BREATHING UNDERWATER

ultimo giro di bevute. il bar sta chiudendo, il sole se ne va. dove andiamo per colazione? non troppo lontano. sono stanco amore. sono stanco.

lunedì, marzo 31, 2008

[Someone Is Missing]

Ha ragione la SexyGirl, ieri sera non mi ha preso in braccio: sono stato io a saltarle addosso. Efficace metafora di quanto avvenuto tra ieri e oggi: messaggi, telefonate, discorsi che svariavano su un fronte troppo ampio, ma che si sono poi conclusi con alcune considerazioni dal sapore dolce. Torno a casa dall'Orion Square Garden Paradise Circus dopo aver assistito ad una partita insulsa, ma soprattutto avendo gettato un ulteriore sguardo alla mia vita passata e futura. Com'ero e come non sarò. Ho riso, scherzato, offerto cicche e patatine, gridato all'arbitro che doveva ammonire i nostri giocatori e fischiare la fine perchè volevo andare al bar; mentre in "curva" si narrava dell'Atalanta in vantaggio cinque a zero contro il BBilan con doppietta nei minuti finali di Stromberg, io mi chiedevo come avrei fatto a superare indenne pomeriggio e sera. Avevo una sola opzione ed ho agito di conseguenza. Sul finire del pomeriggio è apparso GB, più sereno nei miei confronti dopo che ieri l'avevo pesantemente ed acidamente redarguito (scena memorabile: lui mi sorprende alla fermata della 67 in dolce compagnia. Mi osserva, mi cura, mi si materializza d'improvviso alle spalle e parte "eh scusa Joe se ti disturbo ma...", io sono lapidario, "sì George mi stai disturbando. Vai. Ciao ci vediamo dopo. Ciao"). Continuo a sentirmi irrequieto, la SexyGirl merita le attenzioni che sta richiedendo via sms (sì, oggi poteva fare un po' la rompicoglioni), torno a casa con passo malinconico ed alla fine anche la serata non è un problema. L'Aulin mi risolverà la nottata e domani pomeriggio, come si dice, via il dente via il dolore. Inizia una settimana niente male. Compleanni importanti, pensieri che voleranno, poi in partenza, destinazione Time Warp. Sven e Ricardo mi stanno aspettando. Confermata la presenza della Divina, la SoCiA mai in discussione, certo non sono pronto ma stiamo arrivando. Sarà grossa.

E mi fa strano dirlo, davvero, ma mi mancherà una persona.

venerdì, marzo 28, 2008

Freakadelik Night.*

Siamo lì in tranquillità seduti al tavolino, io ed il Bagninazzo che voleva mangiare le spade (meglio mangiarle che farsele), uomo già uomo nel 1987 ma ancora bambino nel 2008. Guardiamo distrattamente un paio di video su AllMusic. In realtà è il Bagnino che si distrae, ma vabbè. Ad un certo punto veniamo catturati da questo nigga col volto coperto che balla tamarrissimo: sequenze ripetute in loop ed alternate ad una tipa attizzante che ammicca e provoca. Imbastiti, rimaniamo in silenzio a guardare mentre l'audio in sottofondo è sfasato perchè il mio iPod sta diffondendo l'album dei Royksopp (e che album, Melody A.M.). Finisce il video, compare la grafica che ci illumina e ci ribalta dalle nostre certezze, nonchè dalle sedie: la scritta che appare è molto chiara. Just Freakin' - Freakadelika!
Io ed il mio compare di sventura non ci possiamo credere. Reazione da pazzi scatenati, il Dundas diventa scenario di iniziazioni tribali, un po' esotiche, un po' allucinanti, un po' vomitevoli: corriamo fuori ed ululiamo alla luna, ci spogliamo e completamente nudi ci sdraiamo sui binari del 14 che sta portando lì da noi Miss Ravery e la Figa Imperiale. Non sentiamo il freddo e restiamo nudi in mezzo alla strada, per compiere il rituale completo chiediamo a Silvietto se ci può dar da bere sangue di pecora ma l'oste ostenta, stizzito e stanco, uno stentato straniamento: ci guarda come fossimo fatti come scimmie. Ma noi siamo scimmie! Per dimostrarlo alla folla ormai ubriaca delle nostre gesta ci arrampichiamo su per i pali della luce, sempre in attesa del tram che ancora non è arrivato in piazza Napoli. Per l'assalto al Jumbo però non siamo preparati, che abbiamo dimenticato giù in taverna (o sul pick up di Chuck Norris?) le frecce avvelenate; allora scendiamo e pretendiamo che ogni abitante del Dundas Cafè si inchini a noi e reciti la formula magica, passaporto per la felicità: rivolti in direzione Duomo, gli adepti devono prodursi nel grido purificatorio "un codino per domarli, un codino per trovarli, un codino per ghermirli e della Freak innamorarli".

