Ad Ogni Costo.
Continuo a pensarci, continuo a ripetermelo, se non è questo il momento, allora non potrà esserlo mai più. E' adesso... deve essere adesso, voglio che sia così!
C'è apprensione in azienda, c'è un clima teso e sospeso, i cambiamenti nuocciono alla salute di chi non sa affrontarli ed io mi trovo nel centro del ciclone. Sospeso, perchè ci metto l'entusiasmo ma va e viene. Teso, perchè voglio emergere ad ogni costo, l'ho promesso a me stesso più di sei mesi fa. Non sono impaurito. Siamo in settanta ad affrontare questo cambiamento di commessa, il che livella tutti verso il basso e chi s'è visto s'è visto. Nessun trauma questa volta, dopo i venti mesi spesi per la Eon e le sue fatture incomprensibili e le vecchiette col gas staccato a gennaio, l'assistenza tecnica di Sky mi ha visto protagonista per pochi mesi (ma intensi). Ora bisogna rimettersi in gioco, così torniamo nell'aula dove abbiamo frequentato il corso di formazione a marzo... tre settimane da pazzi, Luis invitato a Buccinasco per provare il menu di Sky, le bevute e le pizzate promesse e mai organizzate, i compagni di avventura che si perdono inesorabilmente, uno via l'altro... che triste mondo il call center, lo vorrei gridare ma mi trattengo perchè sono sempre riuscito ad apprezzare quel briciolo di umanità che affiora tra un cambio turno ed una pausa insieme, ed ho trovato amici e persone indimenticabili anche in un luogo che è l'antitesi della socializzazione. Ma non importa (non smettiamo se ci fa sorridere, chioserebbe Mao), ho altri progetti e altre strade da seguire; non so nulla, non so esattamente come, ma per una volta, cazzo, ho in mente il perchè. Questo basterà. Emergere ad ogni costo, poi spiccare il volo. Ho sempre odiato i proclami, ma bisogna avere anche il coraggio di buttarsi, di tanto in tanto. Devo riconquistare qualcosa di molto importante, oltre alla fiducia in me stesso. Devo sfruttare l'occasione, cogliere il momento.
Perchè se quel fatidico momento non è adesso, cazzo allora non può essere mai più.
C'è apprensione in azienda, c'è un clima teso e sospeso, i cambiamenti nuocciono alla salute di chi non sa affrontarli ed io mi trovo nel centro del ciclone. Sospeso, perchè ci metto l'entusiasmo ma va e viene. Teso, perchè voglio emergere ad ogni costo, l'ho promesso a me stesso più di sei mesi fa. Non sono impaurito. Siamo in settanta ad affrontare questo cambiamento di commessa, il che livella tutti verso il basso e chi s'è visto s'è visto. Nessun trauma questa volta, dopo i venti mesi spesi per la Eon e le sue fatture incomprensibili e le vecchiette col gas staccato a gennaio, l'assistenza tecnica di Sky mi ha visto protagonista per pochi mesi (ma intensi). Ora bisogna rimettersi in gioco, così torniamo nell'aula dove abbiamo frequentato il corso di formazione a marzo... tre settimane da pazzi, Luis invitato a Buccinasco per provare il menu di Sky, le bevute e le pizzate promesse e mai organizzate, i compagni di avventura che si perdono inesorabilmente, uno via l'altro... che triste mondo il call center, lo vorrei gridare ma mi trattengo perchè sono sempre riuscito ad apprezzare quel briciolo di umanità che affiora tra un cambio turno ed una pausa insieme, ed ho trovato amici e persone indimenticabili anche in un luogo che è l'antitesi della socializzazione. Ma non importa (non smettiamo se ci fa sorridere, chioserebbe Mao), ho altri progetti e altre strade da seguire; non so nulla, non so esattamente come, ma per una volta, cazzo, ho in mente il perchè. Questo basterà. Emergere ad ogni costo, poi spiccare il volo. Ho sempre odiato i proclami, ma bisogna avere anche il coraggio di buttarsi, di tanto in tanto. Devo riconquistare qualcosa di molto importante, oltre alla fiducia in me stesso. Devo sfruttare l'occasione, cogliere il momento.
Perchè se quel fatidico momento non è adesso, cazzo allora non può essere mai più.
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