu.E questo è l'importante...
    Ma se senti che qualcosa non ti torna...la risposta non la cercherei nel IERI...nemmeno nel DOMANI...ma dentro di te ora...
    E ...niente...ti voglio bene...

     
  • At 18 novembre, 2006 13:24, Blogger Joe Rokocoko said…

    non torna molto più di "qualcosa". lo scambio di battute col varano l'altra sera conteneva ore ed ore di riflessioni... forse inutili, chi lo sa, mi accusate sempre di tirarmi scemo da solo e qualche volta avrete pure ragione.
    per mia natura, altamente malinconica, sono portato a guardarmi indietro, e spesso, ma non sempre ho quella lucidità, quell'illuminazione che mi faccia cogliere una sfumatura che non avevo notato... che mi apra una visuale completamente nascosta... guardarmi indietro non sempre mi aiuta... a volte però capita di accorgersi... che quell'entusiasmo, quel pizzico di follia, forse sono svaniti... bisogna sempre crederci, certo, e come mi ha scritto ieri notte qualcuno, "cammina a testa alta senza paura di far vedere...".

    cosa rimane alla fine? i miei soliti errori, le paranoie, questo magone, come un'ovosodo che non va ne su nè giù, la paura di scoprire che in fondo è stato tutto sbagliato un'altra volta.

    questa è l'ennesima caduta. ed anche se non è la più dolorosa, fa male comunque.

    e grazie a tutti di esserci, come sempre, anche quando scappo da tutti e tutto (il blog per esempio?)

     

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