A quel punto gli svedesi hanno chiamato rinforzi. Si sono presentati due tizi di Ankara e con il loro inglese friendly hanno posto fine al teatrino: you know, turkish and italian same people, you know? Nessuno si farà del male, mi spiega, ma coprite le vostre vergogne perchè sennò ci innervosiamo. L'ultima richiesta, da parte di molti presenti, ha a che fare col cibo. Silvietto a fine serata mi fa notare che, dopo lo spettacolino, in molti si sono presentati al bancone con un'insana voglia di "tuna fish". Silvio non sa l'inglese, ma la ciolla del mio migliore amico è ormai famosa nel mondo.

























*avevo scritto questo post per un altro blog: il proprietario di tale blog si è però rifiutato di pubblicarlo, e quindi arriva a voi miei cari lettori. Cosa vi sareste persi!

giovedì, marzo 27, 2008

SexyBirthday.

"E se non muoio stasera non muoio più", questa la premessa della serata, anzi dell'intera giornata. Joe va in sbattimento, come spesso accade in queste occasioni. Perchè Joe ci tiene ed un pizzico di voglia di scappare, un secondo prima, c'è sempre. Ma c'è davvero bisogno di raccontare la serata? Credo di no.

Mi prende in disparte ad un certo punto. Mi guarda e non parla. Non riesce. Io la capisco. Mi è capitato in passato di rimanere senza parole per lo stesso motivo: le sorprese a volte hanno questo effetto, lasciano inebetiti. Lo sanno tutti che troppa euforia imbastisce.

Quello che rimane poi è incontrarsi e confrontare l'essenza di noi stessi. I famosi piccoli gesti, le piccole attenzioni, particolari infinitesimali di una storia personale: da soli di fronte all'universo siamo niente, da soli di fronte a noi stessi siamo tutto. E se mi guardi così, io ti leggo dentro.

Le immagini restano. Come le parole scritte su quel foglietto a righe, mio personalissimo regalo di compleanno. Come le canzoni cantate sottovoce alle cinque del mattino. Come il sole che scalda piano piano il momento dei saluti. Come una chiacchierata di tre mesi fa, della quale entrambi ricordiamo ogni parola.

I pensieri volano mentre ci rendiamo conto di aver raggiunto qualcosa che, tempo fa, era davvero troppo lontano per essere immaginato. Le nuove sfide saranno affrontate con lo stesso spirito, che si è dimostrato vincente. Se la strada è un po' buia non è certamente un problema, quella sera di luna piena ce l'ha insegnato.

Il resto, come sempre, verrà da sè. "E se non muoio stasera non muoio più."

mercoledì, marzo 26, 2008

Senza Dubbio il Calciatore Del Momento...

CRISTIANO RONALDO!!!


E Poi La Gente Si Chiede Perchè Mancini Sclera. Ma Cazzo.

In molti si stanno domandando, in questi ultimi giorni, per quale inspiegabile et assurdo motivo Mancini si ostini a non far giocare Maniche. Io che sono un po' burlone un po' paranoico, ho trovato due spiegazioni. La prima:




















al nostro mister, Maniche ricorda troppo Jim Carrey. Data la somiglianza, il Mancio non se la sente di affidare il nostro centrocampo ad un tizio che da un momento all'altro potrebbe estrarre 40 armi giocattolo da sotto la maglietta, oppure far rissa con una mascotte a bordocampo o ancora mangiare un intero pacchetto di BigRed alla cannella dopo aver limonato con un transessuale. Insomma, io il Mancio un po' lo capisco. Anche se a me Jim Carrey piace moltissimo.


















