giovedì, gennaio 31, 2008
Uno Scalino Alla Volta, Per Carità.
Finisce l'allenamento, scambio quattro chiacchiere con un po' di genitors, sono iperdiffidente nei confronti della categoria ma con questo gruppo so che le cose sono un po' più facili. Mi avvio per ultimo verso l'uscita, come sempre, perchè rimango a spegnere le luci e a controllare che in spogliatoio non sia rimasto niente (jeans, felpe, calze, denti rotti nel 1995 giocando a calcio con una scarpa). E' una lenta processione, quella di genitori e bambini: una processione festante e allegra. Io chiudo la fila con la mia espressione a metà fra il divertito ed il malinconico, che quella è pur sempre la mia scuola media. Salgo il primo scalino e scorgo là in alto un volto a me noto: il primo effetto, come sempre (lo diceva Pascal, credo), è la negazione. Succede così quando ti danno una brutta notizia: per prima cosa dici "no". Non serve a un cazzo dire no, eppure è una reazione umana incontrollabile. Quindi il primo scalino lo salgo con in testa un secco NO. No!, non è lei, sì, il volto è quello, i capelli, lo sguardo, tutto corrisponderebbe, ma non è lei, non può essere lei, allora è qualcun altro ed ora scoprirò chi.
Quanto ci si mette ad associare un nome ad un volto? Meno di una frazione di secondo, non è vero? E allora, per un secondo mi illudo che non sia lei, ma alla fine devo cedere. E' proprio lei. A questo punto continuo nella elementare elaborazione: volto + nome + varie ed eventuali ed infinità di sbattimenti a quel volto ed a quel nome connessi. La storia si fa grossa.
Eh sì, perchè io so che questa misteriosa persona mi odia. Sto salendo il secondo gradino, potrei fare finta di niente, mi basterebbe guardare da un'altra parte. Comincio quella serie di elucubrazioni mentali che mi porterebbero al di là dell'infinito, poi però torno indietro al punto di partenza: inutile chiedersi cosa ci faccia lei qui, fra sei scalini saremo faccia a faccia e per ora sto sfoderando la mia più riuscita faccia da poker per far finta di non averla vista. Mentre avanzo lentissimamente per quella salita che metaforicamente e non si fa sempre più ardua, mi dico ok Joe, fai finta di niente guarda dall'altra parte. Ma cazzo, fosse facile!
Mi avvicino sempre di più ed a questo punto, quando il contatto visivo è imminente ed inevitabile, sento che il sangue mi si è gelato nelle vene. Il cuore mi fa malissimo, metafore ed allegorie si sprecherebbero ma qui parlo del muscolo, di un dolore fisico che proviene, certamente, da un dolore morale e sentimentale.
Accidenti a me, e pensare che io adoro farmi odiare dalle persone. Prendete Nick, per esempio. Cazzo, io ci sguazzo all'idea di fargli il culo ogni volta che mi metto qui a scrivere. Godo fisicamente nel farmi odiare da qualcuno: ma questo qualcuno dev'essere accuratamente scelto da me, perchè voglio sempre avere il controllo della situazione. Farmi odiare dai vari Nick, Bagnino, Fayna, eccetera eccetera, mi dà la possibilità di sfogarmi, far incazzare un po' le persone, farle stare male, riavvicinarle a me e sentirmi bene... insomma io adoro essere odiato. Ma lei no, lei non mi odia come gli altri. Lei mi odia perchè, cazzo,
a volte si corre insensatamente lungo strade che conducono verso errori imperdonabili. Ho qualche alibi e, come diceva il buon Arrigo, anche una buona dose di coerenza. Ma a volte si sbaglia e non ci si può nemmeno perdonare da soli: figuriamoci pretendere un ipotetico, misericordioso perdono da qualcuno che non sa nemmeno come stanno realmente le cose, e che mai potrà saperlo perchè tanto non conosce il mio cammino interiore. Un cammino di sofferenza e di ricerca di una realtà migliore che lei si è sempre rifiutata di voler conoscere, scoprire, capire. Deriva da questo il mio odio per lei? Risposta scontata.
Arrivo e la vedo sorridente: prima di me le sono passati davanti una decina di bambini sudati e contenti, accompagnati da genitori rumorosamente ridanciani. I miei bambinetti, che spettacolo che sono. Ed ora, ora cazzo in fondo alla fila mi materializzo io. Eccomi. Ci mette mezzo secondo di troppo a vedermi, io ho deciso che non farò finta di niente, e mentre il cuore ad ogni battito mi trafigge pompandomi in circolo un milione di spilli, salgo l'ultimo gradino, giro il mio sguardo verso di lei ed abbozzo un minimo, stentato sorriso, accompagnato da un lieve cenno di saluto con la testa. Ecco, a questo punto mi vede.
Io non ci dormirò questa notte per questo incontro. Perchè cazzo non mi sono fermato?, perchè non ho teso una mano? So che lei mi odia, the feeling is mutual, ma cazzo mi fa schifo vivere così, nè io nè lei ci meritiamo questa situazione. Non so se e quando mai la rivedrò, ma so che se avrò l'occasione farò di tutto per stringerle la mano e farle capire che sì, posso avere sbagliato, ma so che differenza c'è tra essere una merda ed essere un uomo. Le stringerò la mano fortissima, Dio mio ma perchè non l'ho fatto stasera?, ed a quel punto saprò se quel sentimento potrà mai estinguersi. Io ci credo, nonostante tutto.
Quanto ci si mette ad associare un nome ad un volto? Meno di una frazione di secondo, non è vero? E allora, per un secondo mi illudo che non sia lei, ma alla fine devo cedere. E' proprio lei. A questo punto continuo nella elementare elaborazione: volto + nome + varie ed eventuali ed infinità di sbattimenti a quel volto ed a quel nome connessi. La storia si fa grossa.
Eh sì, perchè io so che questa misteriosa persona mi odia. Sto salendo il secondo gradino, potrei fare finta di niente, mi basterebbe guardare da un'altra parte. Comincio quella serie di elucubrazioni mentali che mi porterebbero al di là dell'infinito, poi però torno indietro al punto di partenza: inutile chiedersi cosa ci faccia lei qui, fra sei scalini saremo faccia a faccia e per ora sto sfoderando la mia più riuscita faccia da poker per far finta di non averla vista. Mentre avanzo lentissimamente per quella salita che metaforicamente e non si fa sempre più ardua, mi dico ok Joe, fai finta di niente guarda dall'altra parte. Ma cazzo, fosse facile!
