BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

giovedì, dicembre 31, 2009

E Che Sia Un 2010 Arrogante.

Metto la sveglia alle 9.20. Mi preparo un tè caldo, ci mangio sopra due biscottini, non si sa mai. Mi vesto in un lampo, poi gironzolo un po' per casa. Perdo tempo.
Esco alle 10 in punto. Fuori dal portone decido. Vado verso sinistra. Comincio a correre, stando ben attento a non uscire dall'ombra se non in casi forzati.
Passo davanti al kebabbaro un po' di volte, l'isolato si esaurisce presto, la gente mi guarda ma nessuno ha tempo e voglia di commentare, di giudicare.
Alle 10.30 rientro in casa. Fiero di me.
E' il giorno di Ferragosto. Sono solo a Milano. Mi sono messo a dieta e sono andato a correre.
No, questo non è il Joe di tutto il 2009.

Ma è il Joe che vorremmo (quasi) tutti.

Buon 2010 a chi si merita quest'augurio.

martedì, dicembre 29, 2009

House Mania




















Perchè ho appena scoperto che la cantante dei Cocteau Twins, che mi ha fatto (ri)scoprire il significato del termine glossolalia, ha dato la sua voce per Teardrop dei Massive attack. No, dico, il cerchio si chiude.

Troppe Puntate Consecutive.

No, è che Heaven or Las Vegas mi ricorda l'estate.
Allora quando ci ripensi e fuori fa freddo, e viene buio alle cinque del pomeriggio, poi t'immalinconisci.
Le corse al Parco delle Cave, gli abbinamenti da damerino in biancoblu che la Morosona ha tanto apprezzato, la serata a casa di Cristian ad ammazzarci di ProEvolution, un joypad basta e avanza, le promesse non mantenute a Vincent, Noi Albinoi (ri)visto alle nove di un'afosa e solitaria mattina d'Agosto...

La traduzione per la dottoressa, i preparativi per Barcellona, la malinconia non svanisce, domani riguarderò Donnie Darko e sarò felice, forse.

E' che... non lo so... Qualcosa deve avermi turbato in questi ultimi giorni.

Sarò sconclusionato, ma io ho capito.

lunedì, dicembre 28, 2009

Heaven Or Las Vegas

Prima di andare a vedere l'anteprima di S.Darko, improbabile sequel dell'improseguibile Donnie Darko, non conoscevo il significato della parola glossolalia. Ora lo so. Grazie Cocteau Twins.

Sì, sì, a Natale tutto a posto, come no.

giovedì, dicembre 24, 2009

Santa Claus Is Coming To Town!


















Something went wrong, I suppose.

mercoledì, dicembre 23, 2009

L'Applicazione Più Sturiosa Di Facebook



martedì, dicembre 22, 2009

A Natale Non Puoi Lo Stesso.


sabato, dicembre 19, 2009

Perchè Alla Fine Voi Non Siete Superiori A Un Cazzo Di Nessuno.

La mia amica Fede pubblica una foto sul suo blog. Un fotomontaggio divertente, a me era arrivato per posta da Robbinho. Andate a vederlo.
L'altro giorno non c'erano commenti, oggi ne trovo diciannove.
Il secondo è di Beckham da Imola che dice "Silvio è un eroe".
Un'opinione condivisibile o meno (figa Becks, col bene che ti voglio, però anche tu esageri eh!).
Un tizio gli risponde dicendo che "Silvio è una merda" e soprattutto "si merita anche peggio di una sassata in faccia". Già qui ci sarebbe parecchio da discutere, ma vabbè.
Becks non si scompone: "mi dispiace che serbi così rancore, invidia, livore, vivi male, mi dispiace veramente".
Il tizio non trova di meglio che "Il giorno in cui comincerai (semmai verrà) a vivere nel mondo vero, quello in cui lavori per due spicci e ti licenziano come se nulla fosse probabilmente non parlerai più in un certo modo". (ecco il solito schema: voti Berlusconi? Allora come minimo sei una casalinga che si rimbambisce guardando le soap opera di rete4 e non capisce un cazzo. Il rispetto per chi la pensa diversamente è già andato a puttane)
Ecco, volendo ci si potrebbe già fermare qui. Lo scambio di commenti va avanti, ma è piuttosto noioso ed il tenore è questo. Becks ci tiene a precisare "ho espresso solo opinioni non offensive a differenza tua che ti permetti di giudicare chi non conosci", e via così.
A un certo punto la cara Fede tenta di porre fine alla discussione, lo fa con un sorriso e una battuta, ma non gliela fa. (e qui io dico braaaava Fede che cerchi di sdrammatizzare!)
L'altezzoso sinistroide (di solito uso altri epiteti ma stasera mi sento buono) poco dopo abbandona la disputa, ma facendo intendere chiaramente che è l'altro a non essere all'altezza (i non-berlusconiani, si sa, sono personaggi di caratura intellettuale e morale decisamente superiori). Becks si gioca l'ultima carta, il link alla famosa sbroccata di Berlusconi a Cinisello contro "i soliti comunisti di sempre".
E qui mi casca la Fede, che redarguisce Becks con un gentile "beck smettila, per favore". Per poi rincarare un minimo la dose "se davvero ti fa piacere leggere il blog, saprai che non è certo questo il suo (e il mio) spirito..."
Becks accetta il mini-rimprovero e la questione finisce.

