BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

giovedì, ottobre 30, 2008

Gli Assassini Amano Obama.

Il Corriere -quotidiano che nel 2006 si schierò apertamente con romano prodi- oggi mi informa del fatto che se Amanda Knox fosse libera, voterebbe Obama. Io faccio presente al giornalista del Corriere che se quella troia bastarda di merda di Amanda Knox fosse libera, sarebbe uno scandalo planetario.















Chissà cosa ne pensa Patrick Lumumba...

mercoledì, ottobre 29, 2008

Ma Guarda Un Po'...

Dopo mesi e mesi di previsioni trionfalistiche, pare che negli ultimi giorni lo staff di Barack Obama si stia un po' cagando sotto.

martedì, ottobre 28, 2008

Sarah Chi?

L'attesa per le elezioni presidenziali USA è a dir poco exciting. In Italia si sono scatenati da un pezzo i sostenitori di Obama: qualche tempo fa il Corriere dava il nigga in vantaggio di sedici punti sul grande veterano McCain. Ragazzi, Obama sarà pure il cambiamento ma la storia di McCain fa venire la pelle d'oca. Cinque anni prigioniero in Vietnam, dopo tre anni lo rilasciano ma lui dice no, ci sono altri in carcere da più tempo di me, io rimango qua. Certo questo non basta a renderlo credibile come presidente degli Stati Uniti, ma voglio dire a me non me ne può fregare di meno. Obama e McCain sono quasi la stessa cosa, l'unica differenza è che a me piacciono i cattivi e gli antipatici. Prendete Sarah Palin: ha un qualcosa di magnetico. E' una pazza, ok, ma è magnetica. I media italiani sono stra-fissati coi democratici, ma forse non si ricordano quella storiella del Vietnam: la guerra l'ha iniziata un democratico (ma loro non erano i buoni?) e l'ha finita un repubblicano (ma non erano i cattivi?). Bah! David Letterman, genio della comicità mondiale, ha preso in giro gli attori che vengono intervistati sulla questione elettorale. "Matt Damon ha detto che Sarah Palin sarebbe un disastro alla Casa Bianca. Un momento! Io prima vorrei sentire cos'ha da dire Ben Affleck" (qui il post originale).
Del resto dopo la tragicomica experience della presidenza Bush, fare peggio sarà quasi impossibile. Anche per quell'inetto di Obama. Ragazzi, a questo punto spero che vinca altrimenti s'ammazza. McCain ha la pellaccia dura, non si potrà scomporre più di tanto in caso di sconfitta. Otto anni fa Al Gore perse le elezioni per una manciata di voti in Florida, e con un numero maggiore di voti in suo favore complessivamente. Il sistema è complicato, ed in varie occasioni i sondaggi si sono dimostrati disastrosamente sbagliati. Non rimane che attendere. E poi ci sarà da ridere quando il neopresidente incontrerà il Berlusca. McCain è alla giusta altezza, hi hi. Ma è con Obama che Silvio si potrebbe sbizzarrire in frizzi, lazzi e sberleffi. Cazzo, ma tu prova a fare le corna in foto alla Palin. Quella ti prende a fucilate.

E poi mancherà soltanto un Papa nero.


Ma Cos'è Un Agrimensore?

Il mio dirigente sabato pomeriggio prima di cominciare la riunione: "sei pronto per parlare alla platea? Non fare come oggi Veltroni però eh!"
Io, intesito in un secondo: "ue, mettiamo in chiaro subito che io e Veltroni non abbiamo niente da spartire."
Lui, prontissimo: "ma io mi riferivo alla vostra passione per il cinema..."
Allora io devo abbozzare: "Cazzo, c'hai ragione! Tra l'altro il suo film preferito è L'uomo dei sogni, con Kevin Costner, che è anche uno dei miei preferiti... un film stupendo! Se penso che il libro preferito di quel comunista di merda di Cacciari è Il Castello di Kafka, mi viene quasi il dubbio che... ma tu guarda sti comunisti di merda!"

