martedì, febbraio 28, 2006
The Way You Smile...
...non so quante volte ho ascoltato "Why Go?" in questi due giorni, penso decisamente troppe, ma quando un pezzo è allo stesso tempo malinconico ballabile intenso carico di significati bè, non si è mai sazi. Estelle canta, il pezzo è dei Faithless infatti l'introduzione parlata è del mitico Maxi Jazz... impazzisco quando arriva il verso "the way you smile fills the room"... ma anche quando Estelle spiega che "for some uncertain reason, some strange and uncertain reason, this is how it all, it all began" perchè allora i pensieri volano, le infinite sequenze di un'infinita storia balzano davanti agli occhi, ri-possiedo i miei ricordi per pochi secondi, eccoli che scappano ancora accompagnati da una melodia a tratti allegra, a tratti narcotizzante, comunque sempre crepuscolare (se poi pensiamo che il disco si chiama "Sunday 8 pm", il senso emerge più chiaramente)...
Why go? when you can stay awhile, when you could stay with me... eccola tornare la disperazione di Estelle, accompagnata dalla chitarrina che ti fa salire il senso di solitudine... potresti restare con me stanotte... e il senso... è che invece, te ne sei proprio andata, nonostante io continui ad ascoltare questo pezzo sperando di trovarci, in fondo, un happy ending che non verrà.
Why go? When you could stay with me, tonight.
Tonight...
Why Go?
I didn't know you'd be here, and I wasn't meant to come.
I'd be sitting watching TV if there was anything decent on.
If I made some coffee, would you sit and talk some more?
I know words are usually pointless, when you used them all before.
The way you smile fills the room
Stay awhile. Kick off your shoes. Don't go. Please stay.
It always happened this way.
Why go? When you can stay awhile,
when you could stay with me, tonight.
Why go? When you can stay awhile,
when you could stay with me, tonight.
Don't go..
I didn't know you'd be here, and I wasn't meant to come.
if I'd missed the taxi or found nothing good to wear.
But for some uncertain reason, some strange and uncertain reason,
this is how it all, it all began.
The way you smile fills the room
Stay awhile. What's there to lose?
The way you laugh, when I say, Don't go. Please stay.
Why go? When you can stay awhile,
when you could stay with me, tonight.
Why go? When you can stay awhile,
when you could stay with me, tonight.
Why go? When you can stay awhile,
when you could stay with me, tonight.
Tonight...
Barbara e Maurizio/3
Ed alla fine, sbollita la rabbia, svanite le tensioni e le pressioni, Barbara, amante ferita ma nonostante tutto ancora innamorata, è pronta ad accogliere nuovamente Maurizio; lo stringe a sè, lo abbraccia, lo vuole sentire a stretto contatto -anche lui ha gli occhi chiusi, d'altronde: anche lui vuole "sentirla", anche lui sente questo bisogno di contatto fisico-spirituale.
E' una grandissima storia d'Amore.
Sarò ripetitivo, va bene... ma a me questa storia ha dato delle emozioni.
lunedì, febbraio 27, 2006
Va Tutto Bene.
Undertaker mi guarda, è qui a destra del mio pc, con le braccia incrociate e lo sguardo da duro. La pubblico lo stesso, questa foto, anche se mi guardi male. Dietro di lui una bustina di zucchero, un biglietto da visita, un bigliettino d'auguri di Natale ("saremo con te anche a London"). Periodo senza coerenza, ma va bene così. Scaccio il male come posso, come meglio non potrei fare. A volte penso sia del tutto inutile... i problemi vanno sempre affrontati. Annegarli nell'alcol o zittirli sparandosi la musica nelle orecchie non mi farà andare lontano, ma tant'è, mi tiene in piedi.
E questo per ora potrebbe bastare.
Però... però ci sono sempre mille pensieri. A distanza di una settimana è ancora tutto sbagliato dentro e fuori di me. Tutto sbagliato, come al solito.
Periodo senza coerenza...
Ed è pure un mese che non mi alleno.
Tutto sembra scomparire all'alba, per riapparire magicamente dopo il tramonto, quando non c'è più tempo se non per i rimpianti. Certo che non potevo non pubblicare 'sta foto, dai.
Vorrei tornare a Vienna. Viverla otto anni dopo chissà che effetto farebbe. Ma non ci andrò.
Periodo senza coerenza.
domenica, febbraio 26, 2006
venerdì, febbraio 24, 2006
Ibra Fa Quello Che Vuole.
Birra media.
