BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

martedì, marzo 30, 2010

Tu Chiamale Se Vuoi Ricostruzioni

Si può rimanere amareggiati anche per sei mesi, perchè no?, ma intanto il tempo e gli sbattimenti aiutano a non pensare troppo. E' sempre stato così. Mi godo allora i mille ricordi che riaffiorano dal sabato notte inquieto e festoso: la tequila sale limone con quel pazzo di Cris, Colino u' Plat che fa amicizia col Morosona's Brother (intanto la SoCiA mi scrive Sven Power dal Time), e poi meglio tacere della Sylvie, che ha combinato da sola un'altra serata, un'altra miriade di storie da raccontare. La Morosona, intanto, riceveva visite inaspettate, auguri sinceri, regali preziosi (io ho gradito lo spumante by RicuzDany!). Ci siamo sparati un tagliere pancettoso alle tre di notte che valeva più di mille Southern Comfort (le bottiglie evaporavano). Le assenze si fanno notare ma quando appare il Bufalone mi fa dimenticare tutto. Il rugby, la fidanzata ubriaca e le telefonate nel cuore della notte, non dedico più di cinque minuti ad ogni invitato, giro a tutta velocità per il locale, dentro, su, giù, in bagno, fuori, cerco di star dietro a tutti ma è umanamente impossibile; il bello è questo. Mi perdo Montalbano che se ne va, ma anche qualcosa di più, che poi tento di ricostruire telefonicamente. E' sempre la Sylvie il fulcro di tutto quanto, ah ah. Chiedo alla Morosona se è stata felice, una dieci mille volte, la risposta è sempre sì, forse devo smetterla di preoccuparmi. Degli assenti, poi, è sempre meglio non curarsi troppo. Ma io sono capace di rimanere amareggiato anche per sei mesi, lo sapete. E sei mesi, se non di più, saranno.

Come Nasce Una Poesia.

Mi rendo conto che ci sono stati dei problemi nell'individuazione del fatidico messaggio nascosto... e vabbè perdonatemi!

lunedì, marzo 29, 2010

Stupore Di Fabri, Sorriso Sbigottito Del Bufalo.

Dopo le mail mattutine della Sylvie, che mi hanno fortunatamente rinfrancato, c'è stato un altro episodio che ha reso assolutamente fantastica la festa di sabato sera. E' stato poco dopo l'apparizione di Fabri (da dove arrivava? dove se n'è andato poi?). Quando lo spilungone ed il Bufalo hanno incrociato i loro sguardi, lo stupore misto alla fratellanza ha preso il sopravvento: è stato un abbraccio che mi ha stritolato, anche se ero distante dieci metri.

domenica, marzo 28, 2010

Il Risveglio.

Quella sensazione amara che ti pervade quando qualcosa è andato storto e quel qualcosa sei tu.

giovedì, marzo 25, 2010

E Sono Ventuno, Amore Mio.

Ancora ardentemente ammiro
La lirica lasciata, la luce levigata,
Evidenza eterea ed eterna
Senza spasmodiche speranze
Soltanto simmetrie, sintonie, simpatie.
Amandoti adesso
Non nascondo nulla;
Distratto dalla dominante dolcezza
Rapiscimi, rubami, reinventami.
Amarti assolutamente, amarti ancora
Tempo trascorso, tenere tue tribolazioni
Invincibili, inseparabili,
Amore, amore, ancora amore
Mia Morosona magnifica
Oggi, ogni ora: onorarti.


mercoledì, marzo 24, 2010

Io Invece Mi Chiamo Minou!




domenica, marzo 21, 2010

Duca Conte Bertolino Nasorosa Di Renania.


giovedì, marzo 18, 2010

Quella Volta Dei Vasi.

Domani, o dopo, si parte. Io parto. Lui non so. Credo che parta, mi pare, forse fa una tappa in una qualche località di mare, non ricordo. Io perdo le nozioni più elementari alle volte. Mi è sempre successo, succederà sempre. Ma non m'importa. E' la fine di luglio e si parte. Ognuno per la sua strada, e ora siamo qui a prendere il sole. Bello.

Lo vedo inquieto, ovviamente. Fa un caldo allucinante, sudiamo come non mai. La doccia qua fuori è un'idea geniale. Freeeeeedda fredda fredda poi subito al caldo che ti scioglie. Via così. Si parla, ma in realtà faccio parlare lui. Cazzo gli devo dire. Se parlo, concettualizzo. Limito l'astrazione e colgo l'essenza. Ma non posso. Mi farebbe soffrire. Ascolto e me la rido. Arriva Tatiana. Ci sono i vasi da spostare.