Rimane emblematico però questo scambio di vedute. La gentilezza di uno, la spocchia dell'altro... E rimane soprattutto la delusione, perchè se c'era una persona che doveva essere invitata "a smetterla", bè, tra i due non era certo Beckham. Fede, che ne dici?

Ci pensa poi BIBA, al diciannovesimo commento, a ristabilire un po' di ordine mentale: "NESSUNO, QUALSIASI COSA ABBIA FATTO SI MERITA UNA SASSATA IN FACCIA."

Anche su questo ci sarebbe molto da discutere. Ma l'amarezza rimane.

venerdì, dicembre 18, 2009

Anche Se La Silvye Mi Aveva Chiesto Un Altro Post.

Ancora una volta sono qui, da solo, Silvietto è al telefono, dall'altra parte Panama, quando arrivi come ti muovi dove ti fermi, è tutto lontano nonostante i pochi metri di distanza. Chiamo Ermes, arrivo arrivo stasera sto facendo il taxi, non riusciamo a farci una partita seria perchè i joypad non funzionano; lo batto ai rigori con il Camerun contro la Costa d'Avorio, il locale si riempie e tutti tifano contro di lui; per una volta mi va bene. Più tardi sfiderò Fr'Cone, una sconfitta 1-0 e una vittoria 5-0 mettono a posto i conti. Poi rimango nuovamente da solo, perchè Silvietto mi abbia abbandonato è un mistero, ma va tutto bene, sarò a casa in orario nonostante il portone che non vuole aprirsi. Strane rimembranze... ma stavolta la chiave non si spezza, gira a vuoto, gira a vuoto, impreco, non passa nessuno a quest'ora, non ho voglia di scavalcare e non mi faccio prendere dall'ansia. Pazienza se domani mattina devo alzarmi presto, e poi correre tutto il giorno per il Bagninazzo, è tutto a posto per me; dopo un migliaio di tentativi riesco ad entrare, dovrebbe essere più semplice però, eccheccazzo. Silvietto è partito, mi preparo per un venerdì sera bizzarro, eroe o sfigatello?, sta a me scegliere, anche se in realtà sarà una scelta obbligata. Ho guardato le luci del concessionario nello specchio per cinque minuti, i personaggi più disparati che mi parlano delle profezie Maya in sottofondo, l'assenza di un'alternativa vera a questa inerzia, un addobbo natalizio come il sacchetto di plastica di American Beauty, ma senza poesia, senza tono, che questa è vita vera e quello è solo un film. Amo abbandonarmi ai ricordi, ma in alcune sere sbagliate attaccarmi al presente è un istinto primordiale. Luci che si accendono, luci che si spengono. Cala il sipario. Silvietto sarà arrivato a Panama. Beato lui, ma non lo invidio.

Esagero Perchè Sono Portato...

Certo che, lavorativamente parlando, ogni tanto può capitare di salvare il culo al Bagninazzo. La sua disorganizzazione lo porta spesso a momenti critici, quindi standogli a fianco può succedere di tirarlo fuori da situazioni surreali. Io cerco di non scompormi mai più di tanto. Solo mi fa strano pensare questo: se dico che la vita è una heavy rotation di sbattimenti, il Bagnino s'incazza e mi deride. Se vado a comprargli delle pile mini stilo, mi venera come un dio e chiede alle autorità che sulla mia carta d'identità venga scritto "problem solver" alla voce occupazione.
Ora io dico, c'è dell'esagerazione a volte.

martedì, dicembre 15, 2009

Una Domenica Amarissima.

