Buona Giornata.
Sto seduto un paio di minuti sulla panchina in largo Brasilia, vedo la gente passare, i bambini che giocano, una donna che parla col suo cagnolino. Non vorrei sentire quest'adrenalina, quest'angoscia, avrei bisogno di camminare e di correre, ma ho il mondo nelle tasche e devo andare in ufficio. Mi ha augurato buona giornata, ma non so se sarà così. Ci spero. Accendo il telefono della 3 e mi arriva un messaggino di ieri sera. Ora ho le lacrime agli occhi, ma non piango, non ci riesco più. Improvvisamente è sparita la voglia di partire per le vacanze, per il mare, per il divertimento assicurato con Nick e il Bagnino che sono la mia garanzia antiparanoia. E il brutto è che non so spiegarmi neanch'io tutto questo: perchè non ha un senso nè una logica. Cerco di tirarmi su pensando al probabile sabato sera di delirio al Solaire, e poi forse ci sarà la Cami ma, in tutta franchezza, nemmeno la sua contagiosa allegria potrà risollevarmi se arriverò a domani sera in questo stato. Eppure.
Eppure, mi dico e mi ripeto all'infinito mentre osservo le nuvole appoggiate sull'azzurro, tutto questo non ha un senso nè una logica. Dovrei chiamare il Bagnino e sentire cos'ha da dirmi. Dovrei stare tranquillo e non pubblicare quanto ho appena scritto. Dovrei solo pensare a me, per una buona volta nella vita.
Così, mentre Fabri mi insulta su messenger, chiudo gli occhi un minuto e ripercorro velocissimamente la serata di ieri: attimi, immagini, suggestioni, incomprensioni, abbracci, frasi scritte su una cartolina e sussurrate nella notte. Non voglio che litighiamo, voglio solo stare bene e passare del tempo con te. Che il tempo che passiamo insieme non vale dieci, nè cento nè mille. Vale un miliardo.
Tra alti e bassi (magari come ora), ma pur sempre un miliardo.
Ho solo voglia di vederti sorridere.
Eppure, mi dico e mi ripeto all'infinito mentre osservo le nuvole appoggiate sull'azzurro, tutto questo non ha un senso nè una logica. Dovrei chiamare il Bagnino e sentire cos'ha da dirmi. Dovrei stare tranquillo e non pubblicare quanto ho appena scritto. Dovrei solo pensare a me, per una buona volta nella vita.
Così, mentre Fabri mi insulta su messenger, chiudo gli occhi un minuto e ripercorro velocissimamente la serata di ieri: attimi, immagini, suggestioni, incomprensioni, abbracci, frasi scritte su una cartolina e sussurrate nella notte. Non voglio che litighiamo, voglio solo stare bene e passare del tempo con te. Che il tempo che passiamo insieme non vale dieci, nè cento nè mille. Vale un miliardo.
Tra alti e bassi (magari come ora), ma pur sempre un miliardo.
Ho solo voglia di vederti sorridere.
4 Comments:
At 20 luglio, 2007 14:22, Anonimo said…
se nn fossimo sempre alla ricerca di qualcosa che non abbiamo...di qualcosa che ci renda più felici o meno infelici...nn ci sarebbe gusto...
tu hai talmente tanto da dare che spero che "qualcuno" si renda conto che poterlo ricevere è solo un grandissimo regalo...e nn se lo faccia scappare...
goditele le tue vacanze...io purtroppo non avrò due amici come loro che mi tireranno su il morale ogni giorno...
sarà che sono sempre circondata da mille persone e che un po' bisogno di stare cn ME ce l'ho...
mi mancherai socio...e spero che una serata al solaire la farai anche cn me... <3
kiss
At 20 luglio, 2007 15:20, Anonimo said…
hai proprio ragione tu...nè un senso nè una logica...e sentire che non si ha più voglia di niente è tuttaltro che facile...ti voglio bene...e sono qui...per quella birra mai bevuta...bacio
At 20 luglio, 2007 17:38, Anonimo said…
già, la voglia di vederti sorridere: una frase semplice, ma frutto di una sensazione profondissima, di un desiderio incontenibile di vedere felici le persone a cui tieni...e quel senso di impotenza quando non ci riesci, quando non dipende da te.
che voglia avrei oggi di sorridere e di veder sorridere....
At 20 luglio, 2007 17:47, Joe Rokocoko said…
che dire? è più facile tirarsi fuori dagli sbattimenti avendo vicine alcune persone di valore... tre commenti, tre storie che sarebbero tutte da raccontare (ma ovviamente non lo farò). tre volte dico grazie, allora... ma certo che senza i miei sbattimenti non sarei me stesso... ih ih ih
Posta un commento
<< Home