Seconda ipotesi: Moratti è una testa di cazzo che si tira da solo la zappa sui coglioni (questa non è un'ipotesi, questa è la premessa: è un assioma). Ha comprato Maniche su ordine preciso di un altro tizio, anch'egli portoghese come il paffuto calciatore, esperto di calcio, di professione allenatore disoccupato. Questo spiegherebbe il nervosismo di Mancini e l'estrema riluttanza con la quale il Ciuffetto ha impiegato il Cicciobombo con la maglia numero 28. Pensateci: Moratti contatta un tizio portoghese. Questo gli dice ok, arrivo a luglio, ma già che ci sei fammi trovare il mio amichetto CiccioJim, che l'ho avuto al Porto e al Chelsea e, oltre che come centrocampista, ci sta dentro una cifra anche come compagno di serate. Moratti compra. Mancini è da subito scettico. Maniche resta un buon giocatore, ma Mancini piuttosto che schierarlo si fa impalare da Mario Melchiot. Ciccio ha un contratto fino a fine giugno, è in prestito con diritto di riscatto. Mancini sa che se non vince la Champions, arriva un allenatore legato a Maniche. Mancini esce contro il Liverpool e parla dei due mesi e mezzo. Io dico che, più o meno, il mistero di Maniche è svelato.

martedì, marzo 25, 2008

Tanti Auguri, SexyGirl!

Sì, ti riempirò di attenzioni.

domenica, marzo 23, 2008

Dove Sono Gli Altri Della Mia Ballotta Mo' Che Sono Nel Ciclone?
























Qui... intorno a me. Oggi c'è il sole, finalmente. Oggi è un grande giorno. I sogni destabilizzanti si sono infranti al mattino. Messenger ha fatto il resto ("indovina?"). Aurora è un nome stupendo, le questioni di colore non hanno importanza.
Il collage è notevolissimo (la prima versione però era leggermente diversa e a me piaceva di più). Ed oggi è un grande giorno.

sabato, marzo 22, 2008

Breathing E' Un Punto Di Riferimento.


Juno.

Vi prego, andate a vederlo. E' un film che lascia senza fiato. E poi mi parlerete di Michael Cera ed Ellen Page che cantano Anyone Else But You. Uh, se me ne parlerete.
























Si ride -tanto- e forse un po' si piange -ma poco, lo giuro!- come accade per i grandi film, capaci di toccare corde che non sapevamo nemmeno di avere. I don't see what anyone can see in anyone else... but you.

venerdì, marzo 21, 2008

La Fidanzata Di Tom Waits Si Chiamava R.L. Jones.

E' sempre stupido farsi certe domande; io non so dove stesse andando quella bici, la 61 poi ha svoltato ma non ci sarebbe stato modo comunque. Giusto così, indubbiamente. Io ti ho visto, tu mi hai visto, questo basta, quando ritorno a casa da NiceFlower mi capita di rivedere Wrong Impression di Natalie e trovare una mail inaspettata: ripenso a tutto e niente, so che hai rallentato apposta, non sorrido ma se mi scende una lacrima è solo colpa di questo video, seguito da Scar Tissue dei Red Hot che non migliora la situazione. Il cuore si è ghiacciato ed allora ho calato l'occhialata tamarra; quando si scende sottozero ci sono quei dieci secondi di apnea. Respirare sott'acqua è cosa da niente in confronto. Cuore a seimila battiti. Tra un'ora chiamerò il Bagnino. "Pezzo, una bici mi ha superato mentre ero sull'autobus..."

Qualcuno Dovrebbe Impararla A Memoria.

Eran Kolirin, regista del film "La Banda": "Abbiamo scambiato il vero amore con i rapporti fugaci di una notte, l'arte con il commercio e abbiamo dimenticato il legame tra gli esseri umani e la magia della conversazione, perchè la nostra unica preoccupazione era quanto grande fosse la fetta della torta su cui potevamo mettere le mani".

martedì, marzo 18, 2008

Un Giorno Tornerò All'Hotel Miami E Chiederò Spiegazioni.

Lo Swatch era dentro la mela, che era dentro al pacchetto che era nella stanza dell'albergo

che era a Vienna.

Quell'orologio poi l'hai perso, non si sa come, in un'altra stanza di un altro albergo, non di Vienna, year two thousand, noi belli come non mai. Oggi è il tuo compleanno: non siamo riusciti a sentirci e un po' mi fa strano, credo che sia la prima volta da quando ci conosciamo.

Buon compleanno.





















Ma belli sempre, in fin dei conti.

Country Joe MacDonald Live @ Woodstock 1969






lunedì, marzo 17, 2008

Per Te, Fabri.