Mi avvicino sempre di più ed a questo punto, quando il contatto visivo è imminente ed inevitabile, sento che il sangue mi si è gelato nelle vene. Il cuore mi fa malissimo, metafore ed allegorie si sprecherebbero ma qui parlo del muscolo, di un dolore fisico che proviene, certamente, da un dolore morale e sentimentale.
Accidenti a me, e pensare che io adoro farmi odiare dalle persone. Prendete Nick, per esempio. Cazzo, io ci sguazzo all'idea di fargli il culo ogni volta che mi metto qui a scrivere. Godo fisicamente nel farmi odiare da qualcuno: ma questo qualcuno dev'essere accuratamente scelto da me, perchè voglio sempre avere il controllo della situazione. Farmi odiare dai vari Nick, Bagnino, Fayna, eccetera eccetera, mi dà la possibilità di sfogarmi, far incazzare un po' le persone, farle stare male, riavvicinarle a me e sentirmi bene... insomma io adoro essere odiato. Ma lei no, lei non mi odia come gli altri. Lei mi odia perchè, cazzo,
a volte si corre insensatamente lungo strade che conducono verso errori imperdonabili. Ho qualche alibi e, come diceva il buon Arrigo, anche una buona dose di coerenza. Ma a volte si sbaglia e non ci si può nemmeno perdonare da soli: figuriamoci pretendere un ipotetico, misericordioso perdono da qualcuno che non sa nemmeno come stanno realmente le cose, e che mai potrà saperlo perchè tanto non conosce il mio cammino interiore. Un cammino di sofferenza e di ricerca di una realtà migliore che lei si è sempre rifiutata di voler conoscere, scoprire, capire. Deriva da questo il mio odio per lei? Risposta scontata.
Arrivo e la vedo sorridente: prima di me le sono passati davanti una decina di bambini sudati e contenti, accompagnati da genitori rumorosamente ridanciani. I miei bambinetti, che spettacolo che sono. Ed ora, ora cazzo in fondo alla fila mi materializzo io. Eccomi. Ci mette mezzo secondo di troppo a vedermi, io ho deciso che non farò finta di niente, e mentre il cuore ad ogni battito mi trafigge pompandomi in circolo un milione di spilli, salgo l'ultimo gradino, giro il mio sguardo verso di lei ed abbozzo un minimo, stentato sorriso, accompagnato da un lieve cenno di saluto con la testa. Ecco, a questo punto mi vede.
Io non ci dormirò questa notte per questo incontro. Perchè cazzo non mi sono fermato?, perchè non ho teso una mano? So che lei mi odia, the feeling is mutual, ma cazzo mi fa schifo vivere così, nè io nè lei ci meritiamo questa situazione. Non so se e quando mai la rivedrò, ma so che se avrò l'occasione farò di tutto per stringerle la mano e farle capire che sì, posso avere sbagliato, ma so che differenza c'è tra essere una merda ed essere un uomo. Le stringerò la mano fortissima, Dio mio ma perchè non l'ho fatto stasera?, ed a quel punto saprò se quel sentimento potrà mai estinguersi. Io ci credo, nonostante tutto.
martedì, gennaio 29, 2008
lunedì, gennaio 28, 2008
Mezz'ora Per Trovare Un Titolo.
Lo ha fatto di nuovo.
Intanto in ufficio ci siamo occupati di Tino, Mauro, Aldo e Ugo. Tutti insieme hanno pescato 45 pesci. Almeno 5 a testa. Mauro ne ha presi 7. Uno ne ha presi meno di tutti, e Tino ne ha presi più di Mauro. Occazzo non mi ricordo più. Perchè poi c'è uno che ne ha presi 5 in più di tutti gli altri tre balordi messi assieme. E un altro che ne ha presi 3 più di Aldo e 17 meno di Ugo. E' un problema di prima media. Ma io non mi occupavo -teoricamente- di cinema?
Perchè lo fa sempre... è qualcosa di inevitabile (un po' come la mia disperata tranquillità).
Mi ha rubato un cucchiaino di crema, e mentre lo assaporava ha chiuso i suoi occhietti leggeri e indomabili. Io ci divento pazzo.
Ho girovagato sorridente in questa mattina di primavera con i miei improbabili occhali in stile Azouz Marzouk (che quando ho beccato il buon Ringhio, non mi ha riso in faccia solo perchè mi conosce da anni venti); poi ho mandato un messaggino (per ora senza risposta) mentre rielaboravo il tutto. Se chiamassi il Bagnino, mi risponderebbe: I, happy with you, baby. And you, you happy with me? (pronunciato: ai, eppiueniu, beibe... endiù, iu eppi uiemmì?)
Mi ha rubato un cucchiaino di crema, e mentre lo assaporava ha chiuso i suoi occhietti leggeri e indomabili. Io ci divento pazzo.
Ho girovagato sorridente in questa mattina di primavera con i miei improbabili occhali in stile Azouz Marzouk (che quando ho beccato il buon Ringhio, non mi ha riso in faccia solo perchè mi conosce da anni venti); poi ho mandato un messaggino (per ora senza risposta) mentre rielaboravo il tutto. Se chiamassi il Bagnino, mi risponderebbe: I, happy with you, baby. And you, you happy with me? (pronunciato: ai, eppiueniu, beibe... endiù, iu eppi uiemmì?)
Intanto in ufficio ci siamo occupati di Tino, Mauro, Aldo e Ugo. Tutti insieme hanno pescato 45 pesci. Almeno 5 a testa. Mauro ne ha presi 7. Uno ne ha presi meno di tutti, e Tino ne ha presi più di Mauro. Occazzo non mi ricordo più. Perchè poi c'è uno che ne ha presi 5 in più di tutti gli altri tre balordi messi assieme. E un altro che ne ha presi 3 più di Aldo e 17 meno di Ugo. E' un problema di prima media. Ma io non mi occupavo -teoricamente- di cinema?
domenica, gennaio 27, 2008
Porcelina, She Waits For Me There.
uN MESE E' PASSATO, ALTRI ANCORA VOLERANNO VIA, TRA INQUIETUDINI, MALIZIE ED ATTEGGIAMENTI INSENSATI, IO CONTINUO A CERCARTI IN OGNI SGUARDO, IN OGNI NUVOLA, IN OGNI LACRIMA, ASCOLTANDO pORCELINA oF tHE vAST oCEANS DEGLI sMASHING TUTTO E' PIU' SEMPLICE E COMPLICATO ALLO STESSO TEMPO, VOLERMI BENE E' CAMMINARE SUL FUOCO, NIENTE DA DIRE, ARRIVA SEMPRE UN MOMENTO IN CUI GUARDARE INDIETRO E SCOPRIRE IL VUOTO, and in my mind i'm everyone, SIETE PREGATI DI NON GIUDICARE QUANDO NON CONOSCETE, QUANDO NON CAPITE, QUANDO NON SAPETE COSA VOGLIANO DIRE LE MIE SUBDOLE PAROLE, IO SO DOVE STANNO I MIEI SOGNI E CHI NE PUO' FAR PARTE: GLI ALTRI STIANO ALLA LARGA E PENSINO A QUELLO CHE DI SBAGLIATO HANNO FATTO. nON DIMENTICO, NON CANCELLO, NON HO PIU' VOGLIA DI COMPROMESSI. pOSSIBILE CHE CAPISCA SOLO lAsILVYE?
venerdì, gennaio 25, 2008
La Plateforme Du (S)Batiment.