"Se l'attaccante irride il difensore, è chiaro che si piglia una scarpata. E' una legge non scritta, ma è anche un fatto logico, matematico. E' una specie di retaggio culturale. Non sbertucciare chi hai davanti solo perchè sei bravo a muovere le gambe, altrimenti usciamo tutti e due dal campo; io espulso, ma tu in barella. C'è un arbitro a vigilare su tutto, quindi sta a te non rompere i coglioni".
"Ibrahimovic, per quanto mi riguarda, può fare tutti i giochetti che vuole: odio ammetterlo, perchè è un gobbo maledetto, ma io lo adoro"
Limoncello.
"Non me ne frega un cazzo dell'Esselunga o della Coop, io vado alla Sma perchè è il supermercato più vicino che ho. Non è un fatto politico. Ma di certo alla Coop non ci andrò mai. Per quello che rappresenta ma soprattutto per chi ci lavora. Che sia chiaro questo concetto".
"Sarina, risparmia che quest'estate ce ne andiamo a Ibiza. Sì, spenderemo una cifra, anche perchè quando sei là poi devi calarti tutte le sere. Non fare quella faccia! Sennò cosa ci vai a fare a Ibiza?"
Birra media.
"Adriano... non devo incontrarlo al Rolling perchè mi faccio buttare fuori. E' indegno, mi fa schifo. Dovrebbe prendere esempio da uno come Figo, che quando accarezza il pallone mi fa sognare un mondo migliore".
"Calderoli è un pirla, da ministro non puoi fare certe cose. Però allo scontro, con chi ha dei valori così diversi dai tuoi, ci arrivi comunque. Con o senza vignette. Per me, sulla religione non si deve scherzare. Però assaltare le ambasciate, checcazzo... eh".
Long Island.
"E bella Riky, cosa mi racconti? Dell'università non ne parliamo, con me stai sempre tranquillo su sto fatto. Presentami qualche bella figa va' che è meglio."
"Certo che l'Old è sempre l'Old. Va qua che roba... Buonasera signorina... Ma non c'è qualche bella coreana? Vabbè prima andiamo in ufficio, ok."
Long Island.
"Sto deejay ne sa una cifra, però non si può fossilizzare su Ricky Martin, checcazzo. A un certo punto mi scadi. Ho capito che è la serata internazionale, ma dai."
"Trattami bene la Lindina, mi raccomando. Non fare il pirla."
Mezzo Long Island.
"Come si chiamava quella tipa che le volevo tirare una capata in faccia? Ah Sophie, giusto. Che serata... Ma sai mica che fine ha fatto Anthony?"
Portone di casa, comunicazione di servizio.
Dylan, amico mio, stavolta la chiave non l'ho rotta io. Alle tre e un quarto lo sbattimento di scavalcare è stato una goduria. Mezzo Long Island in più e non ce l'avrei fatta.
E non ho manco beccato Anthony.
"Se l'attaccante irride il difensore, è chiaro che si piglia una scarpata. E' una legge non scritta, ma è anche un fatto logico, matematico. E' una specie di retaggio culturale. Non sbertucciare chi hai davanti solo perchè sei bravo a muovere le gambe, altrimenti usciamo tutti e due dal campo; io espulso, ma tu in barella. C'è un arbitro a vigilare su tutto, quindi sta a te non rompere i coglioni".
"Ibrahimovic, per quanto mi riguarda, può fare tutti i giochetti che vuole: odio ammetterlo, perchè è un gobbo maledetto, ma io lo adoro"
Limoncello.
"Non me ne frega un cazzo dell'Esselunga o della Coop, io vado alla Sma perchè è il supermercato più vicino che ho. Non è un fatto politico. Ma di certo alla Coop non ci andrò mai. Per quello che rappresenta ma soprattutto per chi ci lavora. Che sia chiaro questo concetto".
"Sarina, risparmia che quest'estate ce ne andiamo a Ibiza. Sì, spenderemo una cifra, anche perchè quando sei là poi devi calarti tutte le sere. Non fare quella faccia! Sennò cosa ci vai a fare a Ibiza?"
Birra media.
"Adriano... non devo incontrarlo al Rolling perchè mi faccio buttare fuori. E' indegno, mi fa schifo. Dovrebbe prendere esempio da uno come Figo, che quando accarezza il pallone mi fa sognare un mondo migliore".
"Calderoli è un pirla, da ministro non puoi fare certe cose. Però allo scontro, con chi ha dei valori così diversi dai tuoi, ci arrivi comunque. Con o senza vignette. Per me, sulla religione non si deve scherzare. Però assaltare le ambasciate, checcazzo... eh".
Long Island.