Would You Disappear Like Some Of My Friends?

Allora, mi dico io, se proprio non riesce a venir fuori niente, mi basterà piazzare Fifty che canta 21 questions e tutto sembrerà naturale. Ed è così. If I wrote you a love letter, would you write back? Certo che a distanza di tempo tutto assume altre sembianze. Correva l'anno 2003 e l'inquietudine era ai massimi livelli. Poco presente prima di tutto a me stesso, poche idee e troppe vendette da consumare, ma cinque anni sono poi così lontani? Could you love me on a Bentley? Could you love me on a bus? I'll ask 21 questions, and they all about us.
Le ultime note lasciano una malinconia a mezz'aria, sta sempre a noi scegliere il nostro mood, non è vero? Io mi faccio pervadere da alcune sensazioni perchè so che in futuro mi aiuteranno a vivere meglio. Oggi pomeriggio sono scappato giusto in tempo dall'Orion Square Garden, la tempesta stava per abbattersi su di me ma la tempistica è stata perfetta: chiudo la porta di casa e comincio a sentire la grandine. Ogni tanto succede (come nel baseball, mi viene da dire).
I raga, bè, avevano fatto la loro parte fino a un certo punto; tre partite, una sconfitta e due vittorie. Genitori tutti contenti ed io che rimango dieci minuti a fissare il campo sul quale ho combattuto migliaia di battaglie. Ancora malinconia? Ogni tanto ci vuole.

Così come ogni tanto c'è bisogno di riappacificarsi: peccato che sia un'attività a me poco congeniale. Cazzi di qualcun altro, in fin dei conti: bisogna sentirsi a posto prima di tutto con la propria coscienza.

Seguiranno tre giorni molto intensi: comunicherò con l'Egitto, andrò a vedere quattro film (tra cui "Juno": lo aspetto da sei mesi), mi occuperò per conto terzi di un affare molto delicato, archivierò recensioni, manderò poetici sms alla SexyGirl, e via discorrendo. Se ci sarà il sole, bè, sarò anche un po' più contento.

E poi sarà primavera. Torneremo al laghetto a prendere il sole (la half-nigga oggi mi ha chiamato "latticino"), deridendoci vicendevolmente ed immaginando l'agosto milanese, non imminente ma nemmeno immanente: casomai trascendente, che Joe vive nel mondo non fenomenale delle idee. Un po' confuso, come nel 2003. Ma un po' più convinto di allora. Se la cosa più preziosa da trovare è la semplicità, allora a me manca davvero un niente per essere ricchissimo.

E Trovarci K Dentro.


domenica, marzo 16, 2008

I Would Give You All I Have...

I really need to stay beside you.

sabato, marzo 15, 2008

Un Sms A Mezzanotte E Cinque.

Punto primo: se sei qui per spiare, per cercare qualcosa, sappi che non troverai nulla.
Punto secondo: oggi non stavo bene. Avevo due soluzioni per farmi passare il malessere. Imbottirmi di medicinali o fare all'amore.
Punto terzo: se l'hai fatta fuori dal vaso, e te ne sei accorto, non fare finta di niente. E' una tattica che non paga. Perlomeno con me.
Punto quarto: quanta saggezza nei consigli della miamiglioreamica!
Punto quinto: quando vado a scuola, mamma mia che fatica, che brutta la salita. Oggi ho un disegno, che bello andare a scuola... Forse mia cara maestra non ha capito... è amore mioooo... infinito...

mercoledì, marzo 12, 2008

Crank!

Vorrei dedicare questo post a tutte le persone che hanno visto Crank. Vorrei che tutti quelli che hanno visto Crank lasciassero un commento. Vorrei che scrivessero che Crank è davvero un film della madonna. Che senza Crank non si può stare. Che Crank fa brutto. Che Crank spacca. Che Crank c'ha delle scene troppo paura. Che è troppo bella la scena di Crank in cui il tipo punta la pistola al nigga e si ritrova quaranta pistole puntate addosso da altrettanti niggas. Che però la scena più bella di Crank è quando il tipo ruba la moto al poliziotto. Oh, ve lo dico: ho voglia di rivedere Crank!


























Sì però è stupenda anche la scena di Crank in cui il tipo minaccia l'infermiere... che poveretto non ci può credere... e quella della mano nel tostapane? Oh, Crank fa veramente bruttissimo.