Fab scrive:
cioa joe

tuttapposto
j.diddy scrive:
eh si ma sono addolorato
per quanto successo domenica..
un episodio del genere
Fab scrive:
ovvero?
j.diddy scrive:
mi sconcerta
credo ci sia un accanimento
nei confronti di qualcuno
che invece tanto bene sta facendo
davvero credo sia inammissibile cio che è accaduto
rivedere le immagini poi è scioccante
...
voglio dire
MA PERCHE' CAZZO HANNO ESPULSO WESLEY SNEIJDER????
WESLEY
IL MIO IDOLO
ESPULSO???
Fab scrive:
lascia stare
j.diddy scrive:
MA SCHERZIAMOOOOO
Fab scrive:
bhe il secondo fallo era da ammonzione
j.diddy scrive:
C'è UN ACCANIMENTO GIUDIZIARIO!!!
Fab scrive:
il primo non l'ho visto
j.diddy scrive:
sono rimasto profondamente amareggiato

domenica, dicembre 13, 2009

I SAID ROCK, WHAT'S THE MATTER WITH YOU ROCK?

Sono lì che mi affratello coi marocchini in sala giochi al confine tra Gavirate e Cocquio Trevisago e mi arriva il messaggio di Paul e ci rimango di merda dico cazzo ma proprio stamattina stavo ripensando ad un episodio storico allora cosa faccio gli rispondo subito e ci scoppia la testa non è possibile la coincidenza i Litfiba che tornano insieme e il cd dei Litfiba con dentro i 50 euro per pagare il taxi che avevamo preso da piazzale Lodi per tornare a casa dopo una sbronza colossale per festeggiare la matura.

Allora passa la tensione, perchè devo guidare il furgone alle tre di notte in autostrada con la pioggia e la stanchezza di questi giorni lavorativi col Bagnino senza orari e senza tregua. Metto Sinnerman, Felix da Housecat che rivede un capolavoro di Nina Simone, e passa tutto, passa tutto, passa tutto, voglio godermela, mi faccio la foto con un maruega 'mbriaco sul trono, il Perkovic è troppo professionale e tutto va alla grande anche nel posto più squallido del mondo, proprio al confine tra Gavirate e Cocquio Trevisago, I said rock, what's the matter with you rock?, don't you see I need you rock?

E tornerà Jodie, e tornerà Teo, e tornerà TommyBoy, ma a quel punto saranno già passati il Natale e la malinconia devastante di questi giorni. Si salvi chi Joe.

mercoledì, dicembre 09, 2009

La Scala Della Babbità.

Quando hai quindici anni, il confine tra essere un babbo o un regolare è a volte sottile, a volte un limite invalicabile. Ripenso spesso a quegli anni spensierati e, come mi è capitato stamattina, mi faccio inevitabilmente delle gran risate. Io e quel mezzo pazzo del Bagnino (all'epoca lo conoscevo solo a metà) eravamo i degni rappresentati di una via di mezzo un po' indefinibile: eravamo quindi capaci di trasformarci repentinamente da babbi assurdi a botte di regolari a seconda dei casi.*
Uno degli elementi che ci rendeva impietosamente babbi agli occhi dei veri regolari era che noi a quindici anni andavamo ancora agli incontri dopo-Cresima. Ora, voglio dire, noi ci si divertiva parecchio a passare tempo con amici e AMICHE accaniti con la Chiesa e tutto quanto. Ci rifiutavamo di andare a Messa ogni domenica, ma ci piaceva recitare il Padre Nostro tutti mano nella mano. Bastava scegliersi il giusto vicino di sedia, voglio dire. All'interno del gruppo, inutile dirlo, eravamo certamente i più regolari. Insieme certo a Davide G, a Forme e altri elementacci che però mollarono il colpo ben presto. E ben presto dunque, io ed il compare di mille avventure ci ritrovammo soli. Contro tutti e contro Dio. Bè, non proprio contro di Lui, ma contro alcune delle Sue leggi. O meglio, contro le interpretazioni delle Sue leggi date da personaggi che noi non riconoscevamo come autorità. Non eravamo mica dei babbi eh.

