Mentre Breathing compie tre anni, l'Inter ne fa cento.
Vedo i campioni del passato sfilare sul campo, mi emoziono quando entra la squadra della leggenda, ma il vero colpo al cuore sono gli eroi dell'89. Nicolino, cazzo, l'idolo della curva. Andy Brehme, un calciatore irripetibile. Silenzio un attimo, sta arrivando un certo Lothar, San Siro esplode. L'ordine alfabetico premia il numero uno di sempre... Walter... e quell'Inter-Borussia Dortmund, semifinale di coppa UEFA, io e mio padre al secondo blu, e Zenga che al triplice fischio scoppia a piangere perchè sono stati novanta minuti di sofferenza: andremo a vincerla quella coppa, ma la partita decisiva è questa. Taribone acclamato perchè personaggio da Inter, ma io me lo ricordo il suo gol contro lo Schalke, e la camera d'albergo di Vienna che impazzisce di gioia. Le corse di Alex Bianchi, e quelle meno leggiadre di Angelo Orlando, uno che metteva il cuore sempre, e pazienza se non riuscì mai a fare un gol. Youri non ha parole, come noi d'altronde ogni volta che rivediamo la rovesciata contro la Roma. Jurgen, accidenti a te, ne facevi tanti ma ne sbagliavi eh: "una volta nerazzurro, nerazzurro per sempre", un altro boato.
La solita commozione quando sul maxischermo appare l'Avvocato: "sono stato al servizio di cinque diversi presidenti, ma è sbagliato dire così... io ho servito sempre e solo l'Inter". Peppino, io lo so che ci guardi sempre da lassù.
Il destino vuole che nella settimana del centenario vada in scena una sfida dal sapore antico, Inter-Liverpool: anche quella volta lontana finì 2-0 all'andata, al ritorno però li uccidemmo e a segnare il gol decisivo fu un ragazzo di nome Giacinto. Oggi quel ragazzo è il simbolo dei nostri cento anni. Forte, bello, umile, onesto. Noi siamo così.
E mentre vengo avvolto da una miriade di coriandoli sento quasi una rabbia dentro, perchè di fronte a certi sentimenti ti puoi solo piegare; nella vita puoi tradire la tua donna, i tuoi genitori, i tuoi migliori amici: ma non puoi tradire l'Inter. Non l'abbandonerai mai, perchè lei non ti abbandonerà.
Così, in quelle domeniche pomeriggio di sole in cui sei lontano da tutti e da tutto, a metà pomeriggio ti verrà sempre da pensare "chissà cosa stanno facendo i ragazzi". Questa è l'Inter, signore e signori. Oggi la Beneamata compie cento anni. Ed è più bella che mai.