Signora ha detto di spostare questi vasi ma io non ce la faccio, ci grida dall'alto. Non c'è un attimo di pace in questa casa vuota, perchè in fondo vuota per davvero non lo è mai, ma proprio mai. Nemmeno al 31 di luglio, nemmeno alle sei di mattina del primo gennaio, mai mai mai, non puoi mai considerarti solo, mai in nessuna stanza. Figuriamoci in giardino. I vasi da spostare, ed ecco l'hombre che maledice sua madre che gli ha giocato l'ennesimo scherzetto. Anche se è roba da poco in confronto alle malefatte degli anni passati. Uuuuuuuuuffffffffff alziamoci e andiamo a spostare sti cazzo di vasi, che Tatiana sta andando in angoscia.

Tatiana, stai calma ci pensiamo noi!

Spostiamo i vasi. Una fatica non immane, certo, ma ora ci vuole un'altra docciazza in giardino. Ci risvacchiamo e parliamo. Poi mi giro un attimo e il Bagnino è sparito, hanno suonato alla porta forse. Rimango un'ora solo. Riemergo dalla sauna all'aperto e lo trovo nella sua stanza al pc che controlla ordini, fatture, fornitori, sculture di palloncini, piantane in saldo al Castorama. Non chiedo spiegazioni, non ne otterrei. Domani si parte. Quest'ultima giornata l'avevo immaginata diversa, ma poi con Albi va sempre così, che ti molla lì come un pirla senza un perchè.

Per fortuna io i miei perchè li ho, e me li tengo ben stretti. Non li faccio nemmeno uscire da questa mia testolina, non do loro forma attraverso le parole, perchè mi farei del male. Sto qui al sole e aspetto. Mi squaglio. Arriverà Tatiana a disturbarci. Rimarrò solo.

Non c'è problema.

IL RE LEONE.

Quando ho aperto il regalo della mia BigMorosa MadeInAfrica, la mattina di Natale, l'ho subito chiamata dicendole che mi ero commosso.

Anche se sapevo già da un mese cosa c'era dentro quel pacchetto, perchè le avevo dato io precise indicazioni su cosa regalarmi (lei stava sbagliando lo stesso, ma vabbè sorvoliamo!).

Ma niente, io mi ero commosso lo stesso. Quando unisci l'amore per una donna (BigMore Living In Baggio But Coming From The Land Of The Giant Turtles) a quello per un calciatore (Samuelone Eto'o) mescolandolo con quello per la tua fede di sempre (Nerazzurro Il Colore Che Amiamo, Nerazzurro Sei Tutto Per Noi), il risultato non può che essere una lacrimuccia che scende.

L'altra sera ho deciso allora di indossare la fatidica maglietta di Eto'o verso le sei di pomeriggio, qualche ora prima della partita; per entrare in sintonia coi ragazzi, distanti due ore d'aereo, e tenerli così vicinissimi al cuore. E quando Samuel ha segnato, non sono riuscito a esultare troppo perchè ho sentito una lacrimuccia scendere spontanea e solitaria.

















BigMore Calling From Berlin, il giorno dopo la partita:
"Ma sai che la Ravery... no cioè è incredibile, quando avete segnato si è messa a piangere!"
"More, una lacrimuccia è scesa anche a me..."
"Ah anche tu hai pianto!?!? Ma voi siete malati!"
"Eh oh... ma sai eh è inspiegabile no...."
"No senti ci sono le mie amiche che lanciano sguardi di disapprovazione, te lo dico... ah ah ah!"

Non le ho mica detto che stamattina, rivedendo le immagini di Eto'o che dedica il gol ai tifosi presenti a Londra gridando "TUTTI VOIIIIII!!! TUTTI VOIIIIIIIII!!!! VAMOOOOOOOS!", ho pianto di nuovo come un cretino.

Sennò dai, che figura ci faccio.

mercoledì, marzo 17, 2010

Josè vs il Maiale.

















Colpiti e affondati i nemici della perfida Albione. Un ringraziamento particolare a Samuel, Wesley, Javier, poi via via tutti gli altri, nessuno escluso.

A parte quella testa di cazzo rimasta a Milano insieme ad Arnautovic e Khrin. Dicevano no pasaran, e invece siamo passati.

martedì, marzo 16, 2010

Dai Wesley.

