domenica, luglio 29, 2007
Voglio ridere, voglio piangere, ma non faccio nessuna delle due cose. Ascolto Moby, mi incazzo, poi chiama il Bagnino e mi rassereno, ma non so nè perchè mi sono incazzato, nè perchè mi sono rasserenato. Ho toccato il fondo mille volte in quest'ultimo periodo: negli ultimi sei mesi, precisamente. Mi sono ucciso, moralmente, almeno una ventina di volte. Ho dato il peggio di me, ma per fortuna ho fatto del male soltanto a me stesso (e forse ad un'altra persona, che però mi giura di stare bene). Questo mi tranquillizza in questa serata così sbagliata. Vado in apnea, non so se riuscirò a mangiare ma ci spero. Spero tante cose. Tante, tantissime, forse solo una. Stasera forse vedrò Paul e gli chiederò se si ricorda quella storia dell'Andrea Doria e della Sampierdarenese. Quanta malinconia in questo pezzo di Felix da Housecat. Quanta malinconia quando manca un giorno alla partenza. E quanta inquietudine per tutto quello che non c'è in queste righe. Stamattina sono pure andato a Messa. Come sto messo? Eh... parliamone...
E Cullati Dall'Onda Notturna Sognare La Mamma... il Mare.
Ho controllato che la finestra fosse ben chiusa. Lo era. Ho sentito che c'era qualcosa di strano. Poi me ne sono dimenticato. Ora, qui, squagliato dal caldo in attesa della chiamata del Bagnino, mi sforzo di essere il più assertivo possibile ma mi maledico al tempo stesso perchè so che non lo sarò. Se solo Jodie potesse, mi ucciderebbe. Oh sì. Se io potessi invece, la sposerei, ma indietro non si torna, e dalla chiesetta sullo scoglio sono scappato io. Ma è davvero così che deve andare? Devo ricontrollare quella dannata finestra. Anzi, non devo controllare. Devo proprio chiuderla. "Soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda notturna sognare la mamma... il mare".
Già. Soltanto fare ciò che c'è da fare.
Già. Soltanto fare ciò che c'è da fare.
Beach, On The Beach.
Quando torni dalle serate così, il giorno dopo è un mix di immagini montate a caso che devi cercare di rimettere in ordine. Il tempo è un concetto che non ha senso in questi casi, ma le chiamate partite dal cellulare sono un buon inizio per capire a che ora è successo cosa. L'albanozzo dice che l'ho chiamato e lui mi ha messo giù. Ma dov'ero? Ma dopo il suo messaggino? Ah ero nel cesso delle signore. Con una mano tenevo il cocktail che il Varanone mi aveva gentilmente offerto. Appoggio il bicchiere e la tiro su ma lei non vuole. Il tempo... questo concetto senza senso... la porta che non si può chiudere ma la convinzione che tutto si risolverà per il meglio. Perchè, come dice il Perkovic, quando c'è Joe queste situazioni sono sempre sotto controllo. Straverissimo. Non è la prima volta che mi ritrovo a fare ciò che sto facendo. Villalobos è stato l'apice. Certo stavolta è diverso, certo stavolta c'è un pizzico di preoccupazione in più, ma non farò trasparire niente di tutto questo. Andrà tutto bene. Ecco, è arrivata la NonFotogenica a darmi il cambio. Mi faccio un giro dal Varano, ma dopo pochissimo torno sul luogo del misfatto. Lo sapevo che non dovevo lasciarle sole, ora sono spetasciate per terra. C'è nervosismo, ma io col mio Vodka Alla Pesca E RedBull Più Varie Ed Eventuali Aggiuntine Sciroppose in mano non perdo la calma. Ora sistemiamo tutto. Certo che ve l'avevo detto che nei locali il cellulare va portato. Diegone, devo sentire Diegone. Intanto sti due tizi del cazzo mi stanno facendo incazzare con sta storia che la ragazza non puzza d'alcol. Non mettetele in testa strane idee porca di una puttana troia. L'epilogo è inaspettato. Ora andiamo a prenderti il cellulare e poi vediamo cosa succede. Questa è la fine della serata, all'incirca. Ma prima?
Storie di sbattimenti più o meno velati. L'inquietudine mi aveva assalito prima di arrivare al Boh, un posto che io odio senza un motivo valido. E poi al Boh ci ho fatto serate interessanti... ma che ne so... Chiacchiere leggere con la Silvi, l'incontro con la Zaza, oddio, c'è sempre troppo da dire e sempre troppo poco tempo. Il tempo... quello che non ho neanche adesso, quello che non ho avuto nemmeno ieri sera, quello che so già di non avere perchè partirò sempre e comunque troppo presto rispetto a quello che vorrei fare. Non c'è via d'uscita, stavolta. Non sono mai stato capace di rinunciare a qualcosa, piuttosto ho annullato me stesso totalmente. Ma qui non c'è via d'uscita, qualcosa (qualcuno) salterà. Se il Perkovic avesse saputo che quella non era una battuta, bè. Ma lo sembrava, lo ammetto. Nessuno capirà questo finale.
Io sì però.
Storie di sbattimenti più o meno velati. L'inquietudine mi aveva assalito prima di arrivare al Boh, un posto che io odio senza un motivo valido. E poi al Boh ci ho fatto serate interessanti... ma che ne so... Chiacchiere leggere con la Silvi, l'incontro con la Zaza, oddio, c'è sempre troppo da dire e sempre troppo poco tempo. Il tempo... quello che non ho neanche adesso, quello che non ho avuto nemmeno ieri sera, quello che so già di non avere perchè partirò sempre e comunque troppo presto rispetto a quello che vorrei fare. Non c'è via d'uscita, stavolta. Non sono mai stato capace di rinunciare a qualcosa, piuttosto ho annullato me stesso totalmente. Ma qui non c'è via d'uscita, qualcosa (qualcuno) salterà. Se il Perkovic avesse saputo che quella non era una battuta, bè. Ma lo sembrava, lo ammetto. Nessuno capirà questo finale.
Io sì però.
sabato, luglio 28, 2007
Ti Vedo Inquieto.
Negli ultimi tre giorni ho scritto cinque post che poi non ho pubblicato.
Cosa c'è Joe?
Cosa c'è Joe?
venerdì, luglio 27, 2007
Che Bello Sentirti. Oggi Come Ieri. Ci Vediamo Al Bar Di Coco.
Se tu mi vedessi. Non voglio partire così. Voglio già tornare. Voglio tornare.
mercoledì, luglio 25, 2007
Non Ho Tempo Per La Sintassi Stasera. (Ma Tutto E' Sintassi, Anche La Sua Assenza)
Charles Manson ha 72 anni. God moving over the face of the waters di Moby è semplicemente sublime. Ieri un tizio si è avvicinato a me e a Nick e ci fa "ma ce lo facciamo un pippotto anche se non ci conosciamo?". Prima ci aveva chiesto "oh ragazzi ma una canna?". La Raffi, in effetti, dal vivo rende molto meglio che in foto. Ma questo vuol anche dire che in foto non rende un cazzo, come dicevo io. Ih ih. Qualcuno mi ha detto che tutte le donne sono piattole tranne una. Concordo. Ieri ho rivisto Il ragazzo di campagna, e sono sempre più convinto che sia uno dei film più belli della storia. Ieri ho visto Crank, e sono convinto che sia uno dei film più belli della storia. Ieri ho visto anche Pathfinder, e sono convinto solo del fatto che uscirà alla fine di agosto. Ieri ho anche visto The Littlehouser, ma non è un film. Ieri sono stato a cena da Dani ed alla fine ero straface (leggasi STRAFEIS). Colpa di quell'oggetto strano che Dani ha tirato fuori che era da Travedona Laurea Bagnino Episode One che non lo vedevo. Io e Nick ieri abbiamo rifiutato il pippotto tra sconosciuti, che sia chiaro. Ho appeso alla porta l'invito del DOC. Oggi ho chiacchierato col Varanone ed è stato pesantissimo. Non lui, i discorsi. Non mi piace scappare ma non vedo l'ora di partire. Soltanto per poter tornare un po' cambiato. Non so ancora dove sarò a ferragosto. Drifting on a comet di Felix da Housecat è un altro pezzo che dovete scaricare. Mi ha detto che se non le passo le foto mi fa un casino in faccia. Ho rivisto la Lia dopo un tempo infinito. TommyBoy oggi era al lago. Il Bagnino oggi era in montagna. Io mi vado a fare una doccia. Aguzzando la vista verso l'orizzonte, Chuck Norris può vedere la sua nuca. Domani c'è anche la Lindina al Dundas. Qualcuno mi ha detto che sono matto. Mi manca Jodie. Ringhio parte. Ultimo giro di bevute. Ancora Moby. Ancora tu, qui, nei miei pensieri, dentro di me. Nuvole rosa.