Ok mettiamo un po' d'ordine. Nizza todo bien (LA CANARD!!!), la mia missione è compiuta, ho fatto spendere al Bagnino Pizzettato circa un cinquantatreesimo (no, dico, 1/53) di quello che avrebbe voluto, si parla comunque di tre zeri ma siamo entrambi soddisfatti. Rimango senza pc fino a martedì quindi la sparizione è presto spiegata, non fatevi infartare mi raccomando. Scambio di messaggini con Springlike Soul tra ieri ed oggi, con telefonata sua stamattina, convinta di avermi svegliato: abbella, son sveglio da due ore per scrivere la recensione di un film che, beffa estrema, non so nemmeno quando uscirà (ma è stupendo: Il falsario - Operazione Bernhard). Per il resto: stasera si festeggia (auguri Miky, aguri Fede, auguri Romano P.), si baldorieggia, ci si avvinazzeggia tra Noon inteso come il locale e after-Noon inteso non come pomeriggio ma come Shocking (paura, siamo corrente elettrica, splendido essere creteenager negli anni Novanta, nevvero?). Miky promette scintille, il sabato è da pazzi (auguri SaraJ, auguri Cristian) e qualcosa dovrà saltare (e se saltelli, muore Lucarelli). KR, TDC e la Silvye hanno interrotto il mio ingozzamento di cozze ieri al Cafe de Turin per comunicarmi con grande tristezza la caduta del governò Prodi (c'è l'accento apposta, luride teste di ca... nard) (della serie: hai scritto pazzeria ma forse intendevi pizzeria, hai scritto 22.30 ma forse intendevi 21.30, allora cazzo scrivo a fare se tanto poi interpretate a modo vostro?): la palma di miglior messaggino va al prode non prodiano Testa Di Cane, capace di riassumere in due parole le sensazioni racchiuse in mesi e mesi di attesa. Gli amici, caro Nick, si vedono nel momento del sogno.
mercoledì, gennaio 23, 2008
Mi Trasferisco Dal Bagnino. Saluti E Baci.
Pensavo arrivasse ieri sera, lo ammetto. Poi, come spesso accade, me ne sono dimenticato; non ci ho pensato più. Così, quando stamattina il cellulare mi ha informato dell'arrivo di un nuovo messaggio, mi sono sorpreso di vedere quel nome.
Eppure, dico io, lo sapevo. Non poteva non scrivermi. Springlike Soul, io ti adoro.
Eppure, dico io, lo sapevo. Non poteva non scrivermi. Springlike Soul, io ti adoro.
martedì, gennaio 22, 2008
domenica, gennaio 20, 2008
Lacrime Di Ieri, Inquietudine Di Oggi.
Spooks, Sugar, Every single day, Slammin, Together, Try, indigestione di house, un piatto di bavette al ragù, la sambuca da finire a tutti i costi, i consigli che Nick non ha mai ascoltato e mai ascolterà, le incursioni pomeridiane accompagnato dalla Silvye, piuttosto unusual direi, come capire il senso profondo di questo pezzo di Eric Prydz o la telefonata di oggi a Miss Batida, che in fondo rimane tutto sempre un po' qui; d'altronde, il sapore di cocco mi fa sognare il mare, la spiaggia, gli aperitivi in cui ho tirato fuori tutto, dopo tanto tempo; vorrei poi far notare che il buon Eric è nato in un giorno diverso dagli altri (correva l'anno 1976). E Spooks non finisce mai, per fortuna. L'Hollywood ha regalato emozioni e le solite, inevitabili certezze: i raga non mi seguono e sbagliano (Miky, sto parlando anche con te), qualcuno se ne va piangendo, poi mi chiede scusa e mi implora, "prometti che ci vedremo un po' di più d'ora in poi". E come faccio a dirle di no. Non dimentico che il 14 agosto sono corso a casa sua, e mentre si fa strada Slammin di Erick Morillo comincio a progettare le otto ore di musica per il Carnival Party (it's coming). Mancano solo tre mesi alla riapertura del Solaire, la svolta epocale invece arriverà molto prima. Ci sono giorni in cui il blog è uno strumento davvero pericoloso, sapete? Come oggi per esempio. Ma so che non siete pronti, allora me ne sto nel mio e per una volta faccio il bravo. Parte Flinch, e a questo punto so che ho ragione. It still smarts like it was four minutes ago.
"Ti voglio bene, mi hanno fatto bene le tue lacrime ieri."
"Ti voglio bene, mi hanno fatto bene le tue lacrime ieri."
La Paura Di Disturbare I Vicini.
E L V A R A N O F I R E I N C A I R O ! scrive:
figa oggi su metro ho letto
giovane fotografo trovato morto
non avevo coraggio di leggere l'articolo
ho detto
cazzo stai a vedere che lo zingaro è rimasto chiuso
in casa
e per paura di disturbare i vicini non ha chiamato nessuno
e si è lasciato morire
joe rokocoko³ scrive:
HUAHAHAHAH HAH H A AHH HA
AHAHAHAHHAHAHA
AHHAHAHAHAHAHHAHA
HAHAHAHAHAHAHAH
ODDIOOOOOOOOOOOO
E L V A R A N O F I R E I N C A I R O ! scrive:
quello è schizzato
ne è capace
figa oggi su metro ho letto
giovane fotografo trovato morto
non avevo coraggio di leggere l'articolo
ho detto
cazzo stai a vedere che lo zingaro è rimasto chiuso
in casa
e per paura di disturbare i vicini non ha chiamato nessuno
e si è lasciato morire
joe rokocoko³ scrive:
HUAHAHAHAH HAH H A AHH HA
AHAHAHAHHAHAHA
AHHAHAHAHAHAHHAHA
HAHAHAHAHAHAHAH
ODDIOOOOOOOOOOOO
E L V A R A N O F I R E I N C A I R O ! scrive:
quello è schizzato
ne è capace
Milano Esotica.