I ragazzi sono a Londra, pronti per affrontare il delirio di Stamford Bridge e la super intensità del Chelsea di Drogba, Ballack, Anelka e soci. Io non ci credo, non ci credo per niente; sarò disilluso, sarò cambiato, sarà quel che sarà, ma sto vivendo bene questa vigilia di rassegnazione.

Poi vedrò i ragazzi entrare in campo col nostro simbolo sulle maglie, coi nostri colori, con i nostri fratelli in un angolino a cantare come invasati. E allora in un istante salirà tutto, mi farò riconquistare da questa follia, nadie va a parar esta locura, in un istante il miliardo di ricordi di fede nerazzurra, dalla prima partita a SanSiro, cosa sarà stato?, il 1986?, e allora comincerò a crederci e soffrirò. Soffrirò e magari mi verrà la febbre, come quella volta nel 2003 (Valencia-Inter 2-1 e andammo in semifinale). Soffrirò e soffrirò, per forza di cose e per natura delle cose. Gioirò o piangerò. Ma alla fine avrò un solo pensiero in testa, un solo verso d'amore, una sola ineluttabile verità.
















Ma che bello è...
Stare insieme a te...
Son trent'anni che
Svalvoliam per te
Forza Inter alè.

domenica, marzo 14, 2010

Sfo, Chi Ha Ordinato il Mojito?

E' sabato sera, non mi aspetto molto dalla mia capatina al Dundas, d'altra parte il luogo sarà anche esotico e mistico , ma dopo le mirabolanti avventure del venerdì sarebbe impossibile ripetersi.
Ordino una piadina e un cocacolone. Sono già nervoso, devo dirlo, perchè il Bagnino, un uomo chiamato MiDispiace, mi ha bidonato e mi ha lasciato qui con mixer, cavi, microfono e braccialetti luminosi. Ma non c'è problema. Sto aspettando Manu, non m'interessa il resto.

C'è Montalbano seduto al tavolino che chiacchiera con una sua amica. Ridiamo per gli avvenimenti di ventiquattr'ore prima, degli otto Mojito a testa, della sua Ceres lasciata sul tavolo, della Sylvie, brava ragazza, e della strepitosa musica che gli ho offerto; tra un po' c'è il suo compleanno e ci divertiremo, oh sì.
Cazzeggio, mi bevo una Carlsberg, prendiamo in giro Sergione, poi lo difendo, il cappellino rosa è al centro dell'attenzione e i miei capelli sono oltremodo scandalosi. Fulmineo ed inaspettato come un colpo di genio di Muntari, ecco che scatta il compleanno della Titty; e sono cori, bicchieri di spumante e ancora cori. Ci stiamo caricando tutti, eppure stavo pensando di andarmene. E così non so a che ora si materializza la seconda, fantasmagorica, monumentale sorpresa della serata; Sfo, Giova e soprattutto Ciccio, tutti insieme appassionatamente al Dundy, a loro volta accompagnati da gentili donzelle ed altre antiche conoscenze. CICCIO!

Cazzo, Ciccio meriterebbe un post a parte, ma cosa dico un post, un mese interamente a lui dedicato, un anno, un secolo una vita! Ciccio, elementari medie e superiori (fino alla quarta!) insieme! Ciccio, i pomeriggi da lui a studiare e poi a giocare a calciobalilla (perdevo regolarmente) o a FIFA 98 (vincevo regolarmente)! Ciccio, Ciccio, Ciccio, le sue lacrime una mattina di giugno, le lezioni d'inglese in via del Fusaro, Ciccio vammi a prendere la merenda, Ciccio spiegami sta cazzo di matematica, Ciccio le frasi di latino, Ciccio qua Ciccio là, una vita intera passata insieme! Ciccio cazzo, sono troppo felice di rivederti!

Mi siedo al tavolo allora, stanco e contento, faccio un po' di show, prendo in giro Sfo, poi la malinconia mi acchiappa e mi tramortisce quando si parla di Mattio che fa cadere il gelato, gita a Vienna, year nineteen-ninetyeight, d'ya know what I mean? Ancora un po' di minacce a Sfo, non gesticolare, smettila di bere l'acqua, non peggiorare la situazione, ho chiamato Phoebe nel frattempo e sta arrivando, non ci credo.

