venerdì, settembre 29, 2006
No, veramente dico. Non ci sto più dentro...
mercoledì, settembre 27, 2006
Inter-Bayern 0-2
No, dico un paio di cosette tanto perchè mi devo sfogare.
L'arbitro è un coglione.
Ibrahimovic è un bel pirla, però il secondo giallo mi sembrava un po' così.
Cordoba è un rincoglionito, la prossima volta che lo incontro col cazzo che mi presto a fare la foto. Lo mando affanculo.
La dirigenza dell'Inter come al solito è indietro anni luce, perchè se vanno via tre centrocampisti centrali (J.S. Veron sempre tu sia lodato, C. Zanetti sempre tu sia infamato, Pizarro), non mi sembra logico comprarne solo due (Vieira e Dacourt). Cioè, mi sembra normale come discorso, no?
Lasciando perdere la scarsa verve del sempre e comunque figo Figo, e chiudendo un occhio su quel gol sbagliato da Crespolino, rimane comunque una sconfitta che:
- i giornali definiranno disastrosa, una disfatta, ecc ecc Mancini con la valigia pronta, Nedo Sonetti già allertato ecc ecc.
- in realtà non complica di molto la nostra posizione, nel senso che, per me, se si vuole passare il turno di Champions è abbastanza normale fare doppio risultato contro i russi e battere lo Sporting. La differenza forse la farà lo scontro al ritorno col Bayern, ma preoccuparsi ora mi pare abbastanza inutile.
Nel frattempo, in quel dello stadio Mestalla, un calciatore da me nominato più e più volte in questi ultimi giorni in macchina col Bagnino ha colpito siglando contro i bastardi romanisti:
L'arbitro è un coglione.
Ibrahimovic è un bel pirla, però il secondo giallo mi sembrava un po' così.
Cordoba è un rincoglionito, la prossima volta che lo incontro col cazzo che mi presto a fare la foto. Lo mando affanculo.
La dirigenza dell'Inter come al solito è indietro anni luce, perchè se vanno via tre centrocampisti centrali (J.S. Veron sempre tu sia lodato, C. Zanetti sempre tu sia infamato, Pizarro), non mi sembra logico comprarne solo due (Vieira e Dacourt). Cioè, mi sembra normale come discorso, no?
Lasciando perdere la scarsa verve del sempre e comunque figo Figo, e chiudendo un occhio su quel gol sbagliato da Crespolino, rimane comunque una sconfitta che:
- i giornali definiranno disastrosa, una disfatta, ecc ecc Mancini con la valigia pronta, Nedo Sonetti già allertato ecc ecc.
- in realtà non complica di molto la nostra posizione, nel senso che, per me, se si vuole passare il turno di Champions è abbastanza normale fare doppio risultato contro i russi e battere lo Sporting. La differenza forse la farà lo scontro al ritorno col Bayern, ma preoccuparsi ora mi pare abbastanza inutile.
Nel frattempo, in quel dello stadio Mestalla, un calciatore da me nominato più e più volte in questi ultimi giorni in macchina col Bagnino ha colpito siglando contro i bastardi romanisti:
MIGUEL ANGEL ANGULO!!!
Sì comunque Grosso è proprio un coglione però, dai.
martedì, settembre 26, 2006
Faccio Brutto
Scena: Joe Rokocoko fa il dj ad una festa per ragazzetti di seconda media. Ad un certo punto fa partire un pezzo di Junior Jack e si esalta da solo... ecco la conversazione, realmente avvenuta, con uno degli invitati (età stimata 12 anni)
JR: Mammamia mi faccio paura da solo!
12enne: Dj, perchè ti fai paura da solo?
JR: Ma così, perchè... mi faccio paura...
12enne: Perchè sei troppo bravo?
JR: Ma nooooooooo
12enne: Perchè metti delle belle canzoni?
JR: Ooooooh no, cioè, anche, però no...
12enne: Perchè ti fai paura?
JR: Senti, mi faccio paura da solo ebbasta, capito? Faccio brutto... senti sto pezzo dai!!!
Il clou è arrivato però verso la fine. Tutti i ragazzetti lì attorno alla consolle che volevano provare la mia catenazza col dollaro, gli occhialini col dollaro, la corona, azionare la macchina del fumo e tutto quanto. Ad un certo punto tiro fuori dalla tasca i miei immancabilli fazzoletti FRIA, i più soffici del mondo, li appoggio lì sul tavolo. Imperdibile il commento di uno sbarbatello: MIIIIIIIIIII, I FAZZOLETTI DEL DJ!!!
Stavo male cazzo
JR: Mammamia mi faccio paura da solo!
12enne: Dj, perchè ti fai paura da solo?
