30 Gennaio 2005
Sì era il 30 gennaio e Jodie partiva, ciao, arrivederci, addio, boh, tanto tornerò a trovarvi, eppoi con messenger Londra Milano o Kuala Lumpur non fa differenza, è la tecnologia bellezza, annulla le distanze e ci farà sentire vicini. E se avessi voglia di prendere e farmi una birretta con te? Ma quella è la mia strada, non posso deviare per una birra. Era il 30 gennaio.
Mi ricordo, di quella mattina, la poca fatica che avevo fatto per svegliarmi. La sera prima, alla festa d'addio, mi ero scolato mezza bottiglia di Jagermeister (fino a poco tempo prima non lo bevevo, e vi dirò, non so perchè); ciononostante, quella domenica mattina alle 8 ero fresco come una rosa. Oddio, proprio fresco fresco no, però il tè giù al bar mi aveva fatto riprendere un attimo.
Mi ricordo il viaggio verso Malpensa, la mattina di sole, il freddo accettabile anche se pungente.
(Ricordo di aver ricevuto, proprio quella mattina, un messaggino da una persona importante, che non vedevo nè sentivo da 26 giorni.)
Ricordo il pranzo da Burger King... da pazzi.
Ricordo le facce di chi era con me quella mattina. Ricordo una lacrima.
Poi un abbraccio.
Il 30 gennaio era arrivato, ed era così come l'avevo immaginato. Portava lontano una parte di me; piccola, è vero, ma pur sempre una parte di me.
Ci sarebbe voluto del tempo per accettare quello che era successo.