Si presenta alle due, mentre i raga della D se ne vanno, entrano quelli della B. Insieme a Peter, certo, un altro compagno delle medie mai perso di vista. Lau, non ci credo, la abbraccio fortissima, rido, non ho più parole a quest'ora, ho rubato mezzo Mojito a Silvietto e riesco solo a sorridere, a comunicare con lo sguardo, con i gesti, con il cuore. Guido Guidout you, sono passati anche qui almeno quattro anni, l'ultimo incontro al Chiringuito quando ancora la Divina mi faceva sclerare. E' follia pura. Robbinho direttamente da jobrapido,it, poi mi perdo nel bagno, al telefono, e qui incontro la neo-scrittrice col suo boyfriend. Parliamo e parliamo, poi usciamo, poi un Southern, infine mi rendo conto che non riesco più a tenere gli occhi aperti, io mi devo riposare.

E quando avrò tempo, magari, spiegherò il venerdì sera. Non meno sorprendente, non meno atomico, forse più intimo e privato; ma la Sylvie vorrà la sua parte, ed ha ragione. Mi chiedo cosa sarebbe successo se il Bagnino, un uomo chiamato MiDispiace, fosse passato al Dundy: io, lui e Ciccio di nuovo insieme? E chi lo sa, dai, magari la prossima volta. Spero prima di tre anni.

Io intanto, mi terrò lontano dal Dundy per un po': troppe emozioni fanno male, e in fondo a me le sorprese non sono mai piaciute. Ma questo weekend ha davvero avuto un senso, nonostante la partita dei bambinetti che ho bigiato e le ore di sonno arretrato che in qualche modo andranno recuperate. Va così ultimamente, ed io ne sono felice.

mercoledì, marzo 10, 2010

Celebration.

Così, silenziosamente ed in solitudine, Breathing ha compiuto cinque anni. Un traguardo? Chissà.
Lo spirito più o meno è sempre quello.
Stasera festeggio al Dundas. Solitudine e silenzio... se volete raggiungermi nonostante la neve non mi trovate, tanto mi accontento di un mojito con Silvietto. Il Bagnino forse arriverà. Perchè il vero festeggiamento è qui. I personaggi del teatro subacqueo continuano a vivere, e ciò mi rende comunque felice. Anche se nevica. Anche se sono passati cinque anni ed il tempo è sempre travolgente e stravolgente. Ho riletto tanti miei post in questi giorni, ho riscoperto antiche disillusioni e storie remote, quasi dimenticate... Quanti tuffi al cuore, quante inevitabili cadute, quante storiacce dannate e maledette, e quante volte il vecchio Joe si è rialzato soltanto grazie agli amici più cari...

Breathing Underwater, grazie di esistere.

E grazie anche a voi ovviamente, che dopo cinque anni siete ancora qua con me.





















E puoi amarlo, e devi odiarlo, ma cazzo non devi mai chiedere perchè.

domenica, marzo 07, 2010

Domenica Sera.

Big Pimpin - Jay Z
E allora il tempo torna a farsi dannatamente tiranno, io lo dico sempre che la domenica sera è off limits, la scorsa settimana ho strappato la regola perchè un invito da TestaDiCane non si rifiuta nemmeno per motivi logistico strutturali, eppoi la Morosona ci teneva troppo; ma anch'io d'altronde, e la SoCiA me l'ha ricordato subito. Ma come mai stasera ripenso a quelle prove della SuperBike a Laguna Seca, year Two Thousand And One? Mi addormenterò stasera, ma sono agitato come non mai, e non dovrei, e meno dovrei e più mi agiterò.
Mad World - Gary Jules

Donnie Darko è un film sublime, ti rimane dentro come una traccia nascosta, senza nome, per tornare fuori quando meno te l'aspetti. Donnie si sacrifica, Donnie sa di dover morire, Donnie è l'Eletto e non può esimersi dall'affrontare il suo destino. Mi sono svegliato senza sapere com'era finito il Gran Premio, o forse erano soltanto prove, il Cavatappi e tutto il resto, ho guardato distrattamente. Avevo parlato al telefono con Audrey e le avevo promesso l'Universo; di quello che ho mantenuto parlerò un'altra volta, non certo stasera. Donnie invece mantiene tutto, costi quel che costi. Pazienza se ci devi mettere due mesi a capire il finale di un film, secondo me ne vale sempre la pena (e sono l'unico al mondo che ha apprezzatto l'improbabile sequel, S. Darko!).
Stereo Love - Edward Maya
La Minou si è svegliata, stanotte mi salterà addosso per farsi coccolare ed io le stropiccerò il muso, siamo adorabili. L'ansia non va via e mi sembra impossibile, nonostante gli sforzi. Non sono più abituato a certe pressioni... ma a chi vado a raccontarla? Spero che accadano molte cose, e molto in fretta, quel che è certo è che mi sono sbloccato; non posso perdere il filo proprio adesso.
Let Me Luv U - Jori Hulkkonen
E non lo perderò. Ho lasciato in pausa tutto quanto per troppo tempo. Il tempo che Donnie non ha avuto. Il tempo di una doppia curva a Laguna Seca. Il tempo di una telefonata, il tempo di svegliarsi e rendersi conto che quello è il tuo grande giorno. E quando tutto sarà svanito, chiamerò la Morosona e poi la Sylvie. Queste antiche sensazioni mi fanno paura, ma è qualcosa di già visto, già vissuto in maniera decisamente maggiore. La musica come sempre mi salverà la vita, del resto non è dato sapere. Il tempo di una notte, il tempo di una mattinata.