"E bella Riky, cosa mi racconti? Dell'università non ne parliamo, con me stai sempre tranquillo su sto fatto. Presentami qualche bella figa va' che è meglio."
"Certo che l'Old è sempre l'Old. Va qua che roba... Buonasera signorina... Ma non c'è qualche bella coreana? Vabbè prima andiamo in ufficio, ok."
Long Island.
"Sto deejay ne sa una cifra, però non si può fossilizzare su Ricky Martin, checcazzo. A un certo punto mi scadi. Ho capito che è la serata internazionale, ma dai."
"Trattami bene la Lindina, mi raccomando. Non fare il pirla."
Mezzo Long Island.
"Come si chiamava quella tipa che le volevo tirare una capata in faccia? Ah Sophie, giusto. Che serata... Ma sai mica che fine ha fatto Anthony?"
Portone di casa, comunicazione di servizio.
Dylan, amico mio, stavolta la chiave non l'ho rotta io. Alle tre e un quarto lo sbattimento di scavalcare è stato una goduria. Mezzo Long Island in più e non ce l'avrei fatta.
E non ho manco beccato Anthony.
mercoledì, febbraio 22, 2006
Beccare Anthony.
E così alla fine la mitica SaraJ si è laureata.
Brava Sarina, sei stata grande! Non ci si laurea 110 e lode così per caso... (per la mia migliore amica: lo so che mi farai un culo così, ma... capisci? eh? argomento chiuso)
Ormai sta diventando quasi un'abitudine, questa di presenziare alle lauree degli amigos. Ed in effetti mi sono già anche rotto il cazzo, ma cosa devo fare, alla fine la gente ci tiene. Poi ci sono sempre i genitori degli amici così emozionati, così contenti... Questo è un blog di buoni sentimenti non dimentichiamocelo.
A un certo punto, quando la stupenda Sarina è uscita dopo aver esposto la tesi, mi sono preso male un attimo. Ho ripensato all'ultima scena di quel genere che avevo visto e vissuto, verso la fine di dicembre... ricordo di avere trattenuto le lacrime per un'ora e mezza, quel giorno... ricordo la solitudine, le cinque sei persone, il baretto squallido... senso di soffocamento, disagio... non volevo andare ma avevo paura che me ne sarei pentito. Errore. Mi pento di esserci andato e questa cosa non riesco a cancellarla. Hey Audrey, lo sai che metti la mia vita sempre in prospettiva? Ora è tutto una merda, anche il ricordo degli ultimi due mesi... le bugie sono una storia brutta. Sto divagando? No. E' durato tutto dieci secondi. Non mi sono fatto trascinare in basso, non ne valeva la pena. Non oggi, non in quel momento, i ragazzi avevano bisogno di me e del mio vociare senza senso. Per fortuna poi è arrivato Nick, che dopo tre minuti era già fattissimo e i ricordi di quel pomeriggio se ne sono andati.
Ho bisogno di rielaborare un po'...
Intanto stasera esco, torno all'Old dopo tanto tempo (e bella Riky). Devo troppo beccare Anthony, un pazzo che si era messo lì a raccontarmi delle sue esperienze da tifoso di hockey dopo dieci secondi che ci eravamo conosciuti (sempre all'Old, mesi e mesi orsono).
Anthony cazzo, che personaggione. Ma va bene tutto, pur di scacciare quel pomeriggio lontano, quelle bugie così vicine, quella malinconia che oggi sembra non voglia proprio andarsene.
Ma quanto cazzo era fuori Nick stamattina?
E comunque beccare Anthony, ormai, è una vera e propria missione. Sto arrivando.
Brava Sarina, sei stata grande! Non ci si laurea 110 e lode così per caso... (per la mia migliore amica: lo so che mi farai un culo così, ma... capisci? eh? argomento chiuso)
Ormai sta diventando quasi un'abitudine, questa di presenziare alle lauree degli amigos. Ed in effetti mi sono già anche rotto il cazzo, ma cosa devo fare, alla fine la gente ci tiene. Poi ci sono sempre i genitori degli amici così emozionati, così contenti... Questo è un blog di buoni sentimenti non dimentichiamocelo.