Un bel giorno ci portano in una sala a parlare di sessualità. No vi prego, non cominciate a ridere. Questa tizia, psicologa fino a prova contraria, tiene tipo tre lezioni da un'ora l'una per spiegare il periodo dell'adolescenza, del cambiamento, degli istinti primordiali e via dicendo. Noi non eravamo babbi per cui la cosa ci sembrava assurda, intollerabile. Noi sapevamo già tutto perchè cazzo, a quindici anni eravamo già uomini (seee come no). Facevamo i fighi. Sapevamo già tutto, facevamo gli scazzati, gli arroganti, com'è nello stile mio e del Bagninazzo (quando ci mettiamo, siamo inarrestabili). Guardavamo gli altri del gruppo con occhi di superiorità. Perchè noi non eravamo dei babbi.

Finchè l'ultima lezione ci danno un foglio sul quale scrivere i nostri commenti a queste lezioni di sessualità. Dovete essere sinceri, ci imposero. Non abbiate paura ad esprimere i vostri dubbi!, praticamente ci provocarono. E come ovvio, non ne venne fuori niente di buono.

Devo dire la verità, non ricordo molto bene quello che scrissi, sono passati troppi anni. Ricordo di aver usato un tono perlomeno fastidioso (definii la psicologa "quella lì che è venuta a parlare"), e di aver infarcito di polemiche e velati insulti tutta la pagina. Ogni domanda diventava l'occasione per uno sproloquio, sempre senza essere volgari ovviamente. Parlai col Bagnino al termine del misfatto; mi rassicurò sapere che anche lui si era scatenato, in particolare nel polemizzare sul tema dell'omosessualità, che la Chiesa ancora oggi vede come una malattia. Il Bagninazzo non poteva tollerare simili argomentazioni. Eravamo felici delle nostre risposte (i fogli dei commenti erano anonimi), ma dopo una settimana ci cagammo un po' in mano.

Venne agli incontri Don W.
Don W era stimato e rispettato da tutti. Il suo stile calmo, severo e perentorio era una garanzia di autorità. Non si scherzava con Don W, non si rideva, ma si lavorava, si ottenevano risultati, si andava avanti uniti e compatti. Stop. E quando ce lo trovammo davanti, capimmo che la nostra spavalderia era stata notata da qualcuno.
Don W parlò con la solita calma. Dieci parole al minuto, non di più, in modo da farti sentire la pressione psicologica al massimo. Teneva in mano tre foglietti, e spiegava che qualcuno nel nostro gruppo non si era comportato bene, aveva frainteso, aveva avuto un tono offensivo e volgare. Il confine tra essere babbi ed essere regolari mi si presentò davanti. Ovviamente tutti sospettavano di me, del Bagnino e del terzo pazzo che insieme a noi si era ribellato al potere precostituito (purtroppo non mi ricordo chi fosse).
Don W ogni tanto agitava i foglietti, e io potei riconoscere la mia inguardabile calligrafia fatta di scarabocchi, cancellature e parole scritte in grassetto per sottolineare la forza delle mie argomentazioni. Don W continuava a parlare e ben presto mi accorsi che non riuscivo a trattenere un sorriso beffardo che ho ancora adesso che scrivo.

Ci dissero che non conoscevano i "colpevoli", ma che chiunque poteva riscrivere i suoi commenti in modo che fossero presentabili (gli altri, quelli dei babbi, li avevano già portati alla psicologa). Nessuno si fece avanti, e lì forse fummo dei babbi, perchè auto-accusarci sarebbe stato un segno di grandezza. Ma tant'è. Le nostre critiche sul modo di vivere e intendere la sessualità da parte della Chiesa non arrivarono mai al giusto destinatario. O forse sì, in fin dei conti.

Mentre attraversavo piazza Frattini ho ripensato a quest'episodio ormai remoto, ho riso e ho commentato nella mia testa: "che bbabbi cazzo". Però in fondo, regolarissimi. Come sempre.

*(nella scala della babbità, al piano zero ci stanno i babbi assurdi, mentre la botta di regolare è il massimo dell'essere fighi e popolari)

venerdì, dicembre 04, 2009

Passeggiando In NiceFlower

La vita è una heavy rotation di sbattimenti.

giovedì, dicembre 03, 2009

Sinnerman

Ridere, scherzare, affratellarsi, e poi ad un certo punto
non divertirsi più.