Chi E' Che Ha Paura Dei Ladri?
Una sola preoccupazione in questa mattinata di sbattimenti lavorativi... che lei stia fuori da tutti sti casini, da queste situazioni di merda... che nessuno provi a scalfirla... lei con quel cuore lì e quel sorriso che mi fa ripensare a quella canzone degli Ustmamò...
Anima semplice, candida e pura, non diventare amara
non immischiarti tu, non puoi capire, la vita è così avara
...che già troppi casini sono successi, troppe tensioni abbiamo dovuto sopportare, a volte a costo di quell'equilibrio che tanto non riusciamo più a recuperare. Mi accorgo che è l'una e venti e non ho fame, ho la certezza assoluta che questo sia solo un periodo, e come tale passerà, quindi mi rassereno nuovamente; chi lo sa se non sto soltanto nascondendo la testa nelle nuvole un'altra volta. Ma no, è proprio sereno quassù.
Che strano.
Anima semplice, candida e pura, non diventare amara
non immischiarti tu, non puoi capire, la vita è così avara
...che già troppi casini sono successi, troppe tensioni abbiamo dovuto sopportare, a volte a costo di quell'equilibrio che tanto non riusciamo più a recuperare. Mi accorgo che è l'una e venti e non ho fame, ho la certezza assoluta che questo sia solo un periodo, e come tale passerà, quindi mi rassereno nuovamente; chi lo sa se non sto soltanto nascondendo la testa nelle nuvole un'altra volta. Ma no, è proprio sereno quassù.
Che strano.
martedì, luglio 24, 2007
E' Proprio Così.
Improbabile dialogo, realmente avvenuto, tra Joe Rokocoko ed il Personaggio Misterioso:
PM: "Oh ma... stamattina apro il portafoglio... e ci trovo dentro i cinquanta euro della Cami!"
JR: "Come? Aaaaaaaah sì che te li aveva dati da tenere al Solaire, sì..."
PM: "Eh sì si era dimenticata... le ho mandato un messaggino prima per dirglielo... allora lei mi ha risposto, bella lì così siamo costretti a vederci ancora! Iiiiiih ih ih "
JR: "AH AH AH E' UNA GRANDE!"
PM: "AH AH AH sì veramente... che bello che nel mondo ci sono persone così... anzichè tutte quelle stronze che ci sono in giro... fanculo... ce ne fossero di più di persone come lei..."
JR: "Hai ragione... è proprio... cioè... una persona splendida."
PM: "Oh ma... stamattina apro il portafoglio... e ci trovo dentro i cinquanta euro della Cami!"
JR: "Come? Aaaaaaaah sì che te li aveva dati da tenere al Solaire, sì..."
PM: "Eh sì si era dimenticata... le ho mandato un messaggino prima per dirglielo... allora lei mi ha risposto, bella lì così siamo costretti a vederci ancora! Iiiiiih ih ih "
JR: "AH AH AH E' UNA GRANDE!"
PM: "AH AH AH sì veramente... che bello che nel mondo ci sono persone così... anzichè tutte quelle stronze che ci sono in giro... fanculo... ce ne fossero di più di persone come lei..."
JR: "Hai ragione... è proprio... cioè... una persona splendida."
Ho Accorciato Le Distanze. Cioè Credo. Insomma Boh!
E' Miky il personaggio di questi due giorni. Ieri era piuttosto sorpreso di sentirmi al telefono; in effetti, l'ultima volta che l'avevo chiamato era per festeggiare i risultati delle elezioni del 2001, credo. Che poi io non avevo niente da festeggiare, Pino aveva preso solo l'un per cento! Ih ih ih...
Oggi riguardando un po' di foto col Bagnino salta fuori lui, Miky, ed il Pizzettato Ancora Ignaro Dell'Imminente Decapitazione Di Harry Potter se ne esce con: "oh ma Miki? Ma porca puttana ma mi fa incazzare!" Eh? "Eh sì ma perchè ci sta dentro cazzo, mi sta simpatico di brutto, ma non si fa mai vedere! Ma chiamiamolo ogni tanto cazzo!".
Invece mi ha chiamato lui stasera. C'abbiamo in ballo sto Negroni in cui affogare quei discorsi là, che di sturie malate ce ne intendiamo. Ma come quella volta a Canbosco, no... è irripetibile.
Il resto della serata è tutta nella mia minacciosa intimidazione: "ti faccio un casino in faccia!"
E poi ancora parole, risate, calorosi abbracci, un regalo che ho fatto finta di non apprezzare ma che in realtà mi ha davvero sorpreso, e reso felice, la certezza che domattina me ne andrò in fissa, la spiegazione all'unico dubbio della serata: metà invisibile, metà visibile. Sì insomma, diciamola così. Giovedì, intanto, Closing Party @ Dundas: get ready...
Oggi riguardando un po' di foto col Bagnino salta fuori lui, Miky, ed il Pizzettato Ancora Ignaro Dell'Imminente Decapitazione Di Harry Potter se ne esce con: "oh ma Miki? Ma porca puttana ma mi fa incazzare!" Eh? "Eh sì ma perchè ci sta dentro cazzo, mi sta simpatico di brutto, ma non si fa mai vedere! Ma chiamiamolo ogni tanto cazzo!".
Invece mi ha chiamato lui stasera. C'abbiamo in ballo sto Negroni in cui affogare quei discorsi là, che di sturie malate ce ne intendiamo. Ma come quella volta a Canbosco, no... è irripetibile.
Il resto della serata è tutta nella mia minacciosa intimidazione: "ti faccio un casino in faccia!"
E poi ancora parole, risate, calorosi abbracci, un regalo che ho fatto finta di non apprezzare ma che in realtà mi ha davvero sorpreso, e reso felice, la certezza che domattina me ne andrò in fissa, la spiegazione all'unico dubbio della serata: metà invisibile, metà visibile. Sì insomma, diciamola così. Giovedì, intanto, Closing Party @ Dundas: get ready...
lunedì, luglio 23, 2007
Non Ci Penserà La Musica.