JR: Ma così, perchè... mi faccio paura...
12enne: Perchè sei troppo bravo?
JR: Ma nooooooooo
12enne: Perchè metti delle belle canzoni?
JR: Ooooooh no, cioè, anche, però no...
12enne: Perchè ti fai paura?
JR: Senti, mi faccio paura da solo ebbasta, capito? Faccio brutto... senti sto pezzo dai!!!
Il clou è arrivato però verso la fine. Tutti i ragazzetti lì attorno alla consolle che volevano provare la mia catenazza col dollaro, gli occhialini col dollaro, la corona, azionare la macchina del fumo e tutto quanto. Ad un certo punto tiro fuori dalla tasca i miei immancabilli fazzoletti FRIA, i più soffici del mondo, li appoggio lì sul tavolo. Imperdibile il commento di uno sbarbatello: MIIIIIIIIIII, I FAZZOLETTI DEL DJ!!!
Stavo male cazzo
(nella foto: quello che intendo per "farsi paura da soli")
Sottofondo.
Merda che angoscia cazzo smetti di pensare Joe smetti per un istante ce la fai? Guarda il cielo azzurro, non c'è rumore, il sottofondo è la tua anima che grida e tu non devi stare ad ascoltare altrimenti impazzisci, avresti bisogno di qualcuno che ti prendesse per mano e ti portasse via di qua.
Eccola, la mano, ma lei chi è la conosci? Sì, no, forse, pensavi di avere capito tutto, ora ti trovi senza più certezze di fronte a lei, non rimane che commuoverti ma tenere tutto dentro, non sia mai che ti lasci andare così. Ma accidenti se colpiscono forte le emozioni quando sono inaspettate.
Ancora uno sguardo al cielo azzurrissimo, ripenso alle sue parole in un messaggino notturno, "non sai quanto ti voglio bene", forse non lo so neanche adesso ma so che posso dare valore e sostanza a qualcosa di etereo; finalmente. Si parte con una mano che mi prende e mi porta via. Se anche fosse tutto finito, saprei di non poter avere nessun rimpianto.
Solo un altro bel ricordo da tirare fuori quando mi sento giù. Grazie a te, per ogni volta in cui ripenserò a quel momento.
Eccola, la mano, ma lei chi è la conosci? Sì, no, forse, pensavi di avere capito tutto, ora ti trovi senza più certezze di fronte a lei, non rimane che commuoverti ma tenere tutto dentro, non sia mai che ti lasci andare così. Ma accidenti se colpiscono forte le emozioni quando sono inaspettate.
Ancora uno sguardo al cielo azzurrissimo, ripenso alle sue parole in un messaggino notturno, "non sai quanto ti voglio bene", forse non lo so neanche adesso ma so che posso dare valore e sostanza a qualcosa di etereo; finalmente. Si parte con una mano che mi prende e mi porta via. Se anche fosse tutto finito, saprei di non poter avere nessun rimpianto.
Solo un altro bel ricordo da tirare fuori quando mi sento giù. Grazie a te, per ogni volta in cui ripenserò a quel momento.
Cool Kids Never Had The Time.
Sono all'Apollo a vedere Clerks II, per la prima volta in vita mia sono al cinema da solo (ma ti ricordi Pescatore quel sabato pomeriggio, Albi?), d'altronde business is business, non si poteva rifiutare un'offerta del genere.
Ad un certo punto, negli unici due minuti che potrei definire "sentimentali" del film, ecco che parte una canzone che conosco molto bene. Bastano davvero pochi centesimi di secondo per riconoscere "1979" degli Smashing Pumpkins.
Seguono due minuti intensi, sguardi emozioni paure fughe smarrimenti sentimenti ed ancora sguardi, emozioni, la voce di Billy Corgan, faster than the speed of sound, i due minuti sono finiti, si ritorna al ritmo vorticoso di prima dopo questa pausa di riflessione.
Finisce il film.
La gente si alza, prende, se ne va, sento ditrattamente i primi commenti a mezza voce, ma io sono ancora lì seduto a leggermi i titoli di coda, fino in fondo, fino alla colonna sonora, anche se non troverò nulla di sorprendente...
Ma soltanto per leggere "1979" scritta da William Corgan, interpretata da The Smashing Pumpkins per gentile concessione di bla bla bla...
E riflettere sul perchè sono rimasto a leggere i titoli... perchè alla fine è stato un atto dovuto, perchè quando parte "1979" non sono mai da solo, perchè fermarmi a leggere il nome di William Patrick Corgan è l'unico tributo possibile in quel momento, perchè con me c'eri tu e ci sei tu ogni volta che Billy intona: shakedown...
