BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

domenica, giugno 19, 2011

Ieri Sposi!

Gli albori.
In quel tempo, ci si sbatteva di brutto per organizzare cene e post-cene nella leggendaria taverna della WhiteHouse corsichese. Quel luogo infausto eppure irrinunciabile, reso celebre ed immortale dal risveglio post-inverno afghano di Silvietto, addì Primo Gennaio 2008. Allora però, correva l'anno 2004 credo, non c'erano armadietti pieni di giochi di magia e palloncini, ma divani, sedie, un megatavolo ed un simil-bancone da bar (da rimpiangere in eterno). Il primo ricordo che ho di Erica&Dany è laggiù in taverna. Erica che parla dei suoi cani per un tempo imprecisato, ed io che penso "ma da dov'è sbucato fuori questo bizzarro personaggio?", senza poterlo esprimere perchè al tempo, effettivamente, quello che veniva da un altro pianeta ero io. Di Dany, quella sera, una traccia quasi invisibile nella memoria; so che c'era, e questo basti.
Il riconoscimento reciproco.
Fine gennaio 2005. Jodie se ne va, festeggiamo la sua partenza (o meglio esorcizziamo il suo addio)... e dove, se non nella taverna della White? Ci siamo tutti, o quasi, beviamo, ci divertiamo, ci immalinconiamo, ma manca qualcosa, qualcuno, io sto nel mio, non ho certo modo di immischiarmi, per fortuna. E' una storia di telefoni, incomprensioni, forse citofoni, che si esaurisce in un paio d'ore ma che durerà per anni ed anni.
La mattina successiva alla festa, (ri)troviamo Erica&Dany all'aeroporto di Malpensa. Il ricordo questa volta è nitido. Poco prima di calare l'occhialata blu per nascondere una lacrimuccia, mi siedo di fianco a loro da McDonald's e mi metto a parlare con Dany di Franchino, Riky LeRoi e le serate al Dylan. C'è gelo, dentro e fuori dall'aeroporto, come da attitudine inestinguibile mi avvicino a chi reputo più solo per affratellarmi, segnare una distanza, una vicinanza, Dany mi deride per il mio piumino verde quasi fosforescente, di quella serata lontana si è parlato talmente tanto che è inutile aggiungere una sola parola. Quella mattina ci riconoscemmo.
La prima conferma.
Ovviamente non si può parlare dei neo-coniugi senza citare il Bagninazzo e la sua neo (nel 2005) fidanzata, la radical comunist mondana Dobby; travolti e stravolti da una serie di vicissitudini sentimental-relazionali, ci ritrovammo in quel di Albissola una sera d'estate. Passano anche Erica & Dany, vengono a cena con noi. Ricordo la piacevolezza della serata, delle chiacchiere, ma soprattutto quella netta sensazione che mi pervase: cazzo, avevo ragione, queste sono persone sulle quali si può investire, dopo questa sera ne abbiamo la certezza. Il Bagnino era entusiasta, ha l'occhio lunghissimo su mille aspetti delle relazioni sociali, ma sul valore delle persone gli sono sempre un passo avanti. Presto saranno dei nostri, Alby, ci vuole soltanto l'occasione giusta.
Il tempo aiuta sempre (chi è disposto a rischiare).
Una sera di luglio del 2006, mi ritrovo mano nella mano con Dany a seguire i calci di rigore di una certa partita di calcio. Siamo in taverna, come sempre d'altronde. Io c'ero. Loro c'erano. Erica&Dany sono dei nostri a tutti gli effetti.
Ogni rosa ha le sue spine.
Travedona, Ottobre 2006. Dany è scatenato, sta rivelando il meglio di sè. Uomo Party, uomo-ovunque, tuttofare, esemplare, indispensabile, eppure ancora "nuovo", alla prova, per alcuni forse, ma ad un certo punto della serata prende il sopravvento Erica, ne fa le spese il prode Arlino, reo di aver esagerato con qualche gavettone di troppo. Le urla le sento dal campo da tennis, mi perdo il resto, Erica è in grado di sbagliare e di chiedere scusa, prima e dopo la notte, i commenti sul blog rimangono (mi dispiace del cinema anche perchè qualcuno disse "Una cattiva azione non ci tormenta appena compiuta, ma a distanza di molto tempo, quando la si ricorda, perché il ricordo non si spegne"), ma solo se hanno fatto piacere al proprietario di casa.
La svolta.