E Ivana Ha Scritto Un Articolo Per il New York Post.

Rossano ha salutato tutti a Miami. Poi è stato nominato. Leo ha detto che Belen si è fatta influenzare da Rossano, e quindi è andata in nomination pure lei. Patrizia ha sbagliato la conta per i lavori forzati e Vladimir si è incazzato/a. Rossano si è intenerito per Peppe, ma poi ci ha litigato per via dei fiammiferi. Leo dice che Rossano ora lo saluta alla mattina ed alla sera ma durante il giorno non gli rivolge la parola. Veridiana dice di amare Leo, che si è commosso perchè la mamma lo andrà a trovare. Mentre Leo non riusciva a parlare dall'emozione, Rossano era lì impalato di fianco a lui con fare scazzoso e scazzato. Poi ha scoperto che il suo amico Fabio lo andrà a trovare, ma si è detto disposto a rinunciare.

Era dal novembre 2003 che non seguivo un'intera puntata dell'Isola dei Famosi. Ragazzi, c'è da diventare matti.

sabato, ottobre 25, 2008

Carlito Incontra Gail.

Certo che Carlito's Way non perde mai nemmeno un millesimo del suo fascino. Ancora l'altra sera uno scambio di messaggini con il redivivo TestaDiCane, ma dove ti eri cacciato perfido intellettualoide che hai bigiato il comple di Nick? E dov'è finito lo stesso Nick? Non ieri sera, chiaro, era al Dundy ma io ho bigiato; subito prima e subito dopo, dico, ed anche ora che scrivo, compleanno di Arlino che si è presentato con la macchina nuova mercoledì sera. Ah, il concerto della MarySuperStar, certo, bigiato pure quello. Ma perchè cazzo Carlito non uccide subito Benny Blanco, vai a capirlo. Al Pacino e John Leguizamo tra l'altro si sono incontrati di recente in Sfida senza regole, chissà se anche a loro è parso un po' strano. In giro non si fa che parlare dell'ultima fatica di Woody Allen, ma chiaro se non avete visto MatchPoint siete ridicoli. Tredici anni fa, mi suggerisce Teo, usciva Mellon Collie, che non è un film ma sicuramente un'opera d'arte. Quattordici anni fa, invece, si presentava alla porta di casa mia un batuffolo di pelo, più tardi ribattezzato "dolce e tenera Camillina". Oggi quel batuffolo di pelo ha mangiato sotto i miei occhi la bellezza di quattro croccantini. Io continuo ad essere preoccupato, ma non darò altri aggiornamenti. Che nottata... Sono stanco amore.

lunedì, ottobre 20, 2008

Dopo Lo Sporting, il PSV Eindhoven. E Poi L'Iris.

Oggi uno dei miei bambinetti aveva la maglia di SpongeBob con la scritta "It's good to be me". Il piccolo S.T., fratellino del Pistolero, attaccante dotato di grande capacità nell'abbinare cinture e cappelli. Alla fine dell'allenamento allora gli ho detto che aveva proprio una bella maglietta, che io guardo sempre SpongeBob e mi piace tantissimo. I bambini mi hanno guardato storto, non mi hanno creduto, pensavano li stessi prendendo in giro.

Ieri pomeriggio invece, dopo la sconfitta per 5-1, gli ho detto che dovevano prepararsi per la prossima sfida, molto importante e difficile, contro lo Sporting Lisbona. Ci hanno creduto ("Mister ma è più forte lo Sporting o l'Orione?") ed erano esaltatissimi. Valli a capire, i miei fenomeni.

Forse Qualcuno Pensava Agli Aiutini.

Ballerazzi, ci sei?
Ballerazzi dai!
Ballerazzi dove sei finito?
Eddai Ballerazzi, ho bussato quattro volte alla tua porta, perchè non ti fai vedere?

venerdì, ottobre 17, 2008

Non Esageriamo Però





giovedì, ottobre 16, 2008

Te La Ricordi Key West?





lunedì, ottobre 13, 2008

Guillaume.