"Ho apprezzato, infatti" mi dice ad un certo punto. Poi aggiunge, soavemente: "se dovessi rappresentare il tuo cervello, disegnerei un labirinto."
Io intanto canticchio mentalmente Fumodenso degli Otto Ohm. "E paghiamo per sentirci uguali a qualcuno che non ci somiglia mai".
Mi perdo guardando la luna oltre i casermoni, la nebbiolina che scende e che più tardi renderà invisibile la fermata della 67, le mille storie che quel parchetto potrebbe raccontare. Io non so cosa la SexyGirl voglia veramente, già faccio fatica a capire cosa voglio io, figuriamoci. So soltanto che certi sabato sera l'inquietudine se ne va a fare un giro, e viaggiare per Milano finalmente da solo è tutta un'altra storia. Perfino l'affratellamento con un fattone napoletano ha assunto la sembianza di una gradevole avventura. Se vi raccontassi che ieri all'Hollywood stavo per essere coinvolto in una rissa, pensereste male di me?
Ed alla fine, tutto si risolve, cercando magari di non spaccare il divano ed immalinconendosi un po' ascoltando Destinazione Paradiso. Correva l'anno 1995, o forse era il 96, ma cosa cambia in fondo. C'eravamo io e il Bagnino in camera sua nella vecchia casa. L'universo fuori.
La SexyGirl, intanto...
Io intanto canticchio mentalmente Fumodenso degli Otto Ohm. "E paghiamo per sentirci uguali a qualcuno che non ci somiglia mai".
Mi perdo guardando la luna oltre i casermoni, la nebbiolina che scende e che più tardi renderà invisibile la fermata della 67, le mille storie che quel parchetto potrebbe raccontare. Io non so cosa la SexyGirl voglia veramente, già faccio fatica a capire cosa voglio io, figuriamoci. So soltanto che certi sabato sera l'inquietudine se ne va a fare un giro, e viaggiare per Milano finalmente da solo è tutta un'altra storia. Perfino l'affratellamento con un fattone napoletano ha assunto la sembianza di una gradevole avventura. Se vi raccontassi che ieri all'Hollywood stavo per essere coinvolto in una rissa, pensereste male di me?
Ed alla fine, tutto si risolve, cercando magari di non spaccare il divano ed immalinconendosi un po' ascoltando Destinazione Paradiso. Correva l'anno 1995, o forse era il 96, ma cosa cambia in fondo. C'eravamo io e il Bagnino in camera sua nella vecchia casa. L'universo fuori.
La SexyGirl, intanto...
sabato, gennaio 19, 2008
Ho Sforato E Ho Perso.
L'ho sfidata sulla lunghezza di tre righe, ma lei ha sforato. Ora, non mi rimane che sintetizzare al massimo, così che la media ponderata sia, effettivamente, quella prestabilita. Tanto, non rimane molto da dire: l'amore fa sempre male. Ed io l'ho scoperto presto. Molto prima di sederci a quel tavolino per parlare di Sofia Coppola e via dicendo. La notizia del giorno dopo fu: ha buttato quello che aveva, ed ha tenuto il tuo. Amare significa sempre voler accorciare le distanze che noi stessi creiamo.
giovedì, gennaio 17, 2008
L'Ansia Scompare (Ma il Vito E' Distrutto).
Così, dopo una serata passata ascoltando le mille parole al minuto di Miss Batida, e una notte inquieta in cui ho sognato abbracci dolcissimi e sguardi assassini, riapro gli occhi all'improvviso e rimango stupito da quel grandioso spettacolo, visto un'infinità di volte ma ancora capace di togliermi il fiato per qualche secondo; apro gli occhi, dunque, ed il cielo è sorprendentemente azzurrissimo, con quel sole caldo e pacifico che mi fa dimenticare l'ansia dei giorni di pioggia.
Ed è bellissimo.
Ed è bellissimo.
mercoledì, gennaio 16, 2008
Far Away From This World Of Pain.
E' stupenda sta cosa, perchè ogni volta che ascolterò Driftin On A Comet di Felix Da Housecat penserò a te, e starò sempre malissimo, e tu non lo sai, e non potrai mai saperlo, ed è stupendo, e tu non esisti se non dentro di me, e forse non sei mai esistita, a volte succede, questo è un teatro particolare, gli attori si muovono sott'acqua e qualcuno non affiora mai in superficie, visions of utopia, visions of utopia, visions... of utopia!, ho in bocca il sapore di quel vodkalemon che mai ci siamo smezzati, se solo potessi tornare indietro, amore mio; ma tu non esisti ed io, bè, io sto solo ascoltando una canzone pensando a te; succederà ancora mille volte, succederà ancora un miliardo di volte, Driftin On A Comet sei tu, e non lo sai, e non lo potrai mai sapere, ed ogni volta che piangerò... una lacrima sarà per te.
martedì, gennaio 15, 2008
Magicamente...
...verso l'una di notte, è apparso su messenger ("hei gay, i girasoli"). Un'ora a sparare cazzate ("abito a cinque minuti dalla pompa di benzina abbandonata"), proprio mentre ero lì ad ascoltare Ballata dei Litfiba, tra l'altro.
Niente da fare, TommyBoy deve per forza di cose stravolgere e travolgere tutto e tutti.
"Ridono di me, delle mie ali, ali di cera"...
Venderò l'anima
colorando il nero dell'orizzonte...
Venderò l'anima
sto morendo
morendo di solitudine...
Niente da fare, TommyBoy deve per forza di cose stravolgere e travolgere tutto e tutti.
"Ridono di me, delle mie ali, ali di cera"...
Quanto cazzo mi manca quel rincoglionito di merda.
Quando Ascolto Get Back Ripenso A Me, Fabri E Paul A Barcellona.
Poi, a un certo punto, il cd è saltato. Anzi, si è impallato. Ma abbiamo mandato avanti la canzone dopo tipo dieci minuti.
Minchia, era troppo sbattimento.
Minchia, era troppo sbattimento.
lunedì, gennaio 14, 2008
Dignità Senza Scampo.