A un certo punto, quando la stupenda Sarina è uscita dopo aver esposto la tesi, mi sono preso male un attimo. Ho ripensato all'ultima scena di quel genere che avevo visto e vissuto, verso la fine di dicembre... ricordo di avere trattenuto le lacrime per un'ora e mezza, quel giorno... ricordo la solitudine, le cinque sei persone, il baretto squallido... senso di soffocamento, disagio... non volevo andare ma avevo paura che me ne sarei pentito. Errore. Mi pento di esserci andato e questa cosa non riesco a cancellarla. Hey Audrey, lo sai che metti la mia vita sempre in prospettiva? Ora è tutto una merda, anche il ricordo degli ultimi due mesi... le bugie sono una storia brutta. Sto divagando? No. E' durato tutto dieci secondi. Non mi sono fatto trascinare in basso, non ne valeva la pena. Non oggi, non in quel momento, i ragazzi avevano bisogno di me e del mio vociare senza senso. Per fortuna poi è arrivato Nick, che dopo tre minuti era già fattissimo e i ricordi di quel pomeriggio se ne sono andati.
Ho bisogno di rielaborare un po'...
Intanto stasera esco, torno all'Old dopo tanto tempo (e bella Riky). Devo troppo beccare Anthony, un pazzo che si era messo lì a raccontarmi delle sue esperienze da tifoso di hockey dopo dieci secondi che ci eravamo conosciuti (sempre all'Old, mesi e mesi orsono).
Anthony cazzo, che personaggione. Ma va bene tutto, pur di scacciare quel pomeriggio lontano, quelle bugie così vicine, quella malinconia che oggi sembra non voglia proprio andarsene.
Ma quanto cazzo era fuori Nick stamattina?
E comunque beccare Anthony, ormai, è una vera e propria missione. Sto arrivando.
martedì, febbraio 21, 2006
"Ti Piacerà Sicuramente"... Mavvaffanculova'!
Un paio di cose che bisognerebbe sapere... ve le dico io, su questo libro.
FA CAGARE.
Cioè, è una vera è propria merda.
Ok, ok, io non l'ho nemmeno letto tutto... però mi fido delle prime 70 pagine. Impossibile andare avanti.
Racconti senza capo nè coda, scritti in maniera incomprensibile... ma soprattutto senza senso. Non vi dico chi me l'ha prestato dicendomi "vedrai che ti piacerà tantissimo" perchè vabbè... comunque se vi capita tra le mani, sappiate che io vi ho avvertito.
E' una merda.
Fa troppo schifo cazzo. Sono indignato.
L'Insegnamento di Jack.
Devo delle scuse a tutte le persone che si sono preoccupate dopo aver letto il mio ultimo post. Sto cercando di fare del mio meglio, sapete? Sto cercando di venirne fuori. Mi spiace che vi siate preoccupati (Fabri sei immenso).
Oggi sul tram ho riascoltato per caso "Luv 2 U" di Junior Jack e ho avuto una specie di rivelazione, di epifania: ci sono cose che mi appartengono e non se ne andranno mai, saranno sempre mie, sempre con me. La mia musica, per esempio. Junior Jack e quel pezzo impossibile da non ballare...
Si deve sempre ripartire dalle piccole cose -sono discorsi già fatti, lo so.
Però quello che conta è proprio questo: aggrapparsi a se stessi, quando si rimane soli, perchè altrimenti sì che ci si pente davvero.
E poi stasera ho visto una grande partita, peccato che non abbia segnato Raùl, se lo sarebbe meritato.
Ripartire dalle solite, piccole cose di ogni giorno. Far sparire quella sensazione che non so neanche come descrivere.
Oggi sul tram ho riascoltato per caso "Luv 2 U" di Junior Jack e ho avuto una specie di rivelazione, di epifania: ci sono cose che mi appartengono e non se ne andranno mai, saranno sempre mie, sempre con me. La mia musica, per esempio. Junior Jack e quel pezzo impossibile da non ballare...
Si deve sempre ripartire dalle piccole cose -sono discorsi già fatti, lo so.
Però quello che conta è proprio questo: aggrapparsi a se stessi, quando si rimane soli, perchè altrimenti sì che ci si pente davvero.
E poi stasera ho visto una grande partita, peccato che non abbia segnato Raùl, se lo sarebbe meritato.
Ripartire dalle solite, piccole cose di ogni giorno. Far sparire quella sensazione che non so neanche come descrivere.
domenica, febbraio 19, 2006
Vivere, Illudersi, Forse Morire.
Quando, martedì o mercoledì sera (non ricordo, non sono lucido), mi hai detto che stavamo due minutini al telefono perchè poi uscivi ho pensato "ok, dovrà sistemare ancora le sue storie, è giusto così". Non so perchè ho pensato questa cosa, ma mi viene così, spontanea, io in te fatico a vedere il marcio e vedo sempre il puro.
Però sapevo dove andavi e con chi eri, perchè sono un buono, non un pirla.
