BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

venerdì, ottobre 04, 2013

Sostenere.

Si potrebbe ben dire che sto seguendo una terapia a base di hockey; seguito, tifato, perfino -ma lo scrivo tra virgolette- "praticato". Una strada per esorcizzare e sdrammatizzare il momento; la prima volta all'hockey mi ci ha portato il buon Silvietto ma è stata un'altra persona e renderlo così speciale (sapete tutti di chi sto parlando, ovviamente). Ed io non voglio perdere quest'insana passione, mi ci butto a capofitto anche se, conoscendomi, sapete bene che io non esorcizzo, non sdrammatizzo, non dimentico mai un cazzo. Ad un certo punto semplicemente vado oltre; comunque, anche continuando a torturarmi psicologicamente seguendo il Milano, a volte mi sembra di essere ancora al punto di partenza. Percezioni. Molte persone si sono dichiarate fiere di me in questi giorni, proprio per questo mio goffo ma deciso tentativo di trovare una mia strada. E allora mi sparo queste quattro ore di macchina per andare a Brunico, e sono al riparo da ogni coro ormai, perchè se riesco a cantare sembra impossibile senza più versare una lacrima, e se alla fine posso sbandierare tranquillamente sulle parole di anche nel tuo peggior momento, non c'è niente che possa scalfirmi, che possa atterrirmi. Ma ovviamente, a metà del primo periodo, mi accorgo che mi sto sbagliando.

E' sempre Chicco a pronunciare le prime, magiche parole, con quel suo vocione autorevole ed entusiasmante: questa volta il motto è SOSTENIAMOOOOO...

Ed in mezzo secondo la mente da lucida si fa eterea; sono in macchina a Bormio, l'allora Meravijosa sta male, anzi ora meglio, ma è stata malissimo tutto il giorno, però non ha voluto rinunciare ad un giretto pomeridiano. E' SantoStefano e ci si ritrova al solito locale per un bell'aperitivo. Ho appena parcheggiato, e sono abbastanza contento perchè girare per queste stradine del cazzo di montagna con la neve a terra era una piccola sfida alla quale la tenace Minou2 mi ha sottoposto. Sfida accettata e vinta. In macchina con Martolins ci divertiamo a cantare tutti i cori del Milano, la Meravija è ovviamente giù di tono e di tanto in tanto rimane senza fiato, senza parole, mentre io e sua sorella continuiamo ininterrottamente a stravolgere le parole di ogni nostro inno, sostituendo la parola Milano con Popina. E così il gioco dura per dieci minuti buoni, si parte da se tu ami la Popina canta insieme a me, passando da che bello è quando esco di casa per andare a Bormio a trovar la Popina (che lo so che vi state chiedendo chi è la Popina, ma non rompete, la Popina è la Popina punto e basta), per poi chiudere con quello più semplice, ma che ci rimarrà in testa per più tempo. Sosteniamo la Popina, alè alè alè la Popina, sosteniamooooo la Popinaaaaa alè alè alè la Popinaaaaaa... ed è un continuo poi per i giorni ed i mesi a venire, sosteniamo diventa il nostro canto d'amore per la loro cuginetta di due anni appena, che noi incitiamo ed incoraggiamo con le parole che useremmo per una squadra di hockey. E allora c'è tanto di me in tutto questo, c'è tantissimo di noi, di Bormio, del concetto di famiglia, di tutto quello che ora devo rivedere ma che mi manca da morire, mentre Chicco ha appena pronunciato la parola magica... SOSTENIAMOOOOO IL MILANOOOOO... ed il coro va avanti, siamo in pochi e serve la voce di tutti, ma io non sono un robot, non voglio esserlo, nemmeno un soldatino, mi prendo il mio spazio, la mia libertà, il mio tempo, i miei ricordi, li unisco e li miscelo, e senza che nessuno si accorga di niente canto il mio personalissimo inno di felicità per ciò che è stato e non va cancellato: sosteniamo la Popina, alè alè alè la Popina... e rido, riuscendo miracolosamente a trattenere ogni incipit di commozione, mentre gli altri continuano a cantare, c'è una partita da raddrizzare, una sfida da affrontare, tanta strada da percorrere. 

L'hockey è soltanto una terapia, così come i trenta post in trenta giorni e tutto il resto. Ci sto provando, ma mi concedo volentieri ancora qualche momento "nostro", soprattutto se un ricordo o una sensazione mi colpiscono all'improvviso. E' comunque impossibile non pensarti.