Ripenso a tutto quanto mentre in macchina con la SoCiA e la Silvye cantiamo a squarciagola Angels di Robbie. Riassaporo quell'atmosfera, tutto era magico. Salgo sull'autobus ed attraverso una zona di Milano tanto famosa quanto ignota, tanto pericolosa quanto caratteristica. Scendo e mi perdo con lo sguardo tra il verde, le case, gli inevitabili disordini di vario genere che lì sono obbligatori. Entro, mi fa strada timidamente, dopotutto ci conosciamo così poco, non può certo sapere che io non mi potrò mai formalizzare in queste occasioni; non sono a mio agio nel lusso, nella ricchezza e nel comfort, negli sbattimenti invece ci sono nato e ci starò sempre alla grande. Eccoci, siamo arrivati, mi faccio pervadere da quella sensazione di umanità, di dignità senza scampo che riempie l'atmosfera: qui vivono persone che hanno vissuto lottando sempre duramente, ottenendo ogni cosa senza aiuti e senza espedienti. Mi dice che sembro un'anima in pena, cerco di spiegarmi ma non è possibile. Sono felice di essere lì, non facciamo paragoni con altri posti perchè non è il caso, io qui ci vivrei più che volentieri. Il percorso a ritroso regalerà ancora emozioni, che quando piove e fa freddo e c'è vento sento i profumi dei miei mille innamoramenti passati: salgo di corsa sull'autobus che mi farà attraversare la città un'altra volta. Chiamo il Bagnino che ho bisogno, e voglia, di vedere soltanto lui. Poi la Silvye si gira e mi ride in faccia, ma cos'hai, cosa fai col cappellino, hai freddo? Le mie due splendide compagne di viaggio mi deridono, io cerco di spiegarmi.
"Ma no, è che quando sono in macchina mi perdo via". Mi prendono ancora un po' in giro, ridiamoci su. Io torno a pensare a quella storia malata in cui non mi sentivo mai adeguato. Oggi più che mai penso di esserne uscito a testa alta. Vai per la tua strada, amore mio, vattene cazzo, io ho toccato il fondo mille volte, so che sapore ha la sconfitta: tutto ciò che ne sta un millimetro sopra per me merita di essere vissuto, questa è la differenza tra me e te. Sarò inadeguato finchè vuoi, sarò tamarro, sarò un coglione, ma io so che cazzo vuol dire nascere perdenti e cercare di stravolgere il destino. A questo punto non ci sono più dubbi: dedicherò un po' più di tempo alla SexyGirl.
sabato, gennaio 12, 2008
Ma Che Bello E'... Stare Insieme A Te...
Ancora con Talk of the love, ma almeno stasera ho recuperato la leggendaria serata di Sven @ Dissonanze. Certo che se la Silvye mi avesse risposto... Sono le cinque meno dieci, e dopotutto io ho ancora un unico pensiero (la SexyGirl?). No vabbè, ne ho due.
Vorrà dire che dedicherò un po' più di tempo alla SexyGirl.
Devo chiedere scusa al Bagnino (Jodie mi insegna che il blog non deve sostituire la normale comunicazione tra le persone, ma io dal blog l'ho attaccato e sul blog faccio marcia indietro). Per il resto, cosa dire di questa infinita giornata di pioggia..
.
.
Vorrà dire che dedicherò un po' più di tempo alla SexyGirl.
venerdì, gennaio 11, 2008
Will Smith Dorme Abbracciato Ad Un Cane Ed Al Suo Fucile In Una Vasca Da Bagno.
Vorrei essere capace di spiegare cosa si prova nell'ascoltare Sehnsucht di Ellen Allien, ma non lo sono. Allora potrei provare a spiegarvi cosa vuol dire Sehnsucht in tedesco, ma non esiste una traduzione appropriata. Questa parola infatti descrive un concetto filosofico. "Nostalgia"? Non proprio: sarebbe più corretto tradurre con "un anelito verso qualcosa di inattingibile". Tutto chiaro? Sì, perchè quando ascolto questo pezzo, io la sento la Sehnsucht. La ricerca di qualcosa di indefinito nel futuro. Il desiderio del desiderio: la dipendenza dal desiderio stesso, che spinge l'uomo a non accontentarsi mai e a trovare sempre nuovi traguardi. Quel qualcosa che trasforma il sentimento in una forza distruttiva o autodistruttiva.
Vorrà dire che dedicherò un po' più tempo alla SexyGirl.
Vabbè, io ci provo ad illuminare un po' le vostre scialbe esistenze, ma se non mi seguite, bè...
Vorrà dire che dedicherò un po' più tempo alla SexyGirl.
Ricardo Chi?
Sto ascoltando Talk of the love. Stamattina ho bevuto un cappuccino e ho scambiato Ck Be per Ck One, errore imperdonabile. Devo scrivere la recensione de "L'allenatore nel pallone 2": che film di merda. E devo scrivere anche quella di "Io sono leggenda". Mitico Will Smith e tutta la storia di Bob Marley, con Redemption Song alla fine che un po' ti fa commuovere anche se il film finisce tradendo le aspettative (io la penso così, poi boh). I just think of the love I have for you. Al Time Warp il 5 aprile ci saranno Sven Vath, Richie Hawtin, Magda, Luciano, Loco Dice, Marco Carola, RICARDO VILLALOBOS ma soprattutto "La SoCiA & Joe Rokocoko". Se solo il Perkovic (no, amoredelleelementari, questo non è il suo vero cognome) leggesse il blog. I feel love, a good love, I had love, a bad love, dubudubudubudaaa, ora finisce ed io la manderò in repeat. E' tutto un repeat, cazzo. Ci sono state incomprensioni, sì. Audrey era bloccata in viale Ungheria. Non si hanno notizie di TommyBoy. Non sapete chi è Justin, ma credetemi se vi dico che è un babbo di minchia: chissà, forse in futuro lo conoscerete. Stamattina sono andato all'Apollo a vedere "L'innocenza del peccato" di Claude Chabrol: avrò dei gusti cinematografici (e non) un po' particolari... ma quando esco dalla sala così turbato, allora so che ho assistito ad un gran film ("Il giardino delle vergini suicide" non vi fa quest'effetto?). E' partita Misunderstanding, non rimane nient'altro da aggiungere. Vorrà dire che dedicherò un po' più di tempo alla SexyGirl.
giovedì, gennaio 10, 2008
Spiralissima.
"This is Breathing Underwater, e non deve piacerti per forza, e non devi capire a tutti i costi, e non devi chiederti perchè, e devi aspettarti sempre tantissimo..."
... proprio come fa Joe con i suoi amici...
... proprio come fa Joe con i suoi amici...
Ed è davvero un peccato quando queste aspettative vengono disattese. Io ci credo in quel magico mondo in cui i rapporti sono sempre sinceri ed alla pari. Certo a volte è difficile. Alle volte invece, la realtà ci sorprende e ci travolge: di tutto avrei pensato nella vita, ma non che mi sarei sentito di troppo com'è successo ieri sera. Riparto da una certezza: so che non succederà MAI PIU'.