Brividi, sempre e comunque, brividi.
Lascia L'Ascia E Accetta L'Accetta
Dura giornata di lavoro in quel di Travedona...
Il Bagnino RiPizzettato si gode un po' di relax dopo le fatiche mattutine: immancabili, ovviamente, la Heineken e la splendida maglietta gialla di Mickey Mouse. Splendida quella maglia cazzo, splendida, dovresti metterla un po' più spesso.
Qualcuno si ricorda il Dress code dell'aperitivo al Dundas?
Il Bagnino RiPizzettato si gode un po' di relax dopo le fatiche mattutine: immancabili, ovviamente, la Heineken e la splendida maglietta gialla di Mickey Mouse. Splendida quella maglia cazzo, splendida, dovresti metterla un po' più spesso.
Qualcuno si ricorda il Dress code dell'aperitivo al Dundas?
venerdì, settembre 22, 2006
Il Primo Brano In Playlist Era London Calling.
Dunque ero al tavolo con Arlo (uomo dell'anno 2005), il Varano (uomo della stagione 05/06) e la MarySuperStar. Dietro di me la Fayna from Sky, Robbinho, Bonnie pettinatissimo in maglia nero e rosa, Diegone scoglionato perchè abbiamo pareggiato al fanto e Ballerazzi sghignazzante. A un certo punto mi vibra il 3410 rosazzurro, chi mi cerca? Un sussulto, è proprio lei.
Sì, a lei avevo pensato quando ho definito l'aperitivo un "Party without a cause". Mi ricordava un viaggio in macchina in cui non ci ricordavamo il titolo originale di Gioventù bruciata, ed alla fine se ne uscì proprio lei, con la sua pronuncia arrogante e troppoperfetta (tutto attaccato): Rebel without a cause! Quante ne sai, luce dei miei occhi.
Dunque rispondo.
Hey, ammmmòòòòòòòòòòòre mio...
Ciao tesoro come va? Ho pensato di chiamarti visto che siete lì al Dundas ed io non posso esserci, per questo party without a cause...
Sì vabbè però tra poco ci vediamo eh! Non sei strafelice?
Ma certo tesoro...
(chiacchiere leggere, risatine, punto della situazione)
Senti ma a questo punto non ci rimane altro che fidanzarci eh. Cioè, o mi muovo io da qua o ti muovi tu da là...
Tesoro mi sa che ti dovrai muovere tu!
Eh vabbè allora comincio a pensarci... hi hi hi.
La mia splendida Jodie. Certi giorni mi manca davvero tanto.
Sì, a lei avevo pensato quando ho definito l'aperitivo un "Party without a cause". Mi ricordava un viaggio in macchina in cui non ci ricordavamo il titolo originale di Gioventù bruciata, ed alla fine se ne uscì proprio lei, con la sua pronuncia arrogante e troppoperfetta (tutto attaccato): Rebel without a cause! Quante ne sai, luce dei miei occhi.
Dunque rispondo.
Hey, ammmmòòòòòòòòòòòre mio...
Ciao tesoro come va? Ho pensato di chiamarti visto che siete lì al Dundas ed io non posso esserci, per questo party without a cause...
Sì vabbè però tra poco ci vediamo eh! Non sei strafelice?
Ma certo tesoro...
(chiacchiere leggere, risatine, punto della situazione)
Senti ma a questo punto non ci rimane altro che fidanzarci eh. Cioè, o mi muovo io da qua o ti muovi tu da là...
Tesoro mi sa che ti dovrai muovere tu!
Eh vabbè allora comincio a pensarci... hi hi hi.
La mia splendida Jodie. Certi giorni mi manca davvero tanto.
giovedì, settembre 21, 2006
Chiacchiere Insensate... Forse...
Il Varano scrive:
che schifo.
Il Varano scrive:
PUNTO
Il Varano scrive:
si vergogni
Il Varano scrive:
lei è un personaggio pubblico
joe rokocoko scrive:
CHI?
joe rokocoko scrive:
IO?
Il Varano scrive:
lei
Il Varano scrive:
lei
Il Varano scrive:
non faccia finta di niente
joe rokocoko scrive:
no guardi, io non faccio finta di niente. l'ultima volta che ho fatto finta di niente è stato tre anni fa quando non sono andato al funerale di richard pryor
joe rokocoko scrive:
mi avevano detto che era morto ma io ho fatto come se nulla fosse
joe rokocoko scrive:
e mi sono ubriacato con una cassa di gutturnio dei colli piacentini
(...)