Cosa c'è da dire quando non rimane niente da dire? Cosa c'è dentro a questo vuoto? E dietro al verde dei suoi occhi? Com'è difficile fare ordine quando pensi sia inutile. Daniel non si confessava a Premeno perchè diceva che tanto poi sarebbe tornato a commettere gli stessi peccati. Non c'erano controlli incrociati, perciò nessuno poteva sapere che lui non si era confessato. Ognuno stava seduto al suo albero in silenzio scrivendo qualche riflessione, io invece litigavo a distanza con lui, perchè io voglio sempre capire i perchè delle persone, delle cose, delle situazioni. Me l'ha detto anche Katia una volta, tu vuoi sempre sapere perchè. E' vero. Daniel non aveva ragione, ma perlomeno una spiegazione razionale ai suoi comportamenti la sapeva dare. Ecco, ma è sbagliato lo stesso cercare di spiegare tutto. A volte le cose succedono semplicemente perchè non siamo in grado di fermare il corso degli eventi. Perchè farsi travolgere è un attimo, oltre ad essere una colpa. Fermarsi a pensare è sempre una buona soluzione, ma una volta che abbassi le difese, ciao... una volta che hai messo le mani avanti e sai che non ti spaccherai i denti, allora quello è il momento in cui stai dando una svolta... anche senza volerlo.
Daniel non aveva ragione e la tastiera del pc del Bagnino mi fa incazzare, che il tasto per le maiuscole non si schiaccia bene. Ho appena bevuto una cocacola ghiacciata mentre il pirla è qua di fianco che legge Harry Potter. Non lo sa che fra quaranta pagine lo decapiteranno?
Daniel però sapeva spiegarsi. Questo mi manca. Io ti leggo attraverso, mi bastano tre puntini di sospensione. Ma una spiegazione per me, per me che sono in debito con me stesso, no, non ce l'ho. Music saved my life, disse una volta Tommy Vee. Io c'ho il Bagnino. Funzionerà sempre così?
Del Perchè Hanno Inventato i Puntini Di Sospensione.
La vacanza a Formentera è finita e torno ad essere domiciliato in un sol posto. Un posto che mi appartiene, che mi fa sentire un po' più al sicuro, che ultimamente qualche errorino di troppo l'ho commesso pure io che non sbaglio dal lontano 1999 quando riuscii a colpire la traversa da meno di un metro contro una squadra di Pieve Emanuele (mi pare). Vabbè. Il chiarimento è iniziato a metà gelato, ma in realtà non è affatto avvenuto. Non ce n'era bisogno, semplicemente.
Per raccontare le mie ultime 24 ore mi ci vorrebbe una vita intera (ah, in un'altra vita...), o comunque un po' di voglia di farsi lo sbattimento. Ed io ho voglia? Però ho chiamato Miky, ci siamo fatti due risate al telefono e ci siamo promessi un Negroni per parlare di quelle sturie lì. Ed è tornato TommyBoy ed è già sparito e so già cosa c'è dietro a tutto quanto. E Fabri su messenger che si è confidato e mi ha fatto piacere. E quel messaggino oggi all'una e un quarto...
Ma la serata...
Come faccio a spiegarvi la serata. La maledizione del divano... il due a zero... la voglia di rimanere a Formentera, che in pochi giorni io mi affeziono ai posti, ai ritmi, alle piccole follie quotidiane... il frigo con ancora due bottiglie d'acqua e mezza busta di coppa, le merendine ancora da finire, le ultime coccole con la Pimpi che è ingrassata a dismisura in questa settimana... (colpa del prosciuttino!)
Mi chiede se sono arrabbiato, le dico che bisognerà portare i conti in parità. Ridiamo. It's time to go home. Una settimana, più o meno, e poi CCCCCIIIIAAAAAOOO. Sento che tutto sta ruotando intorno a me.
Per raccontare le mie ultime 24 ore mi ci vorrebbe una vita intera (ah, in un'altra vita...), o comunque un po' di voglia di farsi lo sbattimento. Ed io ho voglia? Però ho chiamato Miky, ci siamo fatti due risate al telefono e ci siamo promessi un Negroni per parlare di quelle sturie lì. Ed è tornato TommyBoy ed è già sparito e so già cosa c'è dietro a tutto quanto. E Fabri su messenger che si è confidato e mi ha fatto piacere. E quel messaggino oggi all'una e un quarto...
Ma la serata...
Come faccio a spiegarvi la serata. La maledizione del divano... il due a zero... la voglia di rimanere a Formentera, che in pochi giorni io mi affeziono ai posti, ai ritmi, alle piccole follie quotidiane... il frigo con ancora due bottiglie d'acqua e mezza busta di coppa, le merendine ancora da finire, le ultime coccole con la Pimpi che è ingrassata a dismisura in questa settimana... (colpa del prosciuttino!)
Mi chiede se sono arrabbiato, le dico che bisognerà portare i conti in parità. Ridiamo. It's time to go home. Una settimana, più o meno, e poi CCCCCIIIIAAAAAOOO. Sento che tutto sta ruotando intorno a me.
domenica, luglio 22, 2007
Il Mio Cuore Si E' Fermato.
"Ti sarò debitore per sempre."
"Ma tu non sei in debito con me Joe. Sei in debito con te stesso."
"Ma tu non sei in debito con me Joe. Sei in debito con te stesso."
venerdì, luglio 20, 2007
Listen Sugar.
C'è sto pezzo di Eric Prydz di nove minuti che se lo sente il Bagnino impazzisce. Mi ricorda lo scambio di porte di Nick a Travedona, vai a capire il perchè. Sì, c'è sempre un perchè ma spiegarlo sarebbe spiegare il mare. E a Travedona c'è il lago. Che poi non ci siamo mai andati al lago, e vai a capire il perchè. Bè, c'è sempre un perchè, ed in effetti sarebbe abbastanza semplice spiegarlo. Ma chi c'ha voglia? Io un po'. Ma di andare a salutare la Cami insieme a Nick più che altro, e di ascoltare questo pezzo di Eric Prydz all'infinito, che quando il Bagnino lo sentirà impazzirà. Che poi il Bagnino è già sbinato di suo eh. Un minuto e mezzo ancora, e cosa non è sto pezzo mammamia. Ora c'è Sugar di Armand van Helden, niente di male ma non c'è paragone. Come questo venti luglio, che è il compleanno del Varanone e dell'ex-Divina. Auguri eh. Ma dico, non si potranno mica paragonare i due festeggiati? Che poi, al Varanone la festa gliel'abbiamo fatta noi a sorpresa, e lui tutto imbabbito non ci aveva nemmeno visti lì davanti al Joe Pena's. Meglio così, ah ah. Ma convincersi che tutto andrà a posto, no, proprio non ci sto riuscendo. Anche Armand van Helden merita di brutto, devo ammetterlo. Listen sugar, listen sugar, listen sugar sugar sugar sugar sugar sugar sugar sugar sugar sugar sugar... dissolvenza...
Uh, Illusion di Benny Benassi. Tamarrissima nell'anima, proprio come quelli che conservano le Buffalo come un cimelio prezioso. Ma chissà poi perchè? Bè, una spiegazione c'è sempre, ormai lo sapete. Ma quelle scarpe sono il mio 1997/98, c'è altro da aggiungere? Certo che sì, mentre aspetto una telefonata che non arriverà e tento di mettere in ordine le cose che ho da fare nelle prossime tre ore. Ma chi ce la fa? Non certo io, che perdo tempo ascoltando Illusion, e chi lo sa perchè sto pezzo si chiama proprio così. I wanna be an illusion, I wanna be an emotion, io la adoro la dance perchè in fin dei conti parla sempre d'amore, e se i tabbozzi sono tutti romantici ci sarà un perchè ma stavolta l'ho già spiegato. Questo remix non finisce più ma va bene così, c'ho il trauma dell'abbandono, ah ah. Ma proprio convivendo con questo trauma ho scoperto le risorse più nascoste, che tirarsi fuori dagli sbattimenti è sempre difficile come la prima volta (perchè c'è sempre una prima volta ed è durissima), e l'eterno ripresentarsi di queste situazioni alla fine mi farà pure sorridere. Ieri riascoltare Always Hardcore ha regalato momenti di affratellamento tra me, il Varanone e Silvietto, perchè il passato tabbozzo unisce nel profondo, e la chiave di tutto in fondo è proprio questa. Non si può spiegare il mare, ma dipingere la mia anima può essere comunque un buon inizio. Ora ci vorrebbe Heartbeats. Ten days of perfect tunes, the colors red and blue, we had a promise made, we were in love. Io la adoro la dance.