Vorrà dire che dedicherò un po' più di tempo alla SexyGirl.
Vorrà dire che dedicherò un po' più di tempo alla SexyGirl.
mercoledì, gennaio 09, 2008
Vista Ieri, Da Brividi. Empatia...
Homer viene licenziato in seguito alla cessione della centrale nucleare da parte di Burns ai tedeschi. Va ad alcolizzarsi da Boe, e qui ad un certo punto fa il suo ingresso proprio Burns con il fido Smithers. Il malefico vecchiaccio vuole affratellarsi con gli operai, ma Homer lo schiaffeggia non solo moralmente. Tu non sei mio amico, gli grida in faccia, per colpa tua ho perso il lavoro. Tu non sei niente, non vali niente. Smithers, ringhia Burns, i miei soldi non li intimoriscono più, com'è possibile? E' perchè non sono più il loro padrone?! Homer insiste: i tuoi soldi ti abbracciano quando torni a casa? I tuoi soldi ti amano?
No, risponde Burns, sempre più scosso. Perchè nessuno ti ama, questa è la verità! Homer e i suoi veri fratelli hanno la meglio sull'arroganza e la meschinità di Burns, che viene sbeffeggiato addirittura da Bart. Ma è ancora Homer a dare il là al coro che accompagnerà l'uscita di scena di Burns: NA NA NA NA, NA NA NA NA, EEEEEEE EEEEEEE OOOOOOOOO VAFFANZUM ZUM. Lenny, Carl, Boe, Barney si accodano, in un abbraccio di fratellanza e comunione d'intenti: NA NA NA NA, NA NA NA NA, EEEEE OOOOO... Burns scappa.
Non è certo la prima volta che una puntata dei Simpson mi regala scene che rimangono scolpite nell'anima.
No, risponde Burns, sempre più scosso. Perchè nessuno ti ama, questa è la verità! Homer e i suoi veri fratelli hanno la meglio sull'arroganza e la meschinità di Burns, che viene sbeffeggiato addirittura da Bart. Ma è ancora Homer a dare il là al coro che accompagnerà l'uscita di scena di Burns: NA NA NA NA, NA NA NA NA, EEEEEEE EEEEEEE OOOOOOOOO VAFFANZUM ZUM. Lenny, Carl, Boe, Barney si accodano, in un abbraccio di fratellanza e comunione d'intenti: NA NA NA NA, NA NA NA NA, EEEEE OOOOO... Burns scappa.
Non è certo la prima volta che una puntata dei Simpson mi regala scene che rimangono scolpite nell'anima.
martedì, gennaio 08, 2008
E Poi All'Improvviso...
... è partita The Tales Of Dusty And Pistol Pete. E non c'è un'altra canzone che mi faccia questo effetto. E non c'è un altro pezzo che mi parli così di me e Audrey. E non c'è altro modo di metabolizzare che scrivere, anche poche righe. Because he's undone, become the language of disaster and love, vengeance and dust, and she calls to him, e a quel punto se continuo a cantare sto inevitabilmente piangendo.
In the cold lonely wind, together again, her inside him, and she calls to him... let them waste... cross the ancient rails, to you... far out, beneath the sorrow clouds...
In the cold lonely wind, together again, her inside him, and she calls to him... let them waste... cross the ancient rails, to you... far out, beneath the sorrow clouds...
Zamagna Corvetto Martini Osoppo Bonola Benedetto Marcello.
Com'è, come non è, sono lì alla fermata della 61 ripensando ai miei diciott'anni. Provo a scavare nella memoria, ma non ritrovo quasi nulla. Nessuna sensazione. Ripenso al compleanno festeggiato alla bell'e meglio con gli amici di sempre, quelli del quartiere, quelli che per tutta la vita sapranno chi sei anche se non ti farai vedere per vent'anni. Poi mi illumino in un lampo e mi rivedo al mercato con Robi: altri tempi, altri sbattimenti, altre storie. E che storie. Robi, cazzo, praticamente lavorava solo al sabato, e qualche volta al giovedì. Fenomenale. Durante la settimana facevo tutto io, e per chi conosce il mio senso pratico, bè, ho già detto tutto. Arrivavo prima di lui, sempre, scacciavo i marocchini che volevano impossessarsi del posto, montavo, correvo a destra e a manca per portargli giornali, focacce, caffè e quant'altro. Lui scriveva i cartelli, poi si chiudeva in un mutismo che per me, all'epoca, era davvero incomprensibile. Litigavo con le vecchie, poi quando tornavo a casa da via Zamagna e l'incasso era stato di 139mila lire mi veniva da star male. Io non guadagnavo un cazzo, lo aiutavo perchè aveva bisogno e non gli chiesi praticamente mai un soldo. Quello che mi dava, prendevo. Io avevo bisogno di stare fuori di casa, e per lui lavorai quasi due mesi con uno stipendio da fame. Ma non m'importava un granchè. Robi mi incuriosiva, tutto in lui era enigmatico; non accennava il minimo gioco di apparenze, per entrare in contatto con lui dovevi viverlo al 100%. C'erano giorni in cui, montato il banco, prendeva e se ne andava, per tornare dopo tre ore, lasciandomi in balia di tutti quegli assurdi avvenimenti che solo al mercato possono succedere (e sono tanti, credetemi). In piazza Martini un giorno stava per scatenarsi una tromba d'aria e, quando tornò, non seppe neppure dirmi dov'era stato. "Eh, sono andato di là a fare un giro, dovevo risolvere una cosa". "Ma cazzo, non hai visto che a momenti qua vola via tutto? Cazzo." Nessuna risposta. Mi accontentavo delle sue spiegazioni, ed intanto assimilavo il suo modo di fare, il suo atteggiamento nei confronti della vita: la sua composta rassegnazione dinnanzi alle tristi vicende che lo stavano colpendo fu per me una lezione da imparare. Robi si sfogava pochissimo, e non mi faceva mai pesare le sue difficoltà. Ripensare oggi a quel ragazzetto magro ed ingenuo in balia delle vecchiacce mi fa davvero sorridere, mi rende orgoglioso. Ci vuole davvero un pizzico di incoscienza nella vita: oggi come oggi, infatti, non tornerei mai a lavorare in quel modo. Non potrei resistere nemmeno tre giorni. Certo, quando arrivava il sabato era una festa. In Benedetto Marcello si lavorava alla grande, non c'è che dire. Ogni tanto arrivava qualche straniera ed io sfoderavo il mio fluent english da studente che è riuscito a farsi bocciare in quarta liceo con l'8 in inglese: no, dico, mica cazzi. Un giorno sparì con moglie e figlia per andare a mangiare da McDonald, e quando tornò io gli avevo venduto mezzo banco: non ci poteva credere (ed io ancora oggi ho dubbi su ciò che successe veramente quel pomeriggio). Eh sì, quelli erano i tuoi diciott'anni, Joe. Un pomeriggio andai a casa sua dopo il mercato per sistemare il magazzino, in tv passava il video di Mambo number 5 e lui si mise a ballare con la figlia di due anni: lo vidi felice come non mai. Quell'immagine non passerà mai dalla mia mente. A diciotto anni non capisci un sacco di cose, certo. Ma alcune altre ti rimangono dentro per sempre.
