Auguri Alla Maestrissima (Che Voleva Uccidere il Bagnino)
Ricordi che si fanno confusi... era il 2000, il Bagnino con la macchina nuova... che facciamo, citofoniamo? Io il cellulare ancora non ce l'avevo, lui sì, forse telefonammo, decidemmo di andarla a beccare. Una specie di atto insensato primordiale. Vieni a vedere la macchina, dicci un po' come stai, vieni a farti un giro? Non sai dirci di no... non sai dircelo.
Il 2001 arrivò con una mail. Vi devo dire una cosa, e voglio incontrarvi in questo preciso giorno. Pranzammo dal Bagnino, lei parlò, noi sorridemmo. A sto punto siamo tutti sulla stessa barca, eh? Però che impressione. Ci dicevi sempre che eravamo così noiosi... E' ora di leggere i nostri deliri sulla Smemo blu...
Ma è il 2002 l'anno della svolta. Ancora dal Bagnino, un pomeriggio di sole rubato allo studio, agli sbattimenti, a tutto quanto. Un pomeriggio noi tre, che abbiamo qualcosa di speciale e nessuno lo potrà mai capire. Prendiamo il sole, poi si torna dentro, storie di porte che si chiudono, una fuga di cui pentirsi. Scende, cammina, grido dalla macchina frasi sconnesse, chi lo sa se è stato giusto così.
Poi due anni di buio.
Nel 2005 una pizza in piazza Napoli, sempre di corsa perchè c'è più gusto, sono secoli che non ci vediamo (un anno e mezzo?) e dobbiamo dirci tutti troppe cose. Ritornano quelle sensazioni, come se non fosse passato mai quel tempo che invece ha diviso strade e destini. Mi arriva un messaggino verso le sei di sera, mi batte il cuore, ma si brucia sempre tutto troppo in fretta.
Il 2006 è un messaggino mentre vado dalla dottoressa. Nessuna risposta, un po' d'amarezza, ma in futuro lo so che le cose andranno diversamente.
2007. Non un giorno qualsiasi, decisamente.
Il 2001 arrivò con una mail. Vi devo dire una cosa, e voglio incontrarvi in questo preciso giorno. Pranzammo dal Bagnino, lei parlò, noi sorridemmo. A sto punto siamo tutti sulla stessa barca, eh? Però che impressione. Ci dicevi sempre che eravamo così noiosi... E' ora di leggere i nostri deliri sulla Smemo blu...
Ma è il 2002 l'anno della svolta. Ancora dal Bagnino, un pomeriggio di sole rubato allo studio, agli sbattimenti, a tutto quanto. Un pomeriggio noi tre, che abbiamo qualcosa di speciale e nessuno lo potrà mai capire. Prendiamo il sole, poi si torna dentro, storie di porte che si chiudono, una fuga di cui pentirsi. Scende, cammina, grido dalla macchina frasi sconnesse, chi lo sa se è stato giusto così.
Poi due anni di buio.
Nel 2005 una pizza in piazza Napoli, sempre di corsa perchè c'è più gusto, sono secoli che non ci vediamo (un anno e mezzo?) e dobbiamo dirci tutti troppe cose. Ritornano quelle sensazioni, come se non fosse passato mai quel tempo che invece ha diviso strade e destini. Mi arriva un messaggino verso le sei di sera, mi batte il cuore, ma si brucia sempre tutto troppo in fretta.
Il 2006 è un messaggino mentre vado dalla dottoressa. Nessuna risposta, un po' d'amarezza, ma in futuro lo so che le cose andranno diversamente.
2007. Non un giorno qualsiasi, decisamente.
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