E Ti Penserò Domattina.





















E tu mi penserai.

giovedì, marzo 04, 2010

Appuntamento Con l'Amore?

Adesso mi mangio un panino con la coppa. Poi vado al cinema. E infine arriverà la primavera.

Shutter Island Fa Brutto.

Questo numero che continua a frullarmi in testa, trecento, trecento, trecento, domani tolgo i punti dalla dentista ma c'è troppo OKI in questa settimana, in questi nove giorni per l'esattezza; e quel numero che torna ad infierire, il Bagnino ed il lavoro al Billa che si protrae dalle sette del mattino alle cinque del pomeriggio, ma siamo pazzi?, con annesso paninazzo da McDonald perchè ogni tanto, dopo la fatica, ci vuole. E ancora quel numero a buttarmi giù, mentre corro per arrivare all'Apollo, lunedì sera, per poi scoprire che Alice in Wonderland è all'Arcobaleno. Mi riesce il miracolo, mi accredito correndo e mi siedo sui titoli d'apertura: magnifico. Trecento!, e non dico una parola mentre corro al Colosseo martedì sera, dopo che la SoCiA mi ha bidonato (e Nick pure); ci vado con la Morosona, solo lei sa tirarmi su quando manca mezz'ora all'inizio del film e praticamente ancora non ci siamo mossi da casa. Ma è un altro miracolo, entriamo e le poltroncine Colossali sono le migliori di Milano, non c'è che dire. Stasera, come dichiarato al Bagnino, voglio fare il babbo e arrivare al cinema un'ora prima cazzo, per non aver problemi. Riesco a metà nel mio intento: arrivo mezz'ora prima, evito tutti i problemi (cinquanta persone rimbalzate, ah ah ah che goduria mentre io ero bello svaccato in poltroncina) ma porcammerda perdo un eurino. Mi capita spesso all'Apollo, meno male che mi hanno regalato il libro da cui è tratto il film (Shutter Island). E' bello il mio lavoro, mi regala tante avventure, finchè non torno in BandeNere e ripenso a quel numero che mi attanaglia da martedì mattina. Trecento, trecento, trecento. Non so che decisione prendere, quale strada percorrere, questa profonda insicurezza non è una novità ma quando si cominciano a fare i conti ogni scelta pesa come un macigno. Parto da quel numero, sperando di non fermarmi subito come spesso mi è capitato in passato. Trecento.

lunedì, marzo 01, 2010

Un Toast Pagato Molto Caro.

Volevo troooooppoooooooo rivedere Il Fuggiasco, capolavoro datato 2004/05, e those were the days potrei sentenziare tutto sommato. Belli freschi, il tempo comincia a passare, entro in scena di soppiatto mentre TestaDiCane fa l'inviato dal parco di TravedonaStone e balbetta per mandare fuori sincro l'ascoltatore; sono una macchietta, sono uno stereotipo allucinante, sono risate sempre e comunque con Nick e la sua parlata pseudo-bergamasca. Erano anni che non rivedevo questo nostro capolavoro, sintesi di un momento storico incastonato nel tempo, prezioso e sofferto come ogni amore che si rispetti.

Torniamo a casa, immersi in quei giorni lontani, e non riesco a parlare per via della gengiva malsana, ma è meglio così, è decisamente meglio; mi perderei in chiacchiere sconquassate e senza senso insieme al Bagnino, e la Morosona capirebbe ben poco. Ma tutto rimane dentro, eccome: quelli eravamo noi, come sempre, cinque o forse mille anni fa. Ci sono foto a raccontarcelo, ci sono film, canzoni e citazioni. TestaDiCane estrae dal cilindro l'ultimo regalo, un paio di foto del matrimonio che ognuno di noi conserverà con cura e riguarderà nei giorni bui. Quelli siamo noi sei mesi fa, belli freschi, il tempo è passato ma noi continueremo ad esserci, e a ricordare. Grazie Deep Blue.