Ecco, se per la morte di Haider mi sono limitato a trascrivere qui un messaggino di Fabri (che non spiega e non racconta i nostri anni al liceo, la nostra passione per quel pazzo criticato da tutti, ed invece da noi venerato per le sue esternazioni sempre al limite) per Guillaume Depardieu il discorso è diverso.

Luglio '07, Valeriuzza mi manda a vedere La duchessa di Langeais. Tratto da un romanzo di Balzac, il film si preannuncia come un pacco clamoroso. Ma io coi mattoni improponibili ci vado d'accordo, quindi non mi scompongo. Voglio godermi il film, fanculo ai preconcetti.

Minchia, è inguardabile. Un'angoscia terribile. Dopo venti minuti voglio scappare. Non ce la faccio. Non c'è storia, non c'è niente, non succede niente. L'ansia perchè il film finisca il più presto possibile, ovviamente, dilata il tempo e i minuti diventano ore, poi giorni poi secoli. La storia non va avanti, eppure succede qualcosa di strano. Mi accorgo di Depardieu, della sua interpretazione sentitissima, dirompente, fuori dagli schemi. La camminata sbilenca gli dona quel non so che in più, soltanto alla fine del film leggerò sul pressbook che è veramente zoppo. La gamba se l'è fatta amputare nel 2003, molti anni dopo una caduta in moto ed un'operazione mal riuscita tramutatasi in sofferenza continua.

Uno con una storia così non poteva che essere un attore fenomenale. Bello e dannato, geniale e sfortunato come i veri divi. Eppure lui un divo non lo era: forse schiacciato dalla figura del padre, lui sì affermato e idolatrato, da giovane Guillaume si diede alla droga, al disfacimento di se stesso. Finì in carcere ma riuscì a riprendersi, a rimettersi un po' in sesto, a capire qualcosa di questa vitaccia. Ricominciò a lavorare come attore, ed io lo incontrai sullo schermo dell'Apollo in quel pomeriggio caldo e disperato.

Tornai a casa disgustato dal film. Ne scrissi una recensione avvelenata, poi rimasi stupito dal fatto che i critici l'avevano invece osannato. La cosa non mi interessava più di tanto, anzi: allontanarmi dai pareri dei giornalisti affermati non era altro che una conferma. Poi.

Poi successe che, mesi e mesi dopo il nostro incontro estivo, ripensai a Depardieu e alla duchessa. Spulciai un po' in giro per capirci qualcosa, per trovare ciò che mi ero evidentemente perso: voglio dire, i gusti sono gusti ma un po' di rispetto nei confronti di Porro&co ci vuole, no? Mi buttai nella lettura di ogni recensione de La duchessa, cercai dettagli sulla vita di Guillaume, i pareri erano spesso unanimi, la sceneggiatura, la trasposizione curatissima e impeccabile e via dicendo. In un vecchio FilmTv trovai la cartolina con la locandina del film e la scheda sul retro. La staccai e me la portai a casa, perchè alla fine, sia pure dopo mesi e mesi, avevo veramente capito qualcosa di quell'opera così inconsueta. Che per me, tra l'altro, rimarrà sempre un non-capolavoro: ma quando un film a distanza di mesi ti sta ancora facendo pensare, allora vale la pena perderci ancora del tempo. Allora è davvero un'opera d'arte.

Guillaume faceva parte di tutto ciò. La sua esistenza inquieta e tragica aggiungeva quel tocco di magia che il 99,9% dei film non ha. Quante volte un attore da solo vale l'intera pellicola? Quante volte può succedere che i silenzi di sofferenza del protagonista siano anche gli stessi dell'uomo che vi sta dietro? A quel punto, bè, dovevo rivedere il film. Cazzo, DOVEVO rivederlo! Mi aveva dato tantissimo, e Guillaume, certo, speravo che trovasse la sua strada come attore perchè volevo ammirarlo ancora.