joe rokocoko scrive:
NO TI PREGO
joe rokocoko scrive:
guarda il gol di mascara
joe rokocoko scrive:
è il gol piu bello della storia del calcio
Il Varano scrive:
ok....vabbè ho l'occhio in fuorigioco....andrò a nanna a meditare sui miei errori....farò il resoconto della giornata cercando di capire se dopo oggi sono migliorato
joe rokocoko scrive:
non esagero
Il Varano scrive:
dove
Il Varano scrive:
già uno che si chiama mascara....
joe rokocoko scrive:
fidati di me
joe rokocoko scrive:
un gol così
joe rokocoko scrive:
nè maradona
joe rokocoko scrive:
nè pelè
joe rokocoko scrive:
nè ronaldo del 98
Il Varano scrive:
ma dove cazzo gioca
joe rokocoko scrive:
nè ronaldinho
joe rokocoko scrive:
e neanche il rokocoko dei tempi d'oro
Il Varano scrive:
ne paulo rc
joe rokocoko scrive:
nel catania
Il Varano scrive:
ma è la genialata del portiere?
joe rokocoko scrive:
SI
joe rokocoko scrive:
AGLIARDI
Il Varano scrive:
figa che scandalo
Il Varano scrive:
dovevano annullarlo
Il Varano scrive:
e fucilare agliardi a centrocampo
joe rokocoko scrive:
io darei cinque mesi di carcere al portiere per turbativa dell'ordine pubblico
joe rokocoko scrive:
AHHAHAHAHAHAHAHAH
Il Varano scrive:
ahahhahahahhahahahaahhahah
che schifo.
Il Varano scrive:
PUNTO
Il Varano scrive:
si vergogni
Il Varano scrive:
lei è un personaggio pubblico
joe rokocoko scrive:
CHI?
joe rokocoko scrive:
IO?
Il Varano scrive:
lei
Il Varano scrive:
lei
Il Varano scrive:
non faccia finta di niente
joe rokocoko scrive:
no guardi, io non faccio finta di niente. l'ultima volta che ho fatto finta di niente è stato tre anni fa quando non sono andato al funerale di richard pryor
joe rokocoko scrive:
mi avevano detto che era morto ma io ho fatto come se nulla fosse
joe rokocoko scrive:
e mi sono ubriacato con una cassa di gutturnio dei colli piacentini
(...)
joe rokocoko scrive:
NO TI PREGO
joe rokocoko scrive:
guarda il gol di mascara
joe rokocoko scrive:
è il gol piu bello della storia del calcio
Il Varano scrive:
ok....vabbè ho l'occhio in fuorigioco....andrò a nanna a meditare sui miei errori....farò il resoconto della giornata cercando di capire se dopo oggi sono migliorato
joe rokocoko scrive:
non esagero
Il Varano scrive:
dove
Il Varano scrive:
già uno che si chiama mascara....
joe rokocoko scrive:
fidati di me
joe rokocoko scrive:
un gol così
joe rokocoko scrive:
nè maradona
joe rokocoko scrive:
nè pelè
joe rokocoko scrive:
nè ronaldo del 98
Il Varano scrive:
ma dove cazzo gioca
joe rokocoko scrive:
nè ronaldinho
joe rokocoko scrive:
e neanche il rokocoko dei tempi d'oro
Il Varano scrive:
ne paulo rc
joe rokocoko scrive:
nel catania
Il Varano scrive:
ma è la genialata del portiere?
joe rokocoko scrive:
SI
joe rokocoko scrive:
AGLIARDI
Il Varano scrive:
figa che scandalo
Il Varano scrive:
dovevano annullarlo
Il Varano scrive:
e fucilare agliardi a centrocampo
joe rokocoko scrive:
io darei cinque mesi di carcere al portiere per turbativa dell'ordine pubblico
joe rokocoko scrive:
AHHAHAHAHAHAHAHAH
Il Varano scrive:
ahahhahahahhahahahaahhahah
mercoledì, settembre 20, 2006
Three Days
Tre giorni folli, decisamente, qualche piccola soddisfazione, impegni presi ed annullati, valanghe di messaggini e messaggi in codice da decifrare, pensieri di quelli che ti fanno sorridere (quando quegli occhi si illuminano...), una corsa per trovare il cinema con la Fayna, un filmettino che rimarrà sempre dentro (Dreamer), Asamoah che segna e l'ho lasciato in panca, l'erba di Travedona di cui ti rimane addosso l'odore, un pranzo fortemente voluto con chi ha voglia di chiarire, perchè in fondo, questo è l'importante, quel bene non può certo finire da un giorno all'altro.
Criptico, a volte, è vero. Ma profondo, sempre.
Meeting Joe Aperitive @ Dundas Cafe
Giovedì 21 settembre 2006.
Ore 18.
Dundas Cafe.
Meeting Joe Aperitive (Party Without A Cause).