Capodanno 2007, questa volta ci trasferiamo in massa a Travedona ed è un delirio già nelle due notti prima della festa. Ballerazzi ricorda bene le bastonate di Dany, è un continuo rincorrersi di cocktail, bottiglie di prosecco e house tamarrissima. E' una festa epocale, al quale partecipa il fantastico ed inimitabile (don't try this at home) Marietto: mi segue in consolle, poi ovunque io vada, ci affratelliamo, e intanto io ho finito due bottiglie di spumante e non so come ho fatto, e già penso ai commenti del giorno dopo, quando le persone parlano con le persone di come sono fatte le altre persone. Sono dei nostri, non dei mostri come qualcuno aveva pensato in passato. C'è ancora quel citofono che non suona da sistemare, ma in fin dei conti bisogna soltanto crederci.
Sapessi com'è strano tornare la domenica da Arenzano.
Venne il periodo degli aperitivi del giovedì al Dundas. Dany è lontano, fuori mano, noi siamo pigri, ma lui lo sbattimento se lo fa lo stesso. Non si tira indietro, anche se a volte gradirebbe un passo in più da parte nostra. Vado a trovarlo un pomeriggio e ci beviamo due medie di autentica sincerità alcolica, poi scappo al cinema ma di seguire il film proprio non se ne parla. Erica mette una buona parola, da fidanzata attenta, e per una volta in maniera delicata (oh Erica io ti voglio un sacco bene ma non è che sei sempre così affabile!). Scappo al mare una domenica, poi non ho voglia di tornare in treno, e allora li chiamo, veniteci a prendere, così si cena insieme. Una docciazza, poi quello stupido reality di cucina su La7, ritorniamo a casa sulla Bmw che avevo guidato qualche settimana prima (e chi se lo scorda più Dany con le mani sporche di grasso che mi cede le chiavi del suo gioiello: ha il cambio automatico per cui mi raccomando dimenticati di avere il piede sinistro, se lo usi ci schiantiamo!), mi addormento felice, so di avere due veri amici ormai.
Il tempo aiuta sempre (chi è disposto a crederci).
Seguirono un paio di situazioni dubbie, oscure, quasi spiacevoli. Parole che non ti ho detto, che non mi hai detto, che nessuno voleva dire e forse ha solo pensato. Chi ha litigato con chi, chi ha avuto da ridire con cosa, cosa è successo per colpa di chi. Mi perdo un attimo quei due squinternati nell'estate 2009, poi ci si parla ancora, casa di Erica mi apre le sue porte, ancora una volta; ed io non dimentico. Forse proprio per quest'attitudine mi sono sempre trovato così bene con questi due ragazzacci, innamorati furiosi, smielosamente litigiosi, fatti l'uno per l'altra in ogni momento, occasione, circostanza. Mi ritrovo ad un'ora imprecisata a dormire sul divano ma c'è qualcuno che mi tira addosso cartacce e cartucce, e tutto è a posto nuovamente, questa è l'unica cosa che conta.
L'ultima performance prematrimoniale.
Dany me la regala a Travedona, tre settimane fa. Vogliamo andare a dormire presto, Erica ha messo in piedi il suo solito personalissimo show, ci siamo piegati dal ridere, stonati dall'alcol, dal salame, dalle mille parole velenose in un lampo, e Dany che prova a contenere quella furia di concetti.... Erica che sorride, ride, Dany che la riprende, per poi lasciarle ancora spazio... quanto equilibrio, quanta armonia hanno trovato; rimaniamo in piedi oltre ogni aspettativa, come sempre; questa volta però non ci buttiamo giù dalla discesa con la bici e non giochiamo a baseball con la frutta. Siamo cresciutelli ormai. Dany, ti rendi conto che fra tre settimane ti sposi?
Un cavallo bianco, uno scambio di anelli, un battito di ciglia.
E venne il grande giorno. Da chiudere in bellezza, con un sms alle due del mattino "Orgoglioso di esserci stato". Più nulla da aggiungere.

Se a volte sono troppo mieloso, è perchè in fondo in fondo a quella strana utopia con la A maiuscola ci credo ancora. Grazie ragazzi, e congratulazioni ancora.

1 Comments:

  • At 20 giugno, 2011 18:09, Blogger CristianoRonaldo10 said…

    leggere storie di vita, di persone, personaggi, amici, liti, scazzi, gioie e dolori e rivedersi, ritrovarsi, immedesimarsi, mischiando ognuno le proprie storie, se non è arte questa
    allora ditemi voi
    cos'è

    grazie

     

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