Buona Giornata.
Sto seduto un paio di minuti sulla panchina in largo Brasilia, vedo la gente passare, i bambini che giocano, una donna che parla col suo cagnolino. Non vorrei sentire quest'adrenalina, quest'angoscia, avrei bisogno di camminare e di correre, ma ho il mondo nelle tasche e devo andare in ufficio. Mi ha augurato buona giornata, ma non so se sarà così. Ci spero. Accendo il telefono della 3 e mi arriva un messaggino di ieri sera. Ora ho le lacrime agli occhi, ma non piango, non ci riesco più. Improvvisamente è sparita la voglia di partire per le vacanze, per il mare, per il divertimento assicurato con Nick e il Bagnino che sono la mia garanzia antiparanoia. E il brutto è che non so spiegarmi neanch'io tutto questo: perchè non ha un senso nè una logica. Cerco di tirarmi su pensando al probabile sabato sera di delirio al Solaire, e poi forse ci sarà la Cami ma, in tutta franchezza, nemmeno la sua contagiosa allegria potrà risollevarmi se arriverò a domani sera in questo stato. Eppure.
Eppure, mi dico e mi ripeto all'infinito mentre osservo le nuvole appoggiate sull'azzurro, tutto questo non ha un senso nè una logica. Dovrei chiamare il Bagnino e sentire cos'ha da dirmi. Dovrei stare tranquillo e non pubblicare quanto ho appena scritto. Dovrei solo pensare a me, per una buona volta nella vita.
Così, mentre Fabri mi insulta su messenger, chiudo gli occhi un minuto e ripercorro velocissimamente la serata di ieri: attimi, immagini, suggestioni, incomprensioni, abbracci, frasi scritte su una cartolina e sussurrate nella notte. Non voglio che litighiamo, voglio solo stare bene e passare del tempo con te. Che il tempo che passiamo insieme non vale dieci, nè cento nè mille. Vale un miliardo.
Tra alti e bassi (magari come ora), ma pur sempre un miliardo.
Ho solo voglia di vederti sorridere.
Eppure, mi dico e mi ripeto all'infinito mentre osservo le nuvole appoggiate sull'azzurro, tutto questo non ha un senso nè una logica. Dovrei chiamare il Bagnino e sentire cos'ha da dirmi. Dovrei stare tranquillo e non pubblicare quanto ho appena scritto. Dovrei solo pensare a me, per una buona volta nella vita.
Così, mentre Fabri mi insulta su messenger, chiudo gli occhi un minuto e ripercorro velocissimamente la serata di ieri: attimi, immagini, suggestioni, incomprensioni, abbracci, frasi scritte su una cartolina e sussurrate nella notte. Non voglio che litighiamo, voglio solo stare bene e passare del tempo con te. Che il tempo che passiamo insieme non vale dieci, nè cento nè mille. Vale un miliardo.
Tra alti e bassi (magari come ora), ma pur sempre un miliardo.
Ho solo voglia di vederti sorridere.
giovedì, luglio 19, 2007
Auguri Alla Maestrissima (Che Voleva Uccidere il Bagnino)
Ricordi che si fanno confusi... era il 2000, il Bagnino con la macchina nuova... che facciamo, citofoniamo? Io il cellulare ancora non ce l'avevo, lui sì, forse telefonammo, decidemmo di andarla a beccare. Una specie di atto insensato primordiale. Vieni a vedere la macchina, dicci un po' come stai, vieni a farti un giro? Non sai dirci di no... non sai dircelo.
Il 2001 arrivò con una mail. Vi devo dire una cosa, e voglio incontrarvi in questo preciso giorno. Pranzammo dal Bagnino, lei parlò, noi sorridemmo. A sto punto siamo tutti sulla stessa barca, eh? Però che impressione. Ci dicevi sempre che eravamo così noiosi... E' ora di leggere i nostri deliri sulla Smemo blu...
Ma è il 2002 l'anno della svolta. Ancora dal Bagnino, un pomeriggio di sole rubato allo studio, agli sbattimenti, a tutto quanto. Un pomeriggio noi tre, che abbiamo qualcosa di speciale e nessuno lo potrà mai capire. Prendiamo il sole, poi si torna dentro, storie di porte che si chiudono, una fuga di cui pentirsi. Scende, cammina, grido dalla macchina frasi sconnesse, chi lo sa se è stato giusto così.
Poi due anni di buio.
Nel 2005 una pizza in piazza Napoli, sempre di corsa perchè c'è più gusto, sono secoli che non ci vediamo (un anno e mezzo?) e dobbiamo dirci tutti troppe cose. Ritornano quelle sensazioni, come se non fosse passato mai quel tempo che invece ha diviso strade e destini. Mi arriva un messaggino verso le sei di sera, mi batte il cuore, ma si brucia sempre tutto troppo in fretta.
Il 2006 è un messaggino mentre vado dalla dottoressa. Nessuna risposta, un po' d'amarezza, ma in futuro lo so che le cose andranno diversamente.
2007. Non un giorno qualsiasi, decisamente.
Il 2001 arrivò con una mail. Vi devo dire una cosa, e voglio incontrarvi in questo preciso giorno. Pranzammo dal Bagnino, lei parlò, noi sorridemmo. A sto punto siamo tutti sulla stessa barca, eh? Però che impressione. Ci dicevi sempre che eravamo così noiosi... E' ora di leggere i nostri deliri sulla Smemo blu...
Ma è il 2002 l'anno della svolta. Ancora dal Bagnino, un pomeriggio di sole rubato allo studio, agli sbattimenti, a tutto quanto. Un pomeriggio noi tre, che abbiamo qualcosa di speciale e nessuno lo potrà mai capire. Prendiamo il sole, poi si torna dentro, storie di porte che si chiudono, una fuga di cui pentirsi. Scende, cammina, grido dalla macchina frasi sconnesse, chi lo sa se è stato giusto così.
Poi due anni di buio.
Nel 2005 una pizza in piazza Napoli, sempre di corsa perchè c'è più gusto, sono secoli che non ci vediamo (un anno e mezzo?) e dobbiamo dirci tutti troppe cose. Ritornano quelle sensazioni, come se non fosse passato mai quel tempo che invece ha diviso strade e destini. Mi arriva un messaggino verso le sei di sera, mi batte il cuore, ma si brucia sempre tutto troppo in fretta.
Il 2006 è un messaggino mentre vado dalla dottoressa. Nessuna risposta, un po' d'amarezza, ma in futuro lo so che le cose andranno diversamente.
2007. Non un giorno qualsiasi, decisamente.
mercoledì, luglio 18, 2007
I Would Cry Forever Please Don't Go.
Milano.
"Sì hai ragione, non mi sono mai sbilanciato così tanto. Ma capisci, insieme abbiamo fatto un percorso io e te, le convinzioni sono cambiate ma ora... ora siamo arrivati. Tu sei arrivato, io sono arrivato, non ci sono troppe strade da percorrere"
Intra.
JR: "Ho ritrovato una tua cartolina di quando avevi i capelli arancioni, che anno era?"
BP: "Estate della mia prima liceo... Solero... sì era il 98... eh"
JR: "Niente, quella cartolina lì l'aveva firmata anche lei. Le ho detto maddu quanti film che mi ero fatto, ah ah ah"
Premeno.