Quando mi hai detto che saresti venuta a Corvino, ecco, lì invece ti avevo creduto. Lì non avevo capito. Ma non fa niente, Audrey, questi sono solo dettagli insignificanti.
Perchè tutto questo ora non c'è più, come al solito hai azzerato tutto. I miei sogni, la mia voglia di ricominciare, di rimettermi in gioco, la mia voglia di vivere.
Non è da me parlare in modo così esplicito delle cose che mi riguardano, lo sai, lo sanno tutti. E' capitato raramente che lo facessi qui sul blog, ma questa volta è diverso. Per come vedo le cose in questo preciso momento, anche il blog stesso ha finito di avere un senso. Continuerà ad averlo fino al 10 marzo, ma poi chissà.
E chissà se capirai quello che vogliono dire queste righe. Chissà se penserai alle parole che ti ho appena detto al telefono.
Parole che non ho nemmeno bisogno di riportare; tanto se ne accorgeranno tutti che non uscirò di casa fino a venerdì sera, perchè mi vergogno di me, di portare in giro la mia faccia; perchè mi faccio pena e mi faccio rabbia, perchè come ti ho detto quel pomeriggio al parco "a me fa schifo avere ragione, invece porca troia ce l'ho".
Quante volte ho detto scritto pensato che avevo veramente toccato il fondo: ma mai occasione era stata così tragicamente appropriata come questa.
Non voglio ottenere niente, con queste poche righe: solo chiarire a chi mi vuole bene (vogliamo parlarne?) il perchè non mi vedranno per un po'. Mi vergogno come un criminale, mi faccio schifo, sono disgustato da me stesso.
Non pensavo saremmo arrivati a questa conclusione. Che in effetti non è nemmeno una conclusione, perchè non posso accettare che vada a finire così.
Ma stavolta muoio davvero.
Però sapevo dove andavi e con chi eri, perchè sono un buono, non un pirla.
Quando mi hai detto che saresti venuta a Corvino, ecco, lì invece ti avevo creduto. Lì non avevo capito. Ma non fa niente, Audrey, questi sono solo dettagli insignificanti.
Perchè tutto questo ora non c'è più, come al solito hai azzerato tutto. I miei sogni, la mia voglia di ricominciare, di rimettermi in gioco, la mia voglia di vivere.
Non è da me parlare in modo così esplicito delle cose che mi riguardano, lo sai, lo sanno tutti. E' capitato raramente che lo facessi qui sul blog, ma questa volta è diverso. Per come vedo le cose in questo preciso momento, anche il blog stesso ha finito di avere un senso. Continuerà ad averlo fino al 10 marzo, ma poi chissà.
E chissà se capirai quello che vogliono dire queste righe. Chissà se penserai alle parole che ti ho appena detto al telefono.
Parole che non ho nemmeno bisogno di riportare; tanto se ne accorgeranno tutti che non uscirò di casa fino a venerdì sera, perchè mi vergogno di me, di portare in giro la mia faccia; perchè mi faccio pena e mi faccio rabbia, perchè come ti ho detto quel pomeriggio al parco "a me fa schifo avere ragione, invece porca troia ce l'ho".
Quante volte ho detto scritto pensato che avevo veramente toccato il fondo: ma mai occasione era stata così tragicamente appropriata come questa.
Non voglio ottenere niente, con queste poche righe: solo chiarire a chi mi vuole bene (vogliamo parlarne?) il perchè non mi vedranno per un po'. Mi vergogno come un criminale, mi faccio schifo, sono disgustato da me stesso.
Non pensavo saremmo arrivati a questa conclusione. Che in effetti non è nemmeno una conclusione, perchè non posso accettare che vada a finire così.
Ma stavolta muoio davvero.
venerdì, febbraio 17, 2006
Ciao Sono Franco... Voi no... Non E' Colpa Vostra.
Amami
Amami perchè sono la vita
Sono il trapezista sono il leone
Sono la stazione da cui partono
i treni
Sono ieri oggi domani
Sono le mani
che applaudono
Sono il lago pieno di pesci
Sono i rovesci della fortuna
Sono la duna
Sono l'albero in mezzo al deserto
Sono il coperto nel temporale
Sono la neve
Io sono il mare
e tu sei mia
Amami perchè sono la vita
Sono il trapezista sono il leone
Sono la stazione da cui partono
i treni
Sono ieri oggi domani
Sono le mani
che applaudono
Sono il lago pieno di pesci
Sono i rovesci della fortuna
Sono la duna
Sono l'albero in mezzo al deserto
Sono il coperto nel temporale
Sono la neve
Io sono il mare
e tu sei mia
(Franco Alvisi)
martedì, febbraio 14, 2006
Per Noi Tu Sei Davvero Grande.