A questo punto mi sa che giovedì passo a salutarlo. L'ultima volta che mi ha chiesto delle mie donnacce dovevano ancora succedere un sacco di cose. Si farà due risate (come sempre), mannaggia a me.
Cosa non è stato quel millenovecentonovantanove.
A questo punto mi sa che giovedì passo a salutarlo. L'ultima volta che mi ha chiesto delle mie donnacce dovevano ancora succedere un sacco di cose. Si farà due risate (come sempre), mannaggia a me.
Cosa non è stato quel millenovecentonovantanove.
lunedì, gennaio 07, 2008
L'Amico Varano E' Rimasto Scosso Dagli Ultimi Avvenimenti (Perciò Chiede Consigli Al Caro Amico Joe)
El V@rone! scrive:
e adesso cosa facciamo
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
adesso?
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
ci pensa sven
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
lui ha tutte le risposte
El V@rone! scrive:
pastapastapasta
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
tribute
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
ttttuuuuuuutu tututu tuuuuuuuuuuuuuuu
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
tum tum tum tumtutuuuuuuuuuuuuuuum
El V@rone! scrive:
tutuutututu
El V@rone! scrive:
ututtututuututut
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
turutururututuuuuuuuuuuuuuuu
El V@rone! scrive:
utututuutututututtuttu
El V@rone! scrive:
utututututututututuut
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
do it to meeeeeee, i'll do it to youuuuuuuuuuuu
El V@rone! scrive:
tu tutududu
El V@rone! scrive:
tududuttututudu
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
quando riparte al minuto 4 e 30
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
da paura
El V@rone! scrive:
mamma che pezzo
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
se me la mettono durante una serata divento matto
El V@rone! scrive:
mi prendo una mitsubishi
El V@rone! scrive:
al volo
e adesso cosa facciamo
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
adesso?
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
ci pensa sven
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
lui ha tutte le risposte
El V@rone! scrive:
pastapastapasta
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
tribute
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
ttttuuuuuuutu tututu tuuuuuuuuuuuuuuu
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
tum tum tum tumtutuuuuuuuuuuuuuuum
El V@rone! scrive:
tutuutututu
El V@rone! scrive:
ututtututuututut
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
turutururututuuuuuuuuuuuuuuu
El V@rone! scrive:
utututuutututututtuttu
El V@rone! scrive:
utututututututututuut
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
do it to meeeeeee, i'll do it to youuuuuuuuuuuu
El V@rone! scrive:
tu tutududu
El V@rone! scrive:
tududuttututudu
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
quando riparte al minuto 4 e 30
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
da paura
El V@rone! scrive:
mamma che pezzo
joe rokocoko³ - MDMA scrive:
se me la mettono durante una serata divento matto
El V@rone! scrive:
mi prendo una mitsubishi
El V@rone! scrive:
al volo
domenica, gennaio 06, 2008
A Volte Joe Rimane Sorpreso...*
"La vita è meno scorrevole delle tue parole credo."
*... dall'impatto che le sue parole hanno sugli altri. Ne parlavo ieri con la Silvye, rimasta colpitissima dal mio post di fine anno. Come lei altre persone hanno apprezzato il risultato di quella mia non-fatica. Io, nel mio piccolo, vado avanti, vagando un po' senza meta, ma sapendo che da qualche parte arriverò. Ed allora mi guarderò indietro e saprò che senso ha avuto tutto questo. Continuo a non aspettarmi niente, ed a ricevere invece attestati di stima che sono cibo per l'anima. E se proprio volete saperlo, c'è una persona alla quale devo qualcosa in questo senso. Glielo devo; perchè una promessa è una promessa. Anche se sei svanita nel nulla, io ti porterò sempre con me.
*... dall'impatto che le sue parole hanno sugli altri. Ne parlavo ieri con la Silvye, rimasta colpitissima dal mio post di fine anno. Come lei altre persone hanno apprezzato il risultato di quella mia non-fatica. Io, nel mio piccolo, vado avanti, vagando un po' senza meta, ma sapendo che da qualche parte arriverò. Ed allora mi guarderò indietro e saprò che senso ha avuto tutto questo. Continuo a non aspettarmi niente, ed a ricevere invece attestati di stima che sono cibo per l'anima. E se proprio volete saperlo, c'è una persona alla quale devo qualcosa in questo senso. Glielo devo; perchè una promessa è una promessa. Anche se sei svanita nel nulla, io ti porterò sempre con me.
sabato, gennaio 05, 2008
Quella Volta Con Le Torce Però Ho Avuto Davvero Paura.
Sono in giro con X, è lui che deve fare acquisti. Arriviamo, si mette in contatto con "loro". "Sono X", dice, lo riconoscono dalla voce e lo fanno entrare. Camminiamo e non incontriamo nessuno; il posto, ovviamente, è nascosto, infognato. Mi sento un po' a disagio, non so perchè. Non devo fare un cazzo, sono con lui, ma questo luogo mi mette in soggezione. In giro, tutto parla dell'attività che lì dentro si svolge. Vedo un tipo grosso che parla con un altro, in un angolino. Non riesco a captare i loro discorsi, ogni tanto butto lì un'occhiata ma quando vengo ricambiato, subito distolgo lo sguardo. X spiega cosa gli è successo con l'ultimo acquisto. Viene prontamente servito, altri clienti non se ne vedono, tutto avviene molto velocemente, l'impressione che ho è che una minima mossa sbagliata possa creare un notevole problema. Mi guardo in giro stando attento a non scrutare, a non notare niente. Ho già vissuto situazioni simili in passato: laddove regna la diffidenza, uno come me, estraneo e silenzioso, è visto molto, molto male. Non mi hanno chiesto chi sono perchè si fidano di X, ma in questo campo, in realtà, nessuno si fida di nessuno. E' solo un meccanismo, una ruota che gira. Io sono con X e loro devono accettarlo. Se farò cazzate, se mi rivelerò altro da ciò che loro pensano io sia, allora saranno cazzi sia per me che per X. L'affare si conclude e ce ne possiamo andare. Salutiamo, sorrisi, strette di mano, tutto nella norma. Risaliamo da quel buco di posto e come niente fosse torniamo alla macchina. Sorrido e a quel punto guardo il Bagnino.