"Cosa vuol dire quando guardi un cielo stellato e pensi a una persona?"
"Ma certo che quel sorriso... eh... è il più bello del mondo, ah ah... non ce n'è!"
"Il discorso è che devi prendere la tua esperienza di chiesa come... un qualcosa che ti ha dato modo di conoscere posti, gente, situazioni... era inevitabile che finisse tutto. Ma ci pensi a fare gli incontri dopo-cresima ancora oggi? Ah ah, ci sarebbe da scannarsi dici? Ma sarebbe stupendo."
"Ti ho mai raccontato di quando sono stato fidanzato con... e sono andato in gita ad Arona ed ho passato il pomeriggio con Ottolina... stupendo... certe cose ti rimangono dentro per sempre"
Travedona.
"Mi mando a male da solo pensando a certi eventi fortuiti. Se non avessi scritto quella cartolina da Villasimius, per esempio. Ma no, non mi faccio condizionare Albi, è che mi piace tirarmi scemo con questi ragionamenti. Nasce e finisce tutto lì, il tempo di un'idea"
"Ok, vado in bagno e lascio qui il cellulare. Se arriva uno squillino e non fai in tempo a vedere chi è, bè, quella è Katia che mi risponde allo squillo. Altrimenti rispondi. Sei l'unica persona che può rispondere alla mia intera rubrica. Mi raccomando."
Milano.
"Però, che posti, e che tramonto! Ma perchè non avevamo la macchina fotografica cazzo. Vabbè, rimarrà tutto dentro di noi. Mi sparo una docciazza... mi verrà un po' di malinconia. Ciau."
"Sì hai ragione, non mi sono mai sbilanciato così tanto. Ma capisci, insieme abbiamo fatto un percorso io e te, le convinzioni sono cambiate ma ora... ora siamo arrivati. Tu sei arrivato, io sono arrivato, non ci sono troppe strade da percorrere"
Intra.
JR: "Ho ritrovato una tua cartolina di quando avevi i capelli arancioni, che anno era?"
BP: "Estate della mia prima liceo... Solero... sì era il 98... eh"
JR: "Niente, quella cartolina lì l'aveva firmata anche lei. Le ho detto maddu quanti film che mi ero fatto, ah ah ah"
Premeno.
"Cosa vuol dire quando guardi un cielo stellato e pensi a una persona?"
"Ma certo che quel sorriso... eh... è il più bello del mondo, ah ah... non ce n'è!"
"Il discorso è che devi prendere la tua esperienza di chiesa come... un qualcosa che ti ha dato modo di conoscere posti, gente, situazioni... era inevitabile che finisse tutto. Ma ci pensi a fare gli incontri dopo-cresima ancora oggi? Ah ah, ci sarebbe da scannarsi dici? Ma sarebbe stupendo."
"Ti ho mai raccontato di quando sono stato fidanzato con... e sono andato in gita ad Arona ed ho passato il pomeriggio con Ottolina... stupendo... certe cose ti rimangono dentro per sempre"
Travedona.
"Mi mando a male da solo pensando a certi eventi fortuiti. Se non avessi scritto quella cartolina da Villasimius, per esempio. Ma no, non mi faccio condizionare Albi, è che mi piace tirarmi scemo con questi ragionamenti. Nasce e finisce tutto lì, il tempo di un'idea"
"Ok, vado in bagno e lascio qui il cellulare. Se arriva uno squillino e non fai in tempo a vedere chi è, bè, quella è Katia che mi risponde allo squillo. Altrimenti rispondi. Sei l'unica persona che può rispondere alla mia intera rubrica. Mi raccomando."
Milano.
"Però, che posti, e che tramonto! Ma perchè non avevamo la macchina fotografica cazzo. Vabbè, rimarrà tutto dentro di noi. Mi sparo una docciazza... mi verrà un po' di malinconia. Ciau."
La Linea D'Ombra.
Nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione per ogni strappo un porto per ogni porto in testa una canzone è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione senza preoccupazione soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda notturna sognare la mamma... il mare.
Si tornava dai Beerbanti, ma non quelli di via Solari che poi pensate male. Il Bagnino ha l'impianto nuovo ma non se la buffoneggia più di tanto, fa partire una playlist o forse sono brani casuali, fatto sta che l'inizio mi cattura, cos'è?, chi è?, perchè non l'ho mai sentita? Ascoltala bene, sentenzia lui. Quand'è così determinato fa quasi paura, meglio dargli retta. La voce di Lorenzo che inizia a parlare, sentiamo cos'ha da dire.
Attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare
Sì, eccola qui la scacchiera, tutta in my mind. Scompongo e ricompongo, se alla fine mi sarà avanzato qualche pezzo cosa me ne frega. Mondi che riemergono, acrobazie sul filo, a volte è troppo sottile, a volte non sono abbastanza in forma ed allora cado, a volte arriva una folata di vento, Tonino Carotone aveva proprio ragione; ma poi su quel filo ci risalgo, la vera bellezza non sta nell'ammirare il panorama ma nel godersi la vittoria sulle proprie paure, su tutto quello che c'era di sbagliato e non c'è più.
Mi offrono un incarico di responsabilità non so cos'è il coraggio se prendere e mollare tutto se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare portato questo carico importante a destinazione dove sarò al riparo dal prossimo monsone
Ed è normale rivivere alcune immagini di domenica sera, che uscire alle undici per una birra inevitabilmente ti fa sentire in vacanza, lontano da tutti, dal mondo intero anche se sei al di là di un ponte e niente di più. Non so al prossimo monsone dove andrò a trovare riparo, ma qui al Woodstock hanno la Menabrea e davvero non è poco; un brindisi, un gioco di sguardi, il ricordo di quella giornata al mare che mi riempie l'anima. E' ora di tornare a casa. Insieme.
Mi offrono un incarico di responsabilità domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte e quando passerà il monsone dirò levate l'ancora diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione questa è la decisione.
Arriverà anche il momento delle decisioni, questo è chiaro. Per ora mi faccio cullare dal mare, dal suo incedere deciso, dalla sua voglia di rimandare il destino scacciandolo verso l'orizzonte. Guardo fuori dalla finestra, mi fisso, c'è un particolare che stride, lo nota, ridiamo. La mia decisione? Un abbraccio, un occhiolino appena, come quella sera di mille anni fa. Chissà cosa saremo quando avremo attraversato il mare.
(post scritto ieri mattina...)
Si tornava dai Beerbanti, ma non quelli di via Solari che poi pensate male. Il Bagnino ha l'impianto nuovo ma non se la buffoneggia più di tanto, fa partire una playlist o forse sono brani casuali, fatto sta che l'inizio mi cattura, cos'è?, chi è?, perchè non l'ho mai sentita? Ascoltala bene, sentenzia lui. Quand'è così determinato fa quasi paura, meglio dargli retta. La voce di Lorenzo che inizia a parlare, sentiamo cos'ha da dire.
Attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare
Sì, eccola qui la scacchiera, tutta in my mind. Scompongo e ricompongo, se alla fine mi sarà avanzato qualche pezzo cosa me ne frega. Mondi che riemergono, acrobazie sul filo, a volte è troppo sottile, a volte non sono abbastanza in forma ed allora cado, a volte arriva una folata di vento, Tonino Carotone aveva proprio ragione; ma poi su quel filo ci risalgo, la vera bellezza non sta nell'ammirare il panorama ma nel godersi la vittoria sulle proprie paure, su tutto quello che c'era di sbagliato e non c'è più.