Via sms Fabri mi chiede se sono arrabbiato con Paparesta. Gli rispondo che il vero scandalo domenica sera è stato Adriano, e che mi manca Ronnie. Ecco la sua risposta a questo punto:
"Luis nazario manca pure a me. L'ultimo gol l'hai visto. In sovrappeso di 20 chili riceve palla al limite. Tunnel. Tiro. Palo. Gol. Il calcio."
Bella Fabri.
"Luis nazario manca pure a me. L'ultimo gol l'hai visto. In sovrappeso di 20 chili riceve palla al limite. Tunnel. Tiro. Palo. Gol. Il calcio."
Bella Fabri.
sabato, febbraio 11, 2006
Tanto Poi Mi Dirai Che Rovino Sempre Tutto.
Troppo sconvolto per parlare, ed in fondo non so neanche perchè, sarà quest'aria, questo sole, sarà che... come sempre non lo so. Sarà che ieri sono tornato alle cinque e mi sono messo ad ascoltare Wyclef Jean e mi è scesa una lacrima... e per fortuna ho spento il cellulare, anche se ci stavo dentro, perchè comunque, per quanto tu ci possa stare dentro, dopo un Negroni e una Tennent's alle cinque del mattino non ci starai mai dentro abbastanza (gli insegnamenti del maestro di vita Miky danno sempre i loro frutti, prima o poi).
Ma che senso ha, alla fine? Non dovrei nemmeno scrivere questo delirio, che è solo sbattimento, di testa e di cuore, però, e dunque ecco svelato l'arcano; perchè si sta male sempre per quel motivo lì, non si sono cazzi.
Ho trovato una tua mail, stamattina; ho pensato, forse per la prima volta, ai tuoi due anni passati lontana da me. E sono stato male, come ogni volta che penso a te che sei la cosa più importante della mia vita. E mi odio per questo, e tu lo sai, lo so che lo sai ("mi ami e mi odi").
E poi penso a "ricostruire" il nostro rapporto... penso a quanto sia brutta la parola "ricostruire", a quanto sia brutto il concetto di "ricostruzione", a quanta voglia dovrebbe esserci ed invece non è mai abbastanza... nemmeno da parte mia. Ma è davvero tutto possibile? Tutto reale?
A volte vorrei essere più tranquillo, come Ringhio che prende e se ne sta via sei mesi in Australia, io non sarei mai capace di mollare tutto così. Eppure è quello che ci vorrebbe.
Ma tanto Wyclef mi farebbe stare male anche là, "non debes mutare caelum sed animum" diceva il mio amico Seneca (ci frequentavamo spesso, ai tempi del liceo), e quante cazzo ne sapeva, forse addirittura più di Mourinho ("Saremo campioni il 9 aprile").
No, non va bene, cazzo, anche se mi sfogo sto male lo stesso, il senso di inadeguatezza mi uccide.
Un'amica l'altra sera mi ha detto "la tua vita è una lotteria", e davvero non c'è niente di più giusto. Ero partito dal gotico, se ben ricordate...
E' davvero una lotteria, comunque, spero di vincere un premio di consolazione, ho comprato tanti biglietti, ho speso tanto, mi sono ucciso, l'ho fatto sperando di vincere, ma ora anche quella speranza se n'è andata.
Forse non è il senso di inadeguatezza, che mi uccide.
Forse mi sta uccidendo lei.
Mi sa che dovrei parlarle. Mi sa.
martedì, febbraio 07, 2006
This Is What You Get When You Mess With Joe.
Big Mac.
"Capisci che la vita è una questione di stile? Prendi Paredes, cazzo. Fa un gol decisivo in rovesciata al novantaduesimo ma per lui non conta un cazzo, l'avesse segnato di culo di ginocchio o in qualsiasi altro modo, lui doveva far vedere la maglia con la dedica. Questo fa di lui un vero Uomo, capisci? Poi si bullerà a vita per quel gol... ma l'attimo della realizzazione, cazzo, quello è il più importante... il vero messaggio non è il contenuto della maglietta, ma lui che se la toglie e viene ammonito per questo."
Chicken McNuggets.
"Vedi, quando Roby ha segnato il 2-0 in quella cazzo di partita a inizio gennaio, gli ho rotto i coglioni perchè non ha manco esultato. Voglio dire, a lui sembrava un gol inutile... poi però abbiamo pareggiato 3-3. Allora sei un pirla se non esulti. L'esultanza è la sublimazione di te stesso come calciatore. Non puoi startene lì impalato. Roby non è un pirla, e l'ha capito."
