BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

venerdì, luglio 13, 2007

Apro La Finestra E Vedo il Mare.

Mi sveglio all'improvviso, sarà la folata di vento o una macchina in lontananza? Mi giro, guardo, mi metto sotto al lenzuolino. Fisso la finestra, quel cielo lì mi dice che la notte è finita. Sono le sei, in effetti. Che goduria, posso dormire ancora un po'. Fa freschino. Ripenso agli infiniti "se" che compongono la mia storia recente; che compongono questa storia recente. Non riesco a trovare il punto di svolta, se non quel giovedì e quel pomeriggio passato a giocare a calcio con raga e bambini, tirando mine allucinanti al portiere tredicenne che mi ha eletto a suo idolo personale proprio per le mie follie calcistiche (ho tirato un pallone al di là delle reti e non l'abbiamo più trovato). Ma non mi serve a niente cercare quel punto di svolta. In ascensore mi vengono in mente tremila domande e nessuna risposta; bisogna viverle così le situazioni? Sull'autobus incontro RV e AC, insieme componevamo un centrocampo indimenticabile ai tempi dell'ACO Olimpia, e chissenefrega se si perdeva 13-1 contro il Bariviera, quell'uno l'avevo segnato io e ne ero felice. Certo che con Ringhio a fare il libero il calcio era veramente lo sport più bello del mondo. Riprovare quelle sensazioni... Ma non può sta vita qua essere un eterno ritorno, dai. Ancora sull'autobus, mi rendo conto di aver trovato il Personaggio Della Stagione 2006/07 Breathing Underwater, e senza neanche averlo cercato! Bisognerà festeggiare, oh sì. Ieri in pochi ma buoni al Dundas, ed io che canto a squarciagola Roll With It sentendo la mancanza del Bagnino (a volte succede). La corsa per vedere Breakfast On Pluto, le tre birre che ormai non le sento più. Afasia, imbastimento emozionale. Il primo round era andato in un certo modo; il secondo invece è stato praticamente uguale ma contrario. Ma siamo sempre noi a determinare il modo in cui vanno le cose. L'ho imparato sul treno domenica mattina, che quando trovo qualcuno che si ribella alle mie risposte evasive mi esalto. Il compleanno del Bufalone intanto (AUGURI THOMAS!) arriva con Teo a Paris, Riky a Boston, Carlo CTUN in viaggio per il Brasile e Paul... chissà dove cazzo è finito Paul? Sarà a Sampierdarena. Il Varanone si conferma una fonte di saggezza, ma la mossa di spegnere il cellulare l'abbiamo brevettata io e Miky in Salento, Year Twothousand And Five. Un mese dopo il mio ritorno da quella vacanza ricevetti una mail inaspettata che mi rimanda all'inizio di questo post e di questa storia recente. Ogni tanto riaffiora in superficie il mio mondo perduto, ma in giorni come questo non c'è davvero spazio e modo. Non mi resta che ripensare a me che leggo ad alta voce una poesia di Pascoli (e che poesia): che sia quello il vero punto di svolta?

2 Comments:

  • At 14 luglio, 2007 20:35, Blogger théo said…

    ma il cell lo spegnevate o solo scambiavate?

    dettaglio importante

    e invenzione da brevetto assoluto!


    get ready for 28-29 we in Milan

     
  • At 06 febbraio, 2008 16:25, Anonymous Anonimo said…

    anch'io giocavo all'ACO. il Moster era Garbelli....

     

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