Mi offrono un incarico di responsabilità non so cos'è il coraggio se prendere e mollare tutto se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare portato questo carico importante a destinazione dove sarò al riparo dal prossimo monsone
Ed è normale rivivere alcune immagini di domenica sera, che uscire alle undici per una birra inevitabilmente ti fa sentire in vacanza, lontano da tutti, dal mondo intero anche se sei al di là di un ponte e niente di più. Non so al prossimo monsone dove andrò a trovare riparo, ma qui al Woodstock hanno la Menabrea e davvero non è poco; un brindisi, un gioco di sguardi, il ricordo di quella giornata al mare che mi riempie l'anima. E' ora di tornare a casa. Insieme.
Mi offrono un incarico di responsabilità domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte e quando passerà il monsone dirò levate l'ancora diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione questa è la decisione.
Arriverà anche il momento delle decisioni, questo è chiaro. Per ora mi faccio cullare dal mare, dal suo incedere deciso, dalla sua voglia di rimandare il destino scacciandolo verso l'orizzonte. Guardo fuori dalla finestra, mi fisso, c'è un particolare che stride, lo nota, ridiamo. La mia decisione? Un abbraccio, un occhiolino appena, come quella sera di mille anni fa. Chissà cosa saremo quando avremo attraversato il mare.
(post scritto ieri mattina...)
martedì, luglio 17, 2007
My Sweetest.
E' che a volte ci sono testate in faccia che non fanno troppo male; ed anzi, a ripensarci sorridi pure.
Ma guai ad andare in fissa eh...
Ma guai ad andare in fissa eh...
domenica, luglio 15, 2007
E Poi A Casa Del Bagnino A Guardare Beverly.
E' che dovevo dare un esame, quella mattina là. Non che fossi proprio preparatissimo, eh. Mi ero anche iscritto all'ultimo per guadagnare un po' di tempo. Ma quella mattina là dovevo comunque presentarmi all'appello. La sera prima l'avevo passata buttandomi nelle emozioni più facili, cercando di scacciare l'ansia, perchè davvero sapevo che sarebbe stata dura.
Quella mattina là, dunque, alle sette e mezza ero sveglio, e tutto doveva ancora succedere. Le prime grida le sentii dal bagno. Neanche il tempo di lavarsi i denti con calma...
Oggi, dopo cinque anni, provo a ridare un altro senso all'accaduto, ma non ci riesco. La mente continua ad elaborare senza fermarsi mai. Posso non pensarci, certo, ma poi il 15 luglio torna ogni anno, e non posso certo far finta di niente. Mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessi avuto l'esame: mi avrebbero svegliato i pompieri facendo un casino infernale, molto probabilmente. O forse qualche vicina in preda al panico. Ma tant'è, quella mattina alle otto meno dieci ero sveglio e tonico, con quella magliettina azzurra che mi stava aderentissima e chissà ora dov'è finita.
Man mano che passa il tempo, ovviamente i ricordi si fanno più vaghi, un po' meno intensi. Rivedo, sempre, la mia mano che impugna la cornetta verde. Rivedo altre immagini di un impatto devastante, ma chissà quanti particolari se ne sono andati. Forse meglio così.
Sono sicuro che col passare degli anni svanirà quasi tutto di quell'assurda giornata. La consapevolezza di esserne uscito illeso per miracolo però, no, quella non sparirà mai. E mi farà sentire così come mi sento ora, in mille modi diversi tutti insieme, ogni volta che ripenserò a quell'esame mai dato e a quella corsa folle per le scale.
E' strano, forse assurdo, non riuscire a riconoscere le proprie sensazioni: non dico descriverle, ma anche proprio solo riconoscerle. E quando succede, come in questo caso, ogni sforzo per raccontarle diventa inutile. Meglio chiudere qui, allora. La vita, per fortuna o per miracolo (non mi sono ancora dato una risposta), va avanti. Non rimane che imparare dai propri errori.
Quella mattina là, dunque, alle sette e mezza ero sveglio, e tutto doveva ancora succedere. Le prime grida le sentii dal bagno. Neanche il tempo di lavarsi i denti con calma...
Oggi, dopo cinque anni, provo a ridare un altro senso all'accaduto, ma non ci riesco. La mente continua ad elaborare senza fermarsi mai. Posso non pensarci, certo, ma poi il 15 luglio torna ogni anno, e non posso certo far finta di niente. Mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessi avuto l'esame: mi avrebbero svegliato i pompieri facendo un casino infernale, molto probabilmente. O forse qualche vicina in preda al panico. Ma tant'è, quella mattina alle otto meno dieci ero sveglio e tonico, con quella magliettina azzurra che mi stava aderentissima e chissà ora dov'è finita.
Man mano che passa il tempo, ovviamente i ricordi si fanno più vaghi, un po' meno intensi. Rivedo, sempre, la mia mano che impugna la cornetta verde. Rivedo altre immagini di un impatto devastante, ma chissà quanti particolari se ne sono andati. Forse meglio così.
Sono sicuro che col passare degli anni svanirà quasi tutto di quell'assurda giornata. La consapevolezza di esserne uscito illeso per miracolo però, no, quella non sparirà mai. E mi farà sentire così come mi sento ora, in mille modi diversi tutti insieme, ogni volta che ripenserò a quell'esame mai dato e a quella corsa folle per le scale.
E' strano, forse assurdo, non riuscire a riconoscere le proprie sensazioni: non dico descriverle, ma anche proprio solo riconoscerle. E quando succede, come in questo caso, ogni sforzo per raccontarle diventa inutile. Meglio chiudere qui, allora. La vita, per fortuna o per miracolo (non mi sono ancora dato una risposta), va avanti. Non rimane che imparare dai propri errori.
venerdì, luglio 13, 2007
Apro La Finestra E Vedo il Mare.
Mi sveglio all'improvviso, sarà la folata di vento o una macchina in lontananza? Mi giro, guardo, mi metto sotto al lenzuolino. Fisso la finestra, quel cielo lì mi dice che la notte è finita. Sono le sei, in effetti. Che goduria, posso dormire ancora un po'. Fa freschino. Ripenso agli infiniti "se" che compongono la mia storia recente; che compongono questa storia recente. Non riesco a trovare il punto di svolta, se non quel giovedì e quel pomeriggio passato a giocare a calcio con raga e bambini, tirando mine allucinanti al portiere tredicenne che mi ha eletto a suo idolo personale proprio per le mie follie calcistiche (ho tirato un pallone al di là delle reti e non l'abbiamo più trovato). Ma non mi serve a niente cercare quel punto di svolta. In ascensore mi vengono in mente tremila domande e nessuna risposta; bisogna viverle così le situazioni? Sull'autobus incontro RV e AC, insieme componevamo un centrocampo indimenticabile ai tempi dell'ACO Olimpia, e chissenefrega se si perdeva 13-1 contro il Bariviera, quell'uno l'avevo segnato io e ne ero felice. Certo che con Ringhio a fare il libero il calcio era veramente lo sport più bello del mondo. Riprovare quelle sensazioni... Ma non può sta vita qua essere un eterno ritorno, dai. Ancora sull'autobus, mi rendo conto di aver trovato il Personaggio Della Stagione 2006/07 Breathing Underwater, e senza neanche averlo cercato! Bisognerà festeggiare, oh sì. Ieri in pochi ma buoni al Dundas, ed io che canto a squarciagola Roll With It sentendo la mancanza del Bagnino (a volte succede). La corsa per vedere Breakfast On Pluto, le tre birre che ormai non le sento più. Afasia, imbastimento emozionale. Il primo round era andato in un certo modo; il secondo invece è stato praticamente uguale ma contrario. Ma siamo sempre noi a determinare il modo in cui vanno le cose. L'ho imparato sul treno domenica mattina, che quando trovo qualcuno che si ribella alle mie risposte evasive mi esalto. Il compleanno del Bufalone intanto (AUGURI THOMAS!) arriva con Teo a Paris, Riky a Boston, Carlo CTUN in viaggio per il Brasile e Paul... chissà dove cazzo è finito Paul? Sarà a Sampierdarena. Il Varanone si conferma una fonte di saggezza, ma la mossa di spegnere il cellulare l'abbiamo brevettata io e Miky in Salento, Year Twothousand And Five. Un mese dopo il mio ritorno da quella vacanza ricevetti una mail inaspettata che mi rimanda all'inizio di questo post e di questa storia recente. Ogni tanto riaffiora in superficie il mio mondo perduto, ma in giorni come questo non c'è davvero spazio e modo. Non mi resta che ripensare a me che leggo ad alta voce una poesia di Pascoli (e che poesia): che sia quello il vero punto di svolta?