"Tu e la tua stupida bacchetta magica del cazzo! Andate a incularvi tu e tutti i maghi del mondo!"
"Tu e la tua stupida bacchetta magica del cazzo! Andate a incularvi tu e tutti i maghi del mondo!"
"Insieme Eravamo Ricchi Anche Quando Non Avevamo Niente"
"Non c'è altra gente con cui voglia stare, nessun altro posto dove voglia andare"
"A volte io vado via ma questa qui è casa mia"
"Un vecchio nastro ci ricorda il tempo da cui siamo uniti"
"E' una magia di vettori convergenti"
"Ma ora anche gli amici andati via sono qui come ologrammi, presenti"
"Non c'è altra gente con cui voglia stare, nessun altro posto dove voglia andare."
Pelle d'oca.
"A volte io vado via ma questa qui è casa mia"
"Un vecchio nastro ci ricorda il tempo da cui siamo uniti"
"E' una magia di vettori convergenti"
"Ma ora anche gli amici andati via sono qui come ologrammi, presenti"
"Non c'è altra gente con cui voglia stare, nessun altro posto dove voglia andare."
Pelle d'oca.
venerdì, gennaio 04, 2008
Orange Is My Favourite Colour.
Ally si è sposata. TommyBoy è partito. La mail di Robert Ford mi ha commosso. Mi sto imbottendo di farmaci. Stefy mi ha passato Time for Revolution cinque minuti dopo che gliel'ho chiesto: l'albanozzo in un anno non ce l'aveva fatta. Continua a mancare qualcosa. Mando in repeat Talk of the love. Il cielo è bianco. E' il compleanno della Lindina, auguri. Domani quello di Teo. Msn è uno strumento pericolosissimo ma a volte è indispensabile. Mi mancano quei capelli morbidi. Voglio strabene alla mia SoCiA. La Silvye l'altra sera aveva un berrettino stupendo. Il Bagnino sta per passare a prendermi. Ho parlato con la vecchia Fayna e ci siamo virtualmente abbracciati. Ieri mi sono perso Scottie al Dundas. Ho 21 amici su Facebook. Audrey sta per tornare.
Stanno succedendo decisamente troppe cose.
Stanno succedendo decisamente troppe cose.
giovedì, gennaio 03, 2008
Cosa Ti Sei Persa...
Dialogo immaginario tra Joe Rokocoko e TommyBoy, il giorno prima del ritorno a Londra di quest'ultimo.
TommyBoy: "Carletto è il mio ultimo giorno qui a Milano, che tristezza!"
Joe: "Nevica pure. Chissà che macello per Mourad! Se qualcuno segue le impronte nella neve gli sgama l'imbosco."
TommyBoy: "Carletto è il mio ultimo giorno qui a Milano, che tristezza!"
Joe: "Nevica pure. Chissà che macello per Mourad! Se qualcuno segue le impronte nella neve gli sgama l'imbosco."
Due Minuti E Cinquantaquattro Secondi Di Malinconia.
Nessuno se n'è accorto, ma come ultimo pezzo per mandare a nanna gli irriducibili l'altra sera (in realtà erano le sette del mattino) ho buttato lì "Carnival", dalla colonna sonora dell'Assassinio di Jesse James. Nessuno di voi può capire; ma se mai vi capitasse di ascoltare quel cd, allora sapreste già da dove partire (ultimi 40 secondi da brivido).
Che poi, non è vero che nessuno di voi può capire. Qualcuno, come sempre, c'è (e rimarrà in questo mio cuore inquieto per molto tempo ancora, mi sa) (what are you my air?).
Che poi, non è vero che nessuno di voi può capire. Qualcuno, come sempre, c'è (e rimarrà in questo mio cuore inquieto per molto tempo ancora, mi sa) (what are you my air?).
mercoledì, gennaio 02, 2008
"Do It To Me, I'll Do It To You"
Mentre ripenso al miliardo di immagini della festa di Capodanno, un enigma attanaglia la mia mente: ma come cazzo ho fatto a non mettere Tribute dei Pasta Boys?
Bah, perlomeno fino alla fine di aprile. Poi riparte la stagione del Solaire, ed allora vedremo.
E la Cotta? La Cotta, dico, ma quante cazzo ne sa? La adoro!!! (i miei quindici anni tetri...)
E quel saluto finale? E quel braccialetto blu che illuminava il bagno? Per quanto tempo queste immagini rimarranno dentro di me?
Bah, perlomeno fino alla fine di aprile. Poi riparte la stagione del Solaire, ed allora vedremo.
martedì, gennaio 01, 2008
Le Mille Scoperte Di Joe.
Sono le sei e mezza del mattino e giustamente il Bagnino in consolle sta tirando fuori il meglio del suo repertorio per il fine serata. Mi piazza Hey there Delilah a tradimento, io sono fuori a chiacchierare incurante del freddo e della fattezza totale. Non capita spesso di incontrare persone con le quali entrare in sintonia così velocemente: mentre parliamo mi sembra che ci siamo solo noi due nell'universo. Eppure il resto è lì vicinissimo a noi, dietro quella porta che continua ad aprirsi e chiudersi in un andirivieni di anime inquiete (troppo divertimento, troppi avvenimenti, troppo alcol). Certo che se la vita fosse sempre così. Se fosse sempre come una chiacchierata tra sconosciuti che si vogliono bene, sentendosi parte di un qualcosa di grande ed indefinito. Se tutto potesse fermarsi lì... se avessimo sempre quella voglia di affratellarci e sentirci felici per cose minime e banali come un cioccolatino offerto, un sorriso, una carezza. Se in questi 366 giorni che mancano al prossimo Capodanno potessimo davvero trovare quell'equilibrio che manca.
La maggiorenne maggiorata non lo sa, ma grazie a lei, là fuori su quelle poltrone, mi è sembrato di poter afferrare il tempo che volava via. Forse è vero che quando non ti manca nessuno, allora vuol dire che sei davvero felice.
Il vecchio Joe non pensa ad altro da quando si è risvegliato nel gelo della taverna.
La maggiorenne maggiorata non lo sa, ma grazie a lei, là fuori su quelle poltrone, mi è sembrato di poter afferrare il tempo che volava via. Forse è vero che quando non ti manca nessuno, allora vuol dire che sei davvero felice.
Il vecchio Joe non pensa ad altro da quando si è risvegliato nel gelo della taverna.