"Quando, dopo le elezioni, salteranno fuori i 250 milioni di euro di tangenti ai DS, bè, sarà proprio un bello scandalo".
Patatine maxi.
"La Ferilli se la faceva con D'Alema, lo sanno tutti. A sinistra sono convinti di vincere ma il Berlusca è uno che non molla così facilmente. C'è un clima di tensione, in questa vigilia di elezioni, che mi attizza quasi sessualmente. No, dico, si fa per dire..."
"Però nella vita ci sono dei valori, e in quei valori, se ci credi... cazzo devi crederci fino in fondo."
"Non sono così materiale come dici tu, è una questione di affetto. Se io voglio bene a una persona, e questa mi delude, io m'incazzo principalmente con me stesso, perchè non voglio provare sentimenti per una persona negativa. Sono egoista, vorrei amare solo persone che non mi danno problemi."
"Se mi deludi è un casino. Però sono coerente. Infatti per non deludere nessuno mi metto in gioco solo quando so di poter vincere facilmente. E' una questione di stile e di valori: figa, ci devi credere fino in fondo, e non accetto attenuanti. Sono incazzato nero."
Coca cola.
"Avevi ragione tu, questo è il miglior McDonald d'Italia."
"Hai ragione anche quando dici che non devo estremizzare tutto. Non devo arroccarmi su posizioni radicali, perchè poi ci rimetto solo io. Hai sempre ragione quando dici così. Ma ho un tale nervoso addosso, che stanotte non riuscirò a dormire. E domani mi alzo alle sei. Bella storia il lavoro, eh?"
Le Notti Di Arnold, Di Joe... E Di Ringhio.
Avete presente il film "I Gemelli"? Quello con Danny DeVito e il mitico Schwarzy, dai, che erano gemelli e insomma è un filmettino di quelli leggeri leggeri che si guardano sempre con piacere... bè è uno dei film preferiti mio e di un mio amico che non nomino perchè non merita di essere citato sul mio blog, perchè voglio dire viene sempre idolatrato e controlla il mio blog otto volte al giorno e ha lasciato tre commenti in cinque mesi quindi vabbè, io e questo mio amico molto pigro (per quanto riguarda il blog, perchè nella vita reale si dà molto da fare -pure troppo dico io) siamo sempre morti dalle risate per la scena in cui Schwarzy è teso perchè non è mai stato con una donna, e allora DeVito lo tranquillizza e lo carica a dovere per la serata, e mentre si preparano per uscire gli canticchia "stanotte è la tua notte fratello... stanotte è la tua notte fratello!"... e queste frasi mi tornano sempre in mente in notti come questa, quando dormire diventa un'impresa, perchè sai che l'indomani affronterai qualcosa di grosso... e allora, anche se hai cercato di non pensarci per tutto il giorno, poi alla fine quando si fa tardi cominci a fare i conti con l'immediato futuro, con le paure, le speranze, gli "sbattimenti" come li chiamo sempre io... e queste sono le situazioni in cui penso "cazzo, questa è la mia notte... qualsiasi cosa succede, vacca la puttana, questa è la mia notte, domani devo tirare fuori i coglioni e affrontare l'universo intero... porca troia se questa è la mia notte... e come diceva quel tale... quest'angoscia è insopportabile; speriamo che duri."
Ed è un delirio così, in notti come questa...
Poi inaspettatamente capita che su messenger becchi Marchino, che ti racconta quattro cagate dall'Australia (ecco alcune sue chicche:"fai te che ogni tanto scopo!" "parliamo del gas che mi interessa" "aspetta che devo andare sul tetto a fumare" "ti abbraccio cazzone, ci vediamo presto"), e allora... allora è una grande notte, cazzo. Domani spacco il culo a tutti. Ci sarà da soffrire, ma non me ne frega un cazzo. Bella raga. Stanotte è la mia notte...
lunedì, febbraio 06, 2006
Carlos Sei Un Mito
Onestamente... bè, non avrei dedicato un post a Carlos Humberto Paredes per il suo incredibile gol di ieri contro il Palermo. Rovesciata sul palo lontano al novantaduesimo che regala il pareggio alla sua squadra. Pazzesco, ma non bastava.
E non gli avrei dedicato un post nemmeno perchè con quell'incredibile prodezza mi ha fatto vincere al fantacalcio una partita che credevo già persa (Lucarelli demmerda!).