giovedì, luglio 12, 2007
Bayern-Inter 0-2
Mi riguardo il fantastico gol di Nicolino Berti contro il Bayern Monaco, il commento minimal di Pizzul mi riporta a quei tempi lontani, quando la Coppa UEFA voleva dire gare in trasferta da vivere come vere e proprie avventure, con l'audio sfasato e lontano e le inquadrature sempre troppo opache, quando nei paesi dell'Est c'erano i militari a riempire lo stadio ed io bambino non ci capivo un beato cazzo, forse proprio come adesso; rivedo la galoppata di Nicolino ed ho un solo pensiero da rivolgere ai bastardirossoneri: voi, un giocatore così, non l'avete mai avuto in tutta la vostra storia. Non ce l'avete ora, e non lo avrete mai. Mai. Voi, uno così, non ce l'avrete mai. Ottanta metri di cavalcata palla al piede e gol sotto il settore ospiti nel gelo bavarese, con indosso quella maglia bianca che ritrovarla oggi pagherei oro. Nicolino, che gol cazzo, che brividi. Mi commuovo e mi ricommuovo, e poi rido perchè al ritorno riuscimmo nell'impresa di farci buttare fuori partendo dallo 0-2 ottenuto a Monaco. E rido, perchè certe cose solo noi... Noi che abbiamo Nicolino nel cuore, noi che leggiamo lo striscione "Peppino sei campione d'Italia" e ci viene da piangere. Noi, sempre noi, solo noi. "Anticipo secco di Berti..."
Si Parte Per Formentera!
Da quanto tempo era che un pezzo non mi prendeva così? Questa è Somebody To Love, rifatta dai Boogie Pimps su una performance stratosferica dei Jefferson Airplane. E' allucinante, meno male che ho scoperto Lastfm.it...
(ieri sera era la più bella della festa) (io non c'ero)
E meno male che ero sul lato sbagliato di Niceflower, perchè le questioni di rispetto sono prioritarie nella mia esistenza, e fa niente se qualche volta eccedo, a livello teorico tutto questo ci può stare.
(Ah ecco... così già va meglio)
Quindi, alla fine, la vacanza di dieci giorni a Formentera ci sta dentro di brutto. Ma brutti babbi non sto mica partendo! Diciamo che la prossima settimana sarò domiciliato in tre posti diversi (uno e trino, come quel tale di cui non ricordo il nome). Quindi per rintracciarmi lo sbattimento è triplicato. Nel frattempo, domani mi faccio un super-aperitive e domenica si inaugura la Terrazza. Non so perchè, ma stasera avrei proprio voglia di rivedere Memento.
(wouldn't you love somebody to love?)
(ieri sera era la più bella della festa) (io non c'ero)
E meno male che ero sul lato sbagliato di Niceflower, perchè le questioni di rispetto sono prioritarie nella mia esistenza, e fa niente se qualche volta eccedo, a livello teorico tutto questo ci può stare.
(Ah ecco... così già va meglio)
Quindi, alla fine, la vacanza di dieci giorni a Formentera ci sta dentro di brutto. Ma brutti babbi non sto mica partendo! Diciamo che la prossima settimana sarò domiciliato in tre posti diversi (uno e trino, come quel tale di cui non ricordo il nome). Quindi per rintracciarmi lo sbattimento è triplicato. Nel frattempo, domani mi faccio un super-aperitive e domenica si inaugura la Terrazza. Non so perchè, ma stasera avrei proprio voglia di rivedere Memento.
(wouldn't you love somebody to love?)
mercoledì, luglio 11, 2007
Your Favourite Post.
E così, scopro qual è il post preferito dal mio caro amico Varanone. Eh... eh! Eh cazzo. Eh sì. Io gli ho detto che secondo me era un gran bel pezzo, perchè va bene essere modesti, ma oh. E lui ha ribattuto con "è il mio post preferito". (e io allora controreplico intimandovi di leggere il suo blog, perchè merita. E se dico che merita, porco cazzo, vuol dire che merita)
So anche qual è il preferito della miamiglioreamica (è un altro postone di quelli...) e del buon Dade (Cantona!!!). Mi piacerebbe un giorno sapere da tutti voi qual è il post che vi è piaciuto di più, ma capisco lo sbattimento della faccenda. Perciò se avete voglia, ci pensate su un pochino e me lo segnalate nei commenti. Altrimenti, bè, vi capirò, e vi vorrò bene lo stesso (sempre che io vi voglia già bene, perchè io amo vivere nell'ipocrisia quindi non è che dovete fidarvi troppo di me).
Ah, per quanto mi riguarda, penso che mi sarà davvero impossibile superare "Le Mille Vite In Una Di Joe". Anche se ultimamente gli sono andato molto vicino...
So anche qual è il preferito della miamiglioreamica (è un altro postone di quelli...) e del buon Dade (Cantona!!!). Mi piacerebbe un giorno sapere da tutti voi qual è il post che vi è piaciuto di più, ma capisco lo sbattimento della faccenda. Perciò se avete voglia, ci pensate su un pochino e me lo segnalate nei commenti. Altrimenti, bè, vi capirò, e vi vorrò bene lo stesso (sempre che io vi voglia già bene, perchè io amo vivere nell'ipocrisia quindi non è che dovete fidarvi troppo di me).
Ah, per quanto mi riguarda, penso che mi sarà davvero impossibile superare "Le Mille Vite In Una Di Joe". Anche se ultimamente gli sono andato molto vicino...
Music Is My Business.
E' come un sogno; un sogno ad occhi chiusi, però aperti. Perchè non è un sogno ad occhi aperti, è proprio un sogno ad occhi chiusi. Però aperti.
Esco dal cinema e mentre riaccendo il cellulare penso che vorrei trovarci un messaggino ben preciso. Il messaggino di una persona precisa che mi dice una cosa ben precisa, che sono vicino a San Babila ed è impossibile non pensarci.
Accendo ed arriva un messaggino. Ok. Controllo ed è proprio di quella persona. Ok. Leggo e mi nomina piazza San Babila. Ok.
Sei ore più tardi, sull'autobus, chiariamo una volta per tutte l'episodio di ieri. C'è sempre un sorriso prima di parlare di quell'argomento, di quella persona. C'è per forza un sorriso. Anche quando le consiglio di comprarsi una maglietta che le starebbe proprio bene. E che non credo si comprerà mai. Ma non lo so.
Il resto è una sorpresa gradita ed un discorso lasciato a metà via dal fiorista, che poi con sti pantaloni il cellulare in tasca mi sta scomodo e sull'autobus ho paura di perderlo. E sono pure in giro col portafoglio. Se lo sapesse il Bagnino... Ma lui non lo sa.