Soddisfazioni. (Vengo Nominato Su Interistiorg.org!) (Ma L'Italiano E' Pessimo!)


DiacetilBagnino.

Gli effetti indotti dalla visione di quest'immagine sono simili a quelli della ketamina...



















Defecazione involontaria, eiaculazione anale. È un anestetico di carattere dissociativo. Con dosaggi sub-anestetici può portare il soggetto a forti allucinazioni visivo-auditive definite come "di pre-morte", con la percezione di "entità disincarnate", apparenti visioni del futuro (flashforward) e vista del proprio corpo dall'esterno.

Ebby Calvin "Nuke" LaLoosh.

Ecco, ora ho soltanto voglia di rivedere Bull Durham, con Kevin Costner, Susan Sarandon e Tim Robbins. Film sublime sul baseball... ma dire così è riduttivo.

A good friend of mine used to say, "This is a very simple game. You throw the ball, you catch the ball, you hit the ball. Sometimes you win, sometimes you lose, sometimes it rains." Think about that for a while.

A volte vinci, a volte perdi. E a volte piove.

martedì, marzo 11, 2008

Più Mi Tradisci Più Ti Amo.

E così, miei cari fratelli di fede, amici dal cuore nero e sangue blu, io ora esco.
Me ne vado in Duomo. Con la sciarpa legata in vita passerò in mezzo alla bolgia rossa ed ubriaca. Mi godrò il clima di queste giornate sempre uniche. Alle 18.30 sarò sulla mia poltroncina del cinema Apollo; giubbotto appoggiato sulla mia destra, e sguardo alla ricerca di Maurizio Porro, che se non arriva lui in sala la proiezione non inizia. Uscirò approssimativamente dopo due ore: con passo felpato e caracollante attraverserò piazza Duomo, ormai vuota suppongo, sperando di non ricevere sms nè chiamate. Prenderò il 14, tornerò a casa. E a quel punto saranno successe già un bel po' di cose in campo: o perlomeno così mi auguro. E' una vigilia intensissima, come davvero se ne vivono poche in una stagione. Per quelli come noi che si arrendono presto in Europa, certe emozioni vengono davvero una volta all'anno. Io non perdo tempo con proclami, pronostici o chissà cos'altro. Io dico che a volte, come oggi, dopo il freddo e la pioggia... arriva il sole.

"Ma che bello è... stare insieme a te..."

Bentornato In Italia, Hector.

Uh, lui sì che amava l'Inter.

Campeggi Inventati Nel Regno Del Politically Correct.

Conversazione su messenger, realmente avvenuta, con un amico del quale non voglio rivelare l'identità*.

XYUscrive:
hai presente quei campeggi inventati dalla stampa per incastrare il fhurer?
XYU scrive:
ecco.. io li farei veramente e ti metterei li dentro

*Vorrei specificare che tale persona utilizza questo genere di cinica ironia in una comunicazione privata, e dunque ignaro del fatto che io la riproponga pubblicamente: si tratta di risate tra amici, per quanto su argomenti delicati. Qualcuno potrebbe storcere il naso, ma si sappia che non è mia intenzione offendere nessuno.

Programma Serale o Pronostico? (DS Verrà Espulso)

"Bè allora per stasera... cioè... usciamo sicuramente."
"Ah ma io non so un cazzo! E dove si va?"
"Andiamo a raggiungere i cugini."

Cercherò di trovare un modo per non vederla. Ma non ce la farò, lo so già. Nonostante i tentativi per auto-boicottarmi (Miky docet) la serata di Champions, sarò davanti alla tv al momento del calcio d'inizio. E quando, dopo dieci secondi, Burdisso sbaglierà il primo rinvio, io esclamerò "bastardi mercenari senza palle infami mezzi uomini del cazzo perchè cazzo non siete già sul due a zero!?".

E soffrirò. Anche se per la prima volta in vent'anni, davvero, avrei soltanto voglia di risvegliarmi alle 22.30 e prendere atto di ciò che è successo. Ma perchè cazzo non riesco ad eliminare questa dannata sindrome ossessivo-compulsiva?
























D'accordo, la pettinatura è orrenda, ma vuoi mettere avere in campo oggi il Figo di allora? Sarei già in banca a comprare il biglietto per il quarto di finale Inter-Schalke...

domenica, marzo 09, 2008

Inter: Cento. Breathing: Tre.