Dress code: vietate magliette inneggianti alla jihad o raffiguranti personaggi Disney.
Drinking code: chi beve meno di tre Karlsbrau o tre Sbagliati è un ricchione maledetto*.
Selezione musicale: playlist del Bagnino Spizzettato, Joe Rokocoko, Peggior Ballerino d'Albania.
Stratospheric barman: Silvio "Mister Pacatezza".
Special Guest: la Fayna from Sky (100% Mondiale).
Don't miss it!
*I ricchioni e i maledetti sono comunque i benvenuti.
domenica, settembre 17, 2006
Joe C'è. Sempre.
Giorni difficili.
"Un radar pronto quando chiude il cielo e noi colpevoli di troppa oscurità"
"Un radar pronto quando chiude il cielo e noi colpevoli di troppa oscurità"
mercoledì, settembre 13, 2006
Cambiasso, Cambiasso, Ibrahimovic, Toni, Toni.
Non avevo mai vinto scommettendo su un risultato esatto. Una volta, sei sette anni fa, non andai a scommettere il 3-3 di Barcellona-Manchester Utd dopo che per tre giorni avevo asciugato il mondo intero sostenendo di sapere già il risultato finale.
Non mi giocai quelle dannate diecimilalire che avevo in tasca, cosicchè alla sera non potei festeggiare una vincita di 740milalire. Quando controllai il televideo, quella sera, mi venne quasi da piangere. Rimasi attonito a fissare lo schermo per svariati minuti, sperando che qualcosa all'improvviso succedesse, come se ci potesse essere ancora qualcosa in cui sperare. La dura, amara realtà stava lì davanti ai miei occhi e non potevo certo cambiarla, a quel punto. Non avevo scommesso e la partita era finita 3-3 come avevo previsto. Quel dannato 3-3 era quotato 75, porca la puttana troia.
Quella sera decisi che non avrei scommesso per un bel po'. Rimasi fuori dal giro per più di un anno. Poi incontrai la Fayna, ma questa è un'altra storia.
In effetti, poi, non sono mai stato un gran giocatore, per fortuna. Ogni tanto mi viene qualche fissa, sempre coi risultati esatti, e vado a giocarmi qualche eurino.
Una volta mi giocai il 3-0 del Parma sul Vicenza, e indovinate un po' come andò a finire? Incredibile vittoria 0-3 del Vicenza di Luca Toni... non ci volevo credere... Dopo quella batosta, mi fermai ancora per un bel po' di tempo, ma il trip del risultato esatto mi è sempre rimasto, soprattutto per un particolare: mi piace infatti immaginare, quando vado a scommettere, che qualcuno, magari un tizio in fila dietro di me, ascolti per caso la mia puntata e se ne ricordi poi al termine di quella determinata partita.
Così, sabato pomeriggio, mentre mi giocavo il 3-2 dell'Inter in casa della Fiorentina, mi sono sentito gli occhi addosso da parte degli altri accaniti scommettitori che mi stavano intorno, ed ho proprio pensato: guardatemi bene, ho la faccia di uno che stasera esulterà. Perchè vi sembrerà assurda una giocata sul 2-3 risultato finale... ma questa sera voi penserete a me che ho vinto. A me, sarebbe meglio dire "a noi", ma non nel senso del Ventennio, nel senso che nella folle giocata avevano messo i loro eurini pure i miei fidati compari Nick detto "il Crotalo" e il Varanone in versione "statemi lontani ieri ho bevuto da solo una bottiglia di un qualcosa che non ricordo cosa fosse ma picchiava di brutto" (scusami Varanone se ti faccio fare la figura dell'ubriacone, ma i miei lettori lo sanno che io esagero sempre quindi, cari lettori, non pensiate che il Varano sia un alcolizzato, diciamo che venerdì sera aveva un attimino alzato il gomitino ma non troppo, eh).
Quindi, ecco, tutto questo per dire: chissà se alla fine di Fiorentina-Inter qualche babbazzo che stava in coda dietro di me si è ricordato di quello sbarbato che si era giocato il risultato esatto.
Io, in effetti, vi ho pensato. Un attimo soltanto, poi ho abbracciato Nick ed è squillato il telefono.
Eccolo, il Varanone che esulta e rimugina perchè non ci siamo giocati pure il 2-0 della Roma, com'era nelle nostre intenzioni fino all'ultimo momento.
Bè, che dire? Una giornata da ricordare, decisamente. Un tabù sfatato quando meno me lo sarei aspettato. E bella raga.
martedì, settembre 12, 2006
L'Otorino Guida Un Cayenne.