E invece niente. La vita lo tradisce ancora (ma è un tradimento reciproco? chi lo sa), Guillaume se ne va a 37 anni. Trovo un trafiletto sul Corriere e ci rimango di sasso. Mi commuovo ma non voglio fermarmi a pensare alle esistenze tormentate, al loro significato, al modo in cui queste persone a loro modo "speciali" donano le loro esperienze agli altri, perchè gli altri che poi saremmo noi possano capire, migliorare, andare avanti senza sbagliare. Mi comprerò il film e lo farò vedere solo a persone disposte a soffrire per arrivare ad una soluzione, curiose e avide di tutto ciò che è diverso, inconsueto, profondo.
















Che tristezza.

Dispiacere.

Messaggio di Fabri sabato pomeriggio: Morto Haider. Pazzo

Poi Parleremo Anche Di Pioltello, Ovvio.

Ci ha pensato il Dr House a concludere degnamente una settimana pregna di Teo e sbattimenti. Più avanti parlerò della festa di Nick, ora c'è tempo soltanto per mettersi a guardare il soffitto. With the lights out it's less dangerous, ma vi ricordate di Cobain? Ogni tanto rivisito l'unplugged in New York, rimango spiazzato dall'urlo disperato alla fine di All apologies, chissà se davvero sono tutte scuse, devo tornare in casetta al più presto. Stamattina ho ritrovato un biglietto del Bagninazzo, addì 8 giugno 2002, non mi sono commosso perchè poi le storie sono andate come sappiamo, ma appena glielo farò leggere impazzirà, ne sono sicuro. Un primo assaggio di nebbiolina ieri notte, davvero i compromessi e le mezze stagioni non fanno per me, ora attendo l'inverno e le sue serate enigmatiche e solitarie (in quel del Dundas, magari). Come a gennaio, una sambuca Silvietto che sono stato a casa di mia moglie, e i quattro poliziotti che giocano con Abby che poi caga amabilmente lì davanti a tutti. Un film su ReteQuattro per noi quella sera, nessuna certezza sul futuro che per qualcuno si è attorcigliato e per altri invece è stato un meraviglioso viaggio. E termino qui, allora, al pisolino pomeridiano proprio a casa sua, è ora di tornare in Giambella e c'è ancora un po' di luce, per fortuna. Arriverà l'inverno, ma prima si va a raccogliere castagne, eh. Che poi è come impanarmi nella sabbia: nient'altro che un rito purificatore.

venerdì, ottobre 10, 2008

La Famosa Pausa...

martedì, ottobre 07, 2008

Il Nord Ai Nordici, il Sud...

Piano piano tutti* stanno cominciando a capire cosa si intende con la parola "federalismo".

*Bè, ovviamente mica tutti. I comunisti per esempio: loro fanno ancora molta fatica.

Miami, Ma Quanto Cazzo Miami.

A parte che mi manca terribilmente Miami. A parte questo, oggi mi è presa una tristezza indicibile. Certo le mille telefonate della morosa mi hanno più che rinfrancato. Ma qualcosa... chiaramente dentro di me... non va.

lunedì, ottobre 06, 2008

Freno A Pedale.