Mentre Breathing compie tre anni, l'Inter ne fa cento.

Vedo i campioni del passato sfilare sul campo, mi emoziono quando entra la squadra della leggenda, ma il vero colpo al cuore sono gli eroi dell'89. Nicolino, cazzo, l'idolo della curva. Andy Brehme, un calciatore irripetibile. Silenzio un attimo, sta arrivando un certo Lothar, San Siro esplode. L'ordine alfabetico premia il numero uno di sempre... Walter... e quell'Inter-Borussia Dortmund, semifinale di coppa UEFA, io e mio padre al secondo blu, e Zenga che al triplice fischio scoppia a piangere perchè sono stati novanta minuti di sofferenza: andremo a vincerla quella coppa, ma la partita decisiva è questa. Taribone acclamato perchè personaggio da Inter, ma io me lo ricordo il suo gol contro lo Schalke, e la camera d'albergo di Vienna che impazzisce di gioia. Le corse di Alex Bianchi, e quelle meno leggiadre di Angelo Orlando, uno che metteva il cuore sempre, e pazienza se non riuscì mai a fare un gol. Youri non ha parole, come noi d'altronde ogni volta che rivediamo la rovesciata contro la Roma. Jurgen, accidenti a te, ne facevi tanti ma ne sbagliavi eh: "una volta nerazzurro, nerazzurro per sempre", un altro boato.
La solita commozione quando sul maxischermo appare l'Avvocato: "sono stato al servizio di cinque diversi presidenti, ma è sbagliato dire così... io ho servito sempre e solo l'Inter". Peppino, io lo so che ci guardi sempre da lassù.
Il destino vuole che nella settimana del centenario vada in scena una sfida dal sapore antico, Inter-Liverpool: anche quella volta lontana finì 2-0 all'andata, al ritorno però li uccidemmo e a segnare il gol decisivo fu un ragazzo di nome Giacinto. Oggi quel ragazzo è il simbolo dei nostri cento anni. Forte, bello, umile, onesto. Noi siamo così.

E mentre vengo avvolto da una miriade di coriandoli sento quasi una rabbia dentro, perchè di fronte a certi sentimenti ti puoi solo piegare; nella vita puoi tradire la tua donna, i tuoi genitori, i tuoi migliori amici: ma non puoi tradire l'Inter. Non l'abbandonerai mai, perchè lei non ti abbandonerà.

Così, in quelle domeniche pomeriggio di sole in cui sei lontano da tutti e da tutto, a metà pomeriggio ti verrà sempre da pensare "chissà cosa stanno facendo i ragazzi". Questa è l'Inter, signore e signori. Oggi la Beneamata compie cento anni. Ed è più bella che mai.

Venerdì Pomeriggio All'Orion Square Garden Paradise Circus.







giovedì, marzo 06, 2008

E Non Dieci Anni.

Te la ricordi quella sera, Dylan?
Andiamo a beccare S., dai. E' al ristorante cinese. Ci appostiamo lì davanti ma non vediamo niente. Poi dall'altra parte della strada, due persone sedute sul gradino di un negozio. Ma cazzo, quanto poco abbiamo capito! What it's been, over a decade? It still smarts like it was four minutes ago. Andammo al funerale. Buffalo bianche, "le scarpe di Mazinga", ci derideva lui, una marea di gente per un saluto festante. Chi vive con quello spirito non si merita il silenzio: merita musica, canti, pianti soffocati mentre centinaia di persone urlano un nome. S., dieci anni sono passati ormai, un pomeriggio di marzo pieno di nuvole, prima ancora di Vienna, prima ancora dell'amore travolgente, prima ancora di ogni storia malata, prima di tutto. Io e Dylan cercando il ristorante sbagliato, che non avevamo capito niente. E poi l'ultimo sabato qua in cortile. L'ennesima lezione, impartita senza che ce ne accorgessimo: "il mio migliore amico ha dato fuoco alla mia moto!". La vita come un paradosso dentro il quale divertirsi e stupire gli altri. Non so come sarei, se non l'avessi mai incontrato. Dieci anni, e fa ancora male come se fossero passati quattro minuti.

Questione Di Accostamenti.

















mercoledì, marzo 05, 2008

Comunque La Si Pensi, Quest'Uomo Merita Rispetto.


Scene Che Non Vorremmo Vedere Così Raramente Su Un Campo Di Calcio.