Stavolta mi ha dato un'altra impressione. Cioè, la faccia da pirla gli è rimasta. Però, non so, penso di essere riuscito a scavare nella profondità dei suoi occhioni malinconici.
Dovete sapere che l'otorino ha sti due occhioni grossi così, e il taglio, che è ciò che fa la differenza, è simile a quello di George W., non so se lo conoscete. E' il classico taglio malinconico; non potete non farci caso, Bush ha sempre quell'espressione da texano introverso che se una tipa gli rifila un due di picche lui è capace di uscire con un fucile ed ammazzare una dozzina di cristiani così, a caso, tanto per sfogarsi un po'. Per poi tornare introverso, e malinconico ovviamente.
Ecco, oggi l'otorino mi guardava coi suoi occhioni, faceva come al solito finta di ascoltarmi, ed io intanto lo analizzavo. Cazzo, se quello sguardo un po' così lo conosco. Eccola, eccola la gestualità tipica... sì, sì, gli parlo e si perde via... poi mi parla lui, frasi brevi, e poi si blocca, sta zitto, scuote la testa, sembra non darsi pace... ed ovviamente non per la mia tonsilla grossa come una pallina da tennis, no... stavolta l'ho capito... l'otorino ha lo sguardo tipico di uno che è stato appena mollato dalla donna!
Ordunque, io sono abbastanza un esperto in questo campo, quindi li riconosco i miei simili. E l'otorino che viene da Cantù, posso dirlo con certezza, è un "fratello". Non so come ho fatto a non accorgermene subito, dieci giorni fa. Forse perchè quella era ancora la fase del "ma sì in fondo ci spero ancora, nulla è perduto", che segue quella del "ma sì tanto sono forte e poi non è che me ne fregasse più di tanto". Fasi inevitabili, che portano allo stadio finale: l'assenza mentale, la vuotezza dello sguardo, i comportamenti disturbati e grotteschi. Sì, perchè grottesche erano le sue espressioni stamattina, ambigui i suoi gesti, drammatici i suoi silenzi. Ad un certo punto volevo chiedergli io se stava bene, se andava tutto a posto, capovolgendo così la classica dicotomia paziente-dottore. Oh, voglio dire, con tutto quello che mi è successo ultimamente, penso di poter essere d'aiuto in casi del genere (ed in effetti sta proprio succedendo, ma questa è un'altra storia). Però alla fine, nonostante l'empatia, non mi sono sentito di dirgli nulla. L'ho lasciato da solo coi suoi pensieri, con la sua composta disperazione; testa bassa, sguardo perso tra mille fogli illeggibili, un saluto appena accennato, con quel filo di voce rimasta a chi non ha nemmeno la forza di sperare -e di parlare.
Forse lo rivedrò fra tre mesi, non lo so. Spero che per quella data ci saremo ripresi entrambi. Io, per ora, mi tengo una pallina da tennis al posto della tonsilla sinistra. Lui, poraccio, si tiene i suoi pensieri.
Mi sa che a sto giro va meglio a me.
lunedì, settembre 11, 2006
mercoledì, settembre 06, 2006
Che Voce Avevo
Da un'improbabile conversazione telefonica di qualche giorno fa tra Joe Rokocoko ed il VaranoneAmicoPreoccupato:
VAP: Oh ma allora? Ti sei ripreso o no porca puttana?
JR: Eh minchia sta cazzo di gola, è da quando sono tornato che... cioè faccio fatica anche a parlare cazzo ...
VAP: Eh figa si sente Joe... CHE VOCE C'HAI? Cazzo hai fatto, ti sei mangiato un chupachupa con ancora su la carta?
VAP: Oh ma allora? Ti sei ripreso o no porca puttana?
JR: Eh minchia sta cazzo di gola, è da quando sono tornato che... cioè faccio fatica anche a parlare cazzo ...
VAP: Eh figa si sente Joe... CHE VOCE C'HAI? Cazzo hai fatto, ti sei mangiato un chupachupa con ancora su la carta?
martedì, settembre 05, 2006
Tu Lo Prendevi Per Il Culo.
Ti sei presentato qualche giorno fa in conferenza stampa, e avevi stampato quel tuo sorrisino del cazzo che da un po' di tempo non riesci a toglierti. Forse ti credi un dio, non lo so. Ma di quello che tu pensi di essere non m'interessa poi molto. Hai vinto un mondiale da capitano ed è anche giusto che tu ti senta realizzato (come calciatore).
Ma quel sorrisino, no, è insopportabile.
Parli degli scudetti tolti alla Juve con una leggerezza insopportabile, ti permetti di fare il superiore, forse anche perchè te lo lasciano fare. Io, oggi, vorrei sentirti parlare.