Ci sono momenti in cui la malinconia si fonde col vivere quotidiano. Credo che Settembre sia così. Se ci si concentra sul passato recente, l'angoscia prende il sopravvento e Settembre diventa il mese più duro dell'anno. Tornare da vacanze epiche è devastante: per questo, appena tornato dagli States, ho cercato di pensare il meno possibile all'avventura appena finita. In questi giorni però, dopo un mese e mezzo, la vera malinconia comincia a farsi sentire. La prossima estate è un miraggio ed io intanto mi consolo con una nuova vita milanese tutta da scoprire (in realtà è iniziata quella sera di febbraio, ma vabbè). Il problema è che quando l'ordinario riprende a girare, i ricordi riaffiorano random rendendo ributtante l'idea di andare avanti. E quindi, stasera mi trovo a pensare ai nostri giri in bici a Key West, con Nick che si sente ragazzino e mi parla delle zingarate; mi rivedo a far sgommate ad un centimetro dal Bagninazzo, costantemente a un passo dal rovinare a terra; riassaporo l'hot dog delle tre di notte, dopo nove Corona e inenumerabili gite di affratellamento al cesso; e poi ancora in giro in bici, sotto un sole che spacca la testa e spezza il fiato, salutando chiunque incrociamo con un simpatico "Hello, fai ridere", roba che se becchiamo un italiano finisce a bottigliate (ma il bello è il brivido!). Ora, cazzo, in questo preciso momento, rivivo i nostri giri in bici e non riesco a pensare a nient'altro: nè a quando e se mai tornerò a Key West, nè a tutto quello che là abbiamo combinato. Semplicemente, mi godo i ricordi. Caldi e imprevedibili come una folata di vento, giusto un secondo prima di frenare cercando di buttare fuori strada il Bagnino. Si ride, ci si rimette in sella, si riparte. Detto così, sembra persino facile.

domenica, ottobre 05, 2008

Si Vede La Mano Di Mourinho.


Joyous Future. Stupenda!


Elogio Della Pigrizia.

Ho deciso finalmente di scrivere un libro.
Ho sempre pensato che prima o poi sarei riuscito a scrivere un romanzo, invece la mia prima opera sarà un trattato: un "elogio della pigrizia".

Per ora quindi ho solo il titolo. Il libro vero e proprio dovevo cominciare a scriverlo oggi, però non avevo voglia. Ma sì, comincerò domani, o al massimo martedì... vediamo dai.

sabato, ottobre 04, 2008

Jellyfish.

Fa freschino, devo dire, meno male che tra poco torniamo dentro per cenare (riso, salsiccia, verdure varie, tutto nello stesso piatto). Dovevo essere a casa già da un pezzo, ma a volte le cose vanno diversamente da come ci aspettiamo (la mia morosa è tanto tenera, certe volte). Sono felice di essere qui, comunque. Felice di sentirmi importante. Andiamo dietro, si apre davanti a noi uno spazio visivo immenso, i colori serali sono vividi, intensi, ancora luminosi. Guarda che nuvole: qua più chiare, è un grigio accennato su cielo blu, di là sono più scure sul cielo azzurro. Ci perdiamo via per qualche secondo, poi un gatto spaventa Nika e ci rimanda a casa. E' pronto in tavola. No, non uscirò stasera. E' davvero tutto giusto così.

mercoledì, ottobre 01, 2008

About Tommy.

Mi viene a beccare a Baggio; la mia nuova identità parte da lì, quindi lì deve arrivare. Mi dice un orario, so che non sarà mai quello ma non me ne curo. E' venerdì, abbiamo qualche giorno per stare insieme, mezz'ora di ritardo non sarà un problema. Mi chiama alle sei meno dieci, all'incirca, poi nel giro di dieci minuti mi telefona altre sei volte. Dimmi di chi è sto numero, non sai cosa mi è successo, tu hai sentito qualcuno, Albi il bagnino come fa di cognome, dimmi a chi hai dato il numero. "Tommy, porca di una puttana troia, ma possibile che sei a Milano da sei minuti e già sei in mezzo ai casini?". Ma lascia stare, mi risponde lui, che sono in paranoia totale. Strano, aggiungo io. Ti aspetto alle sette al parchetto, cia.

Meno male che c'è la SG con me. Splendida sorpresa in questo 2008 d'altri tempi; senza di lei non so come avrei fatto, ma meglio non pensarci. Provo a chiamare il pirlone ma ovviamente il telefono è spento. Se non si fa sentire me ne vado a casa, ok? La morosa annuisce: "tanto vi vedete stasera". Seeeee, già. Fosse facile ragionare così con Tommy. Quello ti dice un'ora, poi è capace di arrivare due giorni dopo. Non è mica semplice accordarsi, cazzo. Comunque alla fine, magicamente, alle sette e cinque mi chiama. "Sto arrivando, mefistofelico omosessuale".

