sabato, marzo 26, 2011
domenica, marzo 20, 2011
Eppure Perdersi
Mi fisso affacciato alla finestrella del bagno, c'è un ragazzetto giù in cortile che salta e corre col suo skateboard, è tutto preso nel suo piccolo mondo, solo con l'oggetto della sua passione; in quest'ultimo giorno d'inverno, una domenica pomeriggio di sole è l'ideale per perdersi nei propri sogni, nei propri desideri. Penso alle ore, ai giorni ai mesi agli anni che anch'io ho passato in cortile, a quante volte sono stato io il ragazzetto senza niente a cui pensare se non a un pallone, e allora continuo a guardarlo, questa scena mi ipnotizza; si può tornare ad essere così?
Ma non ho il coraggio di rispondermi, allora scappo dalla finestrella e torno a svaccarmi sul divano in attesa che cominci il secondo tempo di Inter-Lecce; quanto vorrei potermi perdere così...
Ma non ho il coraggio di rispondermi, allora scappo dalla finestrella e torno a svaccarmi sul divano in attesa che cominci il secondo tempo di Inter-Lecce; quanto vorrei potermi perdere così...
venerdì, marzo 18, 2011
Comunque Tu L'Ultima Volta Mi Hai Chiamato, Devo Ammetterlo.
Io, te, 43 amici in comune according to Facebook, il giorno dopo il genetliaco di Billy Corgan, forse ti chiamo, forse no, siamo lontani ormai, irrimediabilmente, tanto, troppo. Buon compleanno eh.
giovedì, marzo 17, 2011
mercoledì, marzo 16, 2011
martedì, marzo 15, 2011
Sentirsi Birichini.
Vado a farmi una pennica, che ormai sono le cinque del pomeriggio e sono esattamente 24 ore che beviamo e mangiamo come dei maiali. Corvino non è sempre stata così, o meglio; si è sempre mangiato e bevuto, ballato ed esagerato, riso e scherzato. Ma le corvinate si sono rinnovate, evolute, trasformate di volta in volta; sempre in meglio, anche se ormai gli anni passano, i muri avrebbero migliaia di storie da raccontare e superarsi sembra impossibile. Qui, in questa stanza, dove stanotte ho dormito con la Morosona, in passato ho diviso il letto con personaggi del calibro del Perkovic, del Varano (che si ritrovò la mattina sul pavimento), il prode Arlino, il vecchio Nikodejan... e ora sono qui, semi-dormiente, mentre i miei compari di sventura sono di sopra a tentare di digerire il pantagruelico pranzo domenicale svaccati sul divano. Corvino ha saputo rinnovarsi sempre: è qualcosa di pazzesco, soprattutto se ripenso a quella grigliata del luglio 2005 che sancì una fine ma soprattutto un nuovo inizio. E qui ci siamo ritrovati, uniti, divertiti ma soprattutto rifugiati, ogni volta che ne avevamo bisogno; è ancora così. Mi sparo questa oretta di sonno, ma sono sopraffatto dai ricordi, dai volti dai nomi dalle bottiglie di Jaeger dalle incredibili peripezie dai cori per il Gianfra... Corvino, ancora una volta, mi ha stordito e rapito; tre quarti d'ora di macchina e sei a una vita da Milano, fino a quando gli ultimi cori echeggiano per le scale, il vetro è buttato e le macchine fanno manovra. Sorrido, se mi avessero detto che un giorno, molto lontano, qui a Corvino sarei salito con la Sylvie ed il suo fidanzato, che io le ho presentato, non mi sarei messo a ridere... di più.
Siamo noi che ci rifugiamo, che ci reinventiamo, che vogliamo godercela ogni tanto, perchè cazzo ce lo meritiamo anche. Io non vorrei mai abbandonare questa casa, questo paesaggio (ho mille foto della collina di fronte a noi, tutte ugualissime, ma non posso farne a meno!), il viaggio di ritorno è spesso muto, sette anni fa Corvino non era Travedona, oggi è un luogo irrinunciabile.
Non c'è altro posto dove voglia andare, non c'è altra gente con cui voglia stare.
Siamo noi che ci rifugiamo, che ci reinventiamo, che vogliamo godercela ogni tanto, perchè cazzo ce lo meritiamo anche. Io non vorrei mai abbandonare questa casa, questo paesaggio (ho mille foto della collina di fronte a noi, tutte ugualissime, ma non posso farne a meno!), il viaggio di ritorno è spesso muto, sette anni fa Corvino non era Travedona, oggi è un luogo irrinunciabile.
Non c'è altro posto dove voglia andare, non c'è altra gente con cui voglia stare.
sabato, marzo 12, 2011
Nessun Latte Ti Potrà Salvare.
Le ali di Tyson, il capolavoro di Stephen Hawking, Leonardo che non capisce un cazzo, Lilly quattro buchi nella pelle, e poi via per Corvino. E sentirsi bene.
mercoledì, marzo 09, 2011
Sei Anni Sott'Acqua.
Cinque anni fa, il Barça di Ronaldinho era appena stato eliminato dal Chelsea del mio amico Josè M. Quella sera angosciai Jodie con mille domande, e decisi di creare questo spazietto tutto mio. Per l'indirizzo internet la prima parola che mi venne in mente fu Nepliget. Un postaccio, anzi un posto bello, in quel di Budapest, trasformatosi effettivamente in postaccio per qualche minuto; come ben sapete, a Nepliget alla fine non successe nulla, ma io, Paul e Teo quel nulla ce lo ricordiamo bene. Il nome della creatura però doveva risultare ancora più significativo. Non potevo quindi che affidarmi a Billy Corgan ed alla sua migliore opera (secondo il mio modesto parere), Thru the eyes of Ruby ("Breathing underwater, and living underglass" cantava il paranoico poeta di Chicago mille anni prima dell'avvento di Karima la Rubacuori).
Poi venne tutto il resto.
Una storia mica male, se dopo 72 mesi (compresi i quattro di silenzio di inizio 2007) sono ancora qui. Insieme a voi, ovviamente. Ancora una volta auguri, Breathing.
This is Breathing Underwater, nel bene o nel male: e puoi amarlo, e devi odiarlo, ma cazzo non devi mai chiederti perchè.
Poi venne tutto il resto.
Una storia mica male, se dopo 72 mesi (compresi i quattro di silenzio di inizio 2007) sono ancora qui. Insieme a voi, ovviamente. Ancora una volta auguri, Breathing.
This is Breathing Underwater, nel bene o nel male: e puoi amarlo, e devi odiarlo, ma cazzo non devi mai chiederti perchè.
lunedì, marzo 07, 2011
Una Volta Ho Chiuso il Blog Per Quattro Mesi, Ricordate?
"Ti auguro che l'aria di Marzo sia fresca e colorata come solo tu sai essere". (Audrey, 30/01/2006)
martedì, marzo 01, 2011
BENVENUTA SOFIA!
Ti abbiamo aspettato, aspettato aspettato aspettato aspettato
ed abbiamo parlato di te a tutti quanti giù alle Seychelles, tutti contenti di dover pronunciare un nome senza "erre"
e siamo tornati, e ti abbiamo aspettato aspettato aspettato aspettato
ed ora eccoti qui.
Non vedo l'ora di conoscerti.
ed abbiamo parlato di te a tutti quanti giù alle Seychelles, tutti contenti di dover pronunciare un nome senza "erre"
e siamo tornati, e ti abbiamo aspettato aspettato aspettato aspettato
ed ora eccoti qui.
Non vedo l'ora di conoscerti.