Ti chiederei cosa volevano dire le parole di Moggi al telefono: "chiama il Brindellone e digli che l'allenatore non ti vede".
Già, il Brindellone.
Uno che non ha vinto un mondiale, ma che sarà ricordato per sempre come un grande uomo, oltre che come immenso calciatore.
Sul tuo valore come uomo invece non mi pronuncio. Mi stampo un bel sorrisino del cazzo in faccia, e passo alla prossima domanda. Caro Fabio, sei giovane. Cerca di imparare da chi è più grande -in tutti i sensi- di te.
Ma quel sorrisino, no, è insopportabile.
Parli degli scudetti tolti alla Juve con una leggerezza insopportabile, ti permetti di fare il superiore, forse anche perchè te lo lasciano fare. Io, oggi, vorrei sentirti parlare.
Ti chiederei cosa volevano dire le parole di Moggi al telefono: "chiama il Brindellone e digli che l'allenatore non ti vede".
Già, il Brindellone.
Uno che non ha vinto un mondiale, ma che sarà ricordato per sempre come un grande uomo, oltre che come immenso calciatore.
Sul tuo valore come uomo invece non mi pronuncio. Mi stampo un bel sorrisino del cazzo in faccia, e passo alla prossima domanda. Caro Fabio, sei giovane. Cerca di imparare da chi è più grande -in tutti i sensi- di te.
lunedì, settembre 04, 2006
Uno Sguardo, Un Respiro Appena (il Solito, Vecchio Joe).
"Seratona doveva essere", mi ha scritto la Vale dall'alto della sua saggezza, "e seratona è stata".
Perchè, ha aggiunto, "nella vita non si può mai sapere".
Già.
Ed in effetti, non potevo sapere se ce l'avrei fatta ad attraversare il Solaire, una bolgia di cinquemila dannati, con due cocktail in mano (qui scatta un minuto di applausi per il Varano) ed arrivare a destinazione sano e salvo (ci sono arrivato con una scarpa che sapeva di vodkalemon). E non potevo nemmeno sapere cosa sarebbe successo dopo aver offerto uno "sdruso" del mio vokdallapesca&redbull a qualcuno che, fino a quel momento, avevo bellamente ignorato.
Un tocco lieve sulla spalla, la mano porge il bicchiere. Lei beve, mi guarda, le faccio l'occhiolino (in certe occasioni non c'è davvero bisogno di parole).
Riprendo il bicchiere e mi rimetto a ballare. Riky Montanari è in gran forma stasera, eh?
Scambio uno sguardo con la Vale ("lei c'è sempre quando serve"), qualcosa sta succedendo, il resto sono riflessioni notturne.
Arrivo a casa tardi, incontro l'Alice giù in cortile che mi saluta miagolando. Prendo l'iPod, è tardi ma devo ascoltare almeno un paio di pezzi prima di dormire. Non so perchè, ma ho quasi voglia di piangere. Sono scosso, non c'è che dire. Sentire il suo respiro in quell'abbraccio ha dato davvero un senso a questa seratona. Devo ascoltare quel pezzo tristissimo di Mondo Marcio, "01-08-1997".
No, non piango. Mi addormento dopo una decina di minuti. E mi risveglio da dove avevo finito. Scosso, non c'è che dire. Seratona doveva essere...
...e quel respiro l'ha resa tale.
Perchè, ha aggiunto, "nella vita non si può mai sapere".
Già.
Ed in effetti, non potevo sapere se ce l'avrei fatta ad attraversare il Solaire, una bolgia di cinquemila dannati, con due cocktail in mano (qui scatta un minuto di applausi per il Varano) ed arrivare a destinazione sano e salvo (ci sono arrivato con una scarpa che sapeva di vodkalemon). E non potevo nemmeno sapere cosa sarebbe successo dopo aver offerto uno "sdruso" del mio vokdallapesca&redbull a qualcuno che, fino a quel momento, avevo bellamente ignorato.
Un tocco lieve sulla spalla, la mano porge il bicchiere. Lei beve, mi guarda, le faccio l'occhiolino (in certe occasioni non c'è davvero bisogno di parole).
Riprendo il bicchiere e mi rimetto a ballare. Riky Montanari è in gran forma stasera, eh?
Scambio uno sguardo con la Vale ("lei c'è sempre quando serve"), qualcosa sta succedendo, il resto sono riflessioni notturne.
Arrivo a casa tardi, incontro l'Alice giù in cortile che mi saluta miagolando. Prendo l'iPod, è tardi ma devo ascoltare almeno un paio di pezzi prima di dormire. Non so perchè, ma ho quasi voglia di piangere. Sono scosso, non c'è che dire. Sentire il suo respiro in quell'abbraccio ha dato davvero un senso a questa seratona. Devo ascoltare quel pezzo tristissimo di Mondo Marcio, "01-08-1997".