Glielo dedico volentieri, invece, per i motivi di cui sopra aggiunti alla maglietta che ha mostrato dopo il gol. Un pensiero per Giulio, quindi, suo sfortunato connazionale, scampato ad un incidente gravissimo e del quale, purtroppo, porterà per sempre i segni.
Bravo Carlos, quindi. Complimenti per il gol, per la sensibilità ed infine... bè grazie per avermi fatto battere Fabri.
Ma che bello dev'essere mettersi una maglietta del genere negli spogliatoi e poi dopo novanta minuti di agonismo di cuore di battaglie poterla mostrare a tutti... voglio dire... povero Giulio, nessuno gli restituirà quello che ha perso. Però questi sono gesti che fanno bene al calcio, è il caso di dirlo.
Rimonta de che?
Inutile sparare cazzate sul desiderio di rimonta.
Questo è un campionato senza ormai alcun significato; l'ha perso da molto tempo, e comunque ieri è stato dato il colpo di grazia. Perchè non può essere credibile un campionato in cui vinci 11 partite su 12 e non recuperi che la miseria di due punti alla capolista. Perchè non è nemmeno credibile che si possano vincere tutte 'ste partite, eddai, l'Inter la vediamo tutti, non è mica un'armata invincibile. Il livello della Serie A di quest'anno è a dir poco scadente, e questa inutile pantomima dovrà durare ancora per 16 partite. Troppe. Inutili.
Più utile, invece, ragionare sulle tre grandi in ottica Champions'; sulla Juve che vince con qualche aiutino, sull'Inter che non era così bella da una decina d'anni e sul Milan che sembra al capolinea.
Sarà infatti la Champions' a rivelarci la verità sulla solidità della Juve, sul carattere dell'Inter e sulla bollitura del Milan. Il campionato? Il furto ai danni dell'Udinese? Ma per favore, chiccazzo se ne frega, è già tutto scritto.
Speriamo nel Werder, piuttosto.
Se poi Adriano, anzichè andare al Rolling a ballare il venerdì sera, si comportasse da bravo ragazzo... bè allora...
sabato, febbraio 04, 2006
Dead To The World
In the dead of the night you seem closer to me
The next day I wake up and know how unreal it is
Feeling so tense like I'm caught in a corner
You can't speak but I can hear you calling
I come back for you
I've been dead to the world and I've chosen to be
Inside under pillows with marvels and wonders
Sedating my will to exist in the open
I don't move but I keep on moving
I'm only with you
The next day I wake up and know how unreal it is
Feeling so tense like I'm caught in a corner
You can't speak but I can hear you calling
I come back for you
I've been dead to the world and I've chosen to be
Inside under pillows with marvels and wonders
Sedating my will to exist in the open
I don't move but I keep on moving
I'm only with you
giovedì, febbraio 02, 2006
Cose Che Capitano.
Sono ai minimi storici, vabbè, passerà, è un periodo così, non è vero?
Intanto ieri sera ho rivisto il video dei Pet Shop Boys "Flamboyant"... qualcosa di fondamentale, lasciatevelo dire. Chi l'ha visto (e so che qualcuno di voi l'ha sicuramente visto) sostenga la mia tesi.
Poi ho risentito quel pezzo stupendo che fa "I'm confessing that I love you", e boh forse è anche il titolo della canzone, e vabbè comunque è un gran pezzo.
Che dire ancora? Una comunicazione di servizio. Dylan, se ieri sei rientrato dopo l'una e venti, bè, sappi che... stavolta la chiave spezzata è opera mia. Eh oh cazzo non mi rompete i coglioni, non l'ho mica fatto apposta... sono cose che capitano.
mercoledì, febbraio 01, 2006
Siamo Al Delirio.
"V'AVEMO BRUCIATO VIVI".
E così doveva essere nelle intenzioni di chi aveva preparato le molotov per accogliere il pullman degli ultrà livornesi. Porca troia siamo al delirio.
Poi guardi la tv e scopri che si dà maggior risalto alla questione degli striscioni di stampo nazistoide piuttosto che a questo scampato episodio di inaudita violenza.
E in Italia c'è sempre qualcosa che va al contrario, ma cazzo, proviamo a immaginare cosa sarebbe successo se quelle molotov fossero state davvero scagliate.
Ma è meglio non pensarci, chiudere gli occhi e sperare che non debba mai succedere niente del genere. Sarebbe la volta buona per chiudere l'intera baracca.
Disse Mughini una sera a Controcampo, dopo una sconfitta della Juve (chiaramente in tono scherzoso): "certi giorni odio il calcio più di Hitler".
E ce ne sono sì, di giorni così.