BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

lunedì, giugno 27, 2011

Almeyda Tu.

Ci sono giocatori che rimangono. Nel cuore, più che nella storia. Matias Jesus un posticino speciale per me l'ha sempre avuto. Fin da quando giocava nella Lazio, figuriamoci. E stasera, proprio nella pazza settimana in cui ho riscoperto un pezzo intramontabile di Gianluca Grignani, che di Matias Jesus è il sosia, ritrovo il mio idolo di qualche anno fa alle prese con uno spareggio salvezza che potrebbe assumere contorni dramatici. Il River ha perso la partita di andata contro il Belgrano, ed ora serve il miracolo al Monumental. Servirebbe l'apporto del leggendario capitano ma lui, no, lui è a bordocampo squalificato. Lo inquadrano e rivedo, per la milionesima volta, lo sguardo malinconico di Grignani, prima; ed il suo, poi, che sfoggiava insieme a noi interisti nei difficili anni pre-svolta. Cazzo, Matias Jesus aveva sempre quella faccia alla fine delle partite importanti. Era sempre una battaglia con lui in campo. Era sempre una goduria vederlo combattere (ma solo il primo anno... dopo la frattura del perone contro il Como non tornò sui suoi livelli). Ma la conclusione prevedeva sempre quel suo sguardo perso e malinconico. Come un tango argentino. Come quel pezzo fantastico di Grignani. Come l'Inter di quei giorni tristi. Come il River di questa sera, che retrocede per la prima volta dopo centodieci anni di storia. Quindici anni dopo aver vinto la Libertadores guidato dalle magie di Enzo Francescoli (l'unico vero "Principe") e dai gol di Crespo (doppietta in finale) (Almeyda fu decisivo in semifinale segnando il gol qualificazione). Certe storie sembrano scritte apposta per avere un finale così. Mi tolgo la maglia del River (acquistata nel lontano '99, anzi regalatami da non dico chi) dopo il pareggio del Belgrano, la butto sul letto e penso a quante assurde emozioni possa regalare il calcio. Matias Jesus quasi in lacrime. Come tanti anni fa. Che sembra quasi ieri.

4 Comments:

  • At 27 giugno, 2011 09:43, Blogger CristianoRonaldo10 said…

    qual era la song?

    ps.
    tu che indossi una jersey adidas è già di per sè un evento

     
  • At 28 giugno, 2011 00:06, Blogger Joe Rokocoko said…

    La mia storia tra le dita (riscoperta alle 4 del mattino di ritorno da una serata balorda).

    una volta non ero così accanitissimo con la Nike, avevo anche la maglia del Bayern del 96 targata Adidas

     
  • At 28 giugno, 2011 09:16, Blogger CristianoRonaldo10 said…

    sovente alle 4 di notte
    song già conosciute e quasi dimenticate si ri-rivelano ai nostri occhi/cuori in modo feroce

    anche la storia degli sponsor è ciclica

    ;-)

     
  • At 28 giugno, 2011 09:45, Blogger CristianoRonaldo10 said…

    Matias Almeyda, uno dei giocatori del River Plate retrocesso domenica scorsa in serie B, sara' l'allenatore della squadra nella prossima stagione. Lo ha reso noto l'agenzia locale Dyn, precisando che l'ex giocatore del Parma e della Lazio ha accettato il delicato incarico al termine di una telefonata con il presidente della squadra, Daniel Passarella. Almeyda, 37 anni, avra' cosi' il compito di riportare la squadra di Buenos Aires nella massima divisione.

     

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