Anch'io Ogni Tanto Mangio Le Banane.

Non sto guardando la partita. Controllo i risultati ogni cinque minuti su livescore.com, me ne sto a cazzeggiare su msn. C'è Nick che ogni tanto mi ragguaglia. Dimmi come sta andando.
"Adebayor è un mangiabanane di merda!"
Ah, ok.


















Fine della partita. Nick, cosa mi dici di Adebayor?
"E' un mangiabanane col vizio del gol!"

martedì, marzo 04, 2008

"Torno In Stanza E Faccio Finta Di Niente..."



Forte Presenza Di Gas Tossici Accompagnati Da Bagliori, Fulmini, Tuoni, Scosse Sismiche, Aurore Boreali. Munirsi Di Maschera.


Neanche Un Cucchiaino.


lunedì, marzo 03, 2008

Sì Però Se Non Ingrandite Le Immagini Poi Non Venite A Dirmi Che Non Avete Capito




















Si stava meglio quando si stava peggio.

domenica, marzo 02, 2008

Più Di Due Mesi. Già.

Ho voglia, voglia, voglia, voglia voglia voglia. Ho una voglia pazza di sentirti, di vederti anche solo per un secondo. Ho una voglia pppazzesca di scriverti un messaggio. Ma resisto cazzo, non so neanche più il perchè. Resisto. Con questo sole e quest'improvvisa voglia di vedere, intorno a me, ogni cosa al proprio posto. Resisto e non so più il perchè. Se scendo di tono è la fine; è così da un secolo ormai.

E se fosse, per l'ennesima volta, tutto sbagliato?

sabato, marzo 01, 2008

"Già La Tua Normalità Provoca Scalpore... Figurati Poi Se..."

Salgo le scale con insolita calma. I miei ritorni notturni sono sempre affannosi, questo giovedì invece è andato via liscio senza esagerazioni. Oddio, un kebab è di per sè un'esagerazione allo stato puro, ma dopo una birra e mezza ed un paio di cocacole direi che ci può stare. Quest'aria caldina confonde le idee, ma per uno come me la confusione è la regola. Il kebab è rimasto sullo stomaco e prendere sonno è impossibile. Mando un messaggino oltralpe conscio delle parole pomeridiane del Bagnino a proposito dei gesti ordinari e straordinari. Quell'uomo a volte coglie delle sfumature che mi fa quasi paura, è come se mi conoscesse da vent'anni. Mi lascio assalire dalla malinconia mentre ripenso all'ultima parte della serata: quattro ex compagni di classe seduti ad un tavolo a chiacchierare, ridere e scherzare, scacciando le preoccupazioni del domani ormai imminente, e sorvolando su quel buco temporale che ci ha fatto ritrovare più belli, più uniti, più speciali. Rivedo quelle quattro persone nella stessa stanza, un po' più grande certo, e non da soli, una quindicina di anni prima. Ognuno immerso nelle sue piccole manie, alla ricerca (inconsapevole) di un'identità partendo proprio dai minimi dettagli. Il Bagnino che comprava Cioè, il bomber di Toro, le mani sempre calde dell'amoredellelementari, la maglia dell'Inter con sponsor Fiorucci di Joe.
Il kebab continua a tormentare il mio stomaco, provato dall'ultimo anno di sublimi follie, e mi accorgo che a farmi male però sono i pensieri e non le difficoltà di digestione. Mi chiedo se i rientri sbagliati a casa siano questi, e non quelli balordi post-bagordi, in cui prima di addormentarmi passo a fare un salutino a quei tre quattro fantasmi sparsi per il mio passato.
No, cazzo, allora è questo il vero mal di vivere: la sobria presa di coscienza del tempo che è andato, e che ha portato con sè i piccoli sognatori che un tempo eravamo.
Non mi arrovello troppo però, perchè è una notte calda ed a Parigi qualcuno mi sta pensando: la digestione è un processo ancora lungo, ma l'esternazione del Bagninazzo in macchina sulla via per la Stazione Centrale mi ha risollevato il cuore.

"Pezzo, ora ti dico una cosa. Che lo so che mi darai ragione e che ti incazzerai, ma io te la dico lo stesso. Sei pronto? Te la dico. Allora devi capire che tu..."

E Io Continuo A Parlare Di Te

Tornare ad addormentarsi dopo aver ascoltato Hey Jude. Mi mancava proprio l'iPod.