No, non piango. Mi addormento dopo una decina di minuti. E mi risveglio da dove avevo finito. Scosso, non c'è che dire. Seratona doveva essere...
...e quel respiro l'ha resa tale.
sabato, settembre 02, 2006
Ormai Ho 25 Anni, Voglio Una Storia Seria.
Dunque si era sul 3-1 per la Roma. Patrick prende palla a metacampo, si guarda un po' in giro con la sua aria un po' snob, tipicamente francese, fa valere tutti i suoi centimetri per scrutare l'orizzonte, ma non vede prospettive allettanti, così decide di partire da solo. C'è spazio davanti a lui, eccome se ce n'è, e giustamente lui ci si infila. Si allunga il pallone, cambia passo e parte. Un avversario prova a contrastarlo, lo carica lateralmente, e lui, il mastodontico e allo stesso tempo mingherlino Vieira, cosa fa? Si lascia cadere e prende il fallo? Niente affatto. Sbraccia mentre è in corsa e spazza via letteralmente quel moscerino che ha tentato di impensierirlo con una controcarica (notare nella foto il braccio sinistro di Vieira che compie il classico gesto del "ma spostati, moscerino!"). Perchè lui ha deciso che deve buttarsi in quello spazio, le sue gambettine snelle e lunghissime hanno cominciato a smulinare ad una discreta velocità, dunque ci vuole ben altro per fermarlo. E poi di una punizione cosa diavolo me ne faccio? Perlomeno, se vuoi fare fallo, devi avere la forza di sbattermi a terra.
In quel momento, sul 3-1 per la Roma, ho avuto la certezza che avremmo vinto. Perchè quando in campo hai dei veri uomini, di quelli che alla Marc Lenders si fanno rimbalzare addosso gli avversari, bè, non puoi fare altro che vincere.
Ora sta a loro dimostrare di essere dei veri uomini da "storia seria". Perchè come uomini da "una botta e via", bè, hanno fatto vedere di essere piuttosto bravini.
venerdì, settembre 01, 2006
Settembre - Scrivere Solo Se Si E' iSpirati.
"I DON'T BELIEVE IN MIRACLES, I DEPEND ON THEM" recita la spilla qua di fianco al pc, me l'ha portata il Bagnino Spizzettato dagli States, robba grossa eh. Già, i miracoli... ho ripensato a Kierkegaard ed alla mia prof di filosofia, che nella sua profonda antipatia riusciva comunque ad essere un punto di riferimento importante. E Kierkegaard? Bè, quello ne sapeva una cifra, non c'è che dire. Così, se una volta potevo dirmi un perfetto esponente della vita "estetica" - l'esteta, alla continua ricerca del bello, non si limita in una scelta e finisce per non ottenere mai nulla di concreto - oggi non posso che prendere atto della mia trasformazione. Oggi io conduco una kierkegaardiana "vita religiosa": sono in fiduciosa attesa (una fiducia senza motivazioni, tra le altre cose), che qualcuno dall'alto - qualcuno che non ho mai visto e che forse non esiste nemmeno- risolva tutti i miei problemi. Mi affido a qualcosa o qualcuno che forse non c'è nemmeno, incurante del tempo che passa, della vita che scorre. All'inizio, quando ho realizzato che avevo superato la fase estetica, un po' ci sono rimasto male. Sì, voglio dire, era un po' uno scivolare verso il basso, era l'ammissione della resa. L'esteta sbaglia e rimane con un pugno di mosche in mano, ma perlomeno vive delle passioni sfrenate, dei tormenti, dei terremoti emozionali. Il religioso, accidenti, ha soltanto un'immotivata ed insensata fede a sorreggerlo, vive nella costante attesa che qualcosa succeda; non sarà certo lui a far succedere le cose.
E così, oggi che è iniziato settembre (che notoriamente è il mese più bello dell'anno), il mese dei progetti, degli impegni, del ritorno alla "normalità", ho deciso che no,
non rinuncerò alla mia vita religiosa
non prometterò nulla, a differenza di quanto ho fatto in tutti questi anni
non mi farò travolgere dai sogni, dalle speranze, dalle ilusioni.
Prometto che sarò me stesso fino in fondo, perchè mi sono guardato in giro, e parecchio
e mi sono reso conto del valore di alcune persone, di alcune esperienze
e davvero non voglio cambiare, nè snaturarmi, soltanto perchè a qualcuno non piaccio.
Oggi ero al parco e mi sono sentito davvero me stesso. Non avevo bisogno nè di parlare, nè di nient'altro. Io voglio vivere così.