Arriva. E' in ritardo di non so quanto, forse 40 minuti dal primo orario stabilito, non ricordo. La SG gli dice di stare attento a non investire una bici, ma lui ci prova comunque. Ci salutiamo, Salam aleikum fratello, ci stringiamo la mano poi la battiamo sul petto, aleikum ab salam ricchione, risponde lui e sorride alla SG un po' intimidito. TommyBoy s'intimidisce sempre per le cazzate, poi attacca a parlare di cose intime e private con una naturalezza sconcertante. Allora, state trombando almeno quattro volte al giorno?

Salutiamo la morosa, meglio farci un giro da soli. Cerchiamo un puntello ma non si trova nulla. Per un attimo rivivo l'incredibile pomeriggio del 31 dicembre scorso, quando mi feci prestare la macchina da Silvietto e lo accompagnai in giro per Esselunga e sbattimenti. "Fate quel cazzo che volete, ma compratemi il latte" ordinò l'oste di via Gonin. Tornammo col latte. In ritardo di una vita, ma col latte. Non sia mai.

Giriamo per viette buie e sconosciute, cerchiamo una via d'entrata per i nostri problemi ma niente sembra muoversi, nessuno ci aiuta. Un ragazzetto cammina dall'altra parte della strada, TommyBoy ha le idee chiare: "Oh quello lì ha l'andatura da tossico, scrutiamolo!". Ci attacchiamo al parabrezza per guardarlo, per capire chi è, dove va, cosa fa. E' soltanto un ragazzetto, Tommy esplode nei suoi immancabili commenti pacati: "ma no, è soltanto un mongoloide!". Gli faccio notare che questa frase entrerà negli annali, ridiamo per cinque minuti buoni, è ora di un kebab.

L'affratellamento coi kebabbari è ormai un must; stavolta la molla che fa scattare l'amicizia è la richiesta di un TuttoCittà. Ma davvero dobbiamo andare a Sesto? Il nostro eroe riceve una telefonata. E' la stessa persona che prima lui aveva chiamato, e che l'aveva trattato male. Poi questa persona ha chiamato per dire che avrebbe richiamato. Ora sta chiamando e Tommy esce. Parlottano un po', il paranoicomane gira l'angolo poi rientra dall'ingresso laterale, non quello da dove era uscito. L'idea è effettivamente di andare a Sesto, ma da lì a dieci minuti quella persona chiamerà quattro volte per dire che alla fine non si va da nessuna parte. Torniamo in zona e poi si vedrà.

Ci salutiamo al Dundy, ci sentiamo più tardi forse, ok? Domattina mille sbattimenti (per lui), se avessi soldi nel cellulare sarebbe stupendo, ma in fondo ce la caveremo anche senza. Ce l'abbiamo sempre fatta, non è vero?

Come il 31 dicembre scorso. Quando in giro per via Torino abbiamo beccato il tipo che lavorava per Karim e gli abbiamo detto "ci vediamo più tardi". Le scarpe argento, le Converse che non si trovavano e i due minuti su a casa mia. Ancora di corsa, sempre di corsa, in giro, improvvisando soluzioni e scegliendo la retta via solo quando è buio e nessuno vede. La malinconia mi atterrisce, come abbiamo fatto a rimanere amici dopo tutti questi anni? Siamo stati -e siamo tuttora- fantastici. Aspetto con ansia il suo prossimo passaggio milanese. Ci ritroveremo ancora in macchina in cerca di sbattimenti, puntelli ed avventure sconclusionate.

Io però preferisco quando siamo a piedi. Come quella volta a Cesenatico, ormai più di dieci anni fa.

Forse il tempo per noi non passa mai.