In definitiva, dovete semplicemente ricordarvi che qua, sul monitor che state fissando, c'è Breathing Underwater. Via lo sguardo, c'è Living Underglass. Io scrivo qui, ma vivo lì. Ma forse lo sapete già.
Esco dal cinema e mentre riaccendo il cellulare penso che vorrei trovarci un messaggino ben preciso. Il messaggino di una persona precisa che mi dice una cosa ben precisa, che sono vicino a San Babila ed è impossibile non pensarci.
Accendo ed arriva un messaggino. Ok. Controllo ed è proprio di quella persona. Ok. Leggo e mi nomina piazza San Babila. Ok.
Sei ore più tardi, sull'autobus, chiariamo una volta per tutte l'episodio di ieri. C'è sempre un sorriso prima di parlare di quell'argomento, di quella persona. C'è per forza un sorriso. Anche quando le consiglio di comprarsi una maglietta che le starebbe proprio bene. E che non credo si comprerà mai. Ma non lo so.
Il resto è una sorpresa gradita ed un discorso lasciato a metà via dal fiorista, che poi con sti pantaloni il cellulare in tasca mi sta scomodo e sull'autobus ho paura di perderlo. E sono pure in giro col portafoglio. Se lo sapesse il Bagnino... Ma lui non lo sa.
In definitiva, dovete semplicemente ricordarvi che qua, sul monitor che state fissando, c'è Breathing Underwater. Via lo sguardo, c'è Living Underglass. Io scrivo qui, ma vivo lì. Ma forse lo sapete già.
lunedì, luglio 09, 2007
Party Against Bagnino @ Dundas This Thursday After 6pm
Premessa: The Concept.
Eddai, non ditemi che non vi siete rotti i coglioni del suo continuo girovagare per il mondo intero.
Florida, Belgio, Marocco, Francia. Eccheccazzo, non so voi, ma io e Silvietto (Alè alè aleooooooo) ci siamo rotti i coglioni. E dunque, cosa si fa in questi casi? Ma è semplice.
Si organizza un fantastico AntiParty per il Bagnino al Dundas questo giovedì.
Perchè dovete esserci.
Bè, è chiaro, per manifestare il vostro disappunto nei confronti del Bagnino, per fargli rodere lu culo che noi siamo tutti lì a 'mbriacarci come ppazzi e a divertirci come invasati quando lui non c'è. Perchè non se l'aspetta, ed invece gliela facciamo, e proprio al Dundas poi!
Chi non ci sarà.
Avendo già avvisato un po' di gente, mi trovo a dover stilare una lista delle persone che non possono partecipare. Non abbiatene a male, ma ognuno di loro ha delle buone motivazioni. Dunque giovedì all'AntiPartyPerchèParti non ci saranno:
Fabio Capello (è disoccupato)
Osama Bin Laden (abbiamo litigato perchè lui ha dichiarato di amare le polpette di cavallo)
La Cami (è in Svizzera, e nessuno maligni su questa storia)
Sven Vath (è alla Sagra dell'acciuga in Liguria, non ricordo il paese preciso)
La mia prof di italiano del biennio al liceo (in vacanza a Londra ospite di TommyBoy)
Fabri (perchè lui frequenta solo posti cool)
Jack Nicholson (non riesco a rintracciarlo)
Max Biaggi (non è colpa sua ma del suo staff)
Carolina di Monaco (è alla recita dei detenuti del carcere di Pesaro)
Chi ci sarà sicuramente.
Luki (deve sdebitarsi per avermi paccato giovedì scorso)
Paul (deve sdebitarsi per non aver risposto al mio messaggino di ieri mattina)
Nick (deve tenersi in media bevendo anche questo giovedì dagli otto ai sedici Sbagliati)
Joe Rokocoko (CHI? ECHIE'???)
Torin Torello il Clk E' Bello
I Bizzarri Personaggi Del Dundas Cafe (inutile fare nomi...)
Cosa succederà.
Bè, innanzitutto faremo macello. Faremo video, foto e, se necessario, anche dipinti ad olio per rappresentare al meglio il macello che faremo. Il Bagnino non ci potrà credere. E gli roderà lu culo e noi godremo come ppazzi. Poi, chiaramente, nel corso della serata si svolgeranno i contest più svariati. Dalla "Corrida col 14" (vince chi si fa travolgere dal tram, o in alternativa chi ci va più vicino) alla "Bagninata dell'anno" (ogni partecipante deve presentare un progetto faraonico, totalmente inutile ed irrealizzabile, in pieno stile Bagninesco, col solo fine di fare lo sborone. Vince ovviamente chi la spara più grossa, quindi occhio allo spionaggio) fino ad arrivare al temutissimo "dai una manata nelle palle a tutti i presenti nel minor tempo possibile" (ma quello lo può fare solo Nick). Eppoi canteremo Symbolum 77, Camminerò ed ogni altra canzone religiosa che ci rimembra i tempi che furono. Berremo birre e bevande alcoliche con la nostra famigerata moderazione, ed inneggeremo alla luna ed al sesso mercenario (ed anche a quello non mercenario, va bene).
Le uniche scuse che avete per non partecipare.
"Mi hanno asportato l'epididimo mentre tornavo dalla pizzata a casa di Chuck Norris ieri sera"
"Mia mamma non vuole"
"Il mio cellulare c'ha l'ernia al bluetooth e devo portarlo in Cambogia a ripararlo perchè là c'è un santone tipo Sai Baba che solo lui sa fare questi miracoli"
"Devo fare una consegna di 14kg di cocaina e non so a che ora finisco"
"Mi sono fidanzato in casa con Lucy Liu e stasera c'ho il compleanno di sua zia che ci tiene una cifra"
"Sono alla sagra del Calorifero Caramellato" (Luki? chi la può dire questa?)
Dress: Code.
Ci si deve vestire in pieno Bagnino Style, quindi sono ammessi, anzi obbligatori: Crocs, magliette raffiguranti personaggi Disney o con scritte stupide, improponibili abbinamenti di colore e, più in generale, lo stile sciatto che contraddistingue il nostro eroe nell'ultimo periodo. Vietato presentarsi, per i maschietti, con la barba curata o con i capelli ingellati.
Concludendo: Anatema.
Se non venite, e siete maschietti, allora siete omosessuali. Se già siete omosessuali, il vostro prossimo partner sarà l'erede di Jeffrey Dahmer, altrimenti noto come "il mostro di Milwaukee".
Se non venite, e siete femminucce, allora il vostro prossimo partner sarà sensibile quanto Donato Bilancia.
Ci vediamo giovedì dopo le sei. AntyParty Against Bagnino: Be A Part Of It!
Eddai, non ditemi che non vi siete rotti i coglioni del suo continuo girovagare per il mondo intero.
Florida, Belgio, Marocco, Francia. Eccheccazzo, non so voi, ma io e Silvietto (Alè alè aleooooooo) ci siamo rotti i coglioni. E dunque, cosa si fa in questi casi? Ma è semplice.
Si organizza un fantastico AntiParty per il Bagnino al Dundas questo giovedì.
Perchè dovete esserci.
Bè, è chiaro, per manifestare il vostro disappunto nei confronti del Bagnino, per fargli rodere lu culo che noi siamo tutti lì a 'mbriacarci come ppazzi e a divertirci come invasati quando lui non c'è. Perchè non se l'aspetta, ed invece gliela facciamo, e proprio al Dundas poi!
Chi non ci sarà.
Avendo già avvisato un po' di gente, mi trovo a dover stilare una lista delle persone che non possono partecipare. Non abbiatene a male, ma ognuno di loro ha delle buone motivazioni. Dunque giovedì all'AntiPartyPerchèParti non ci saranno:
Fabio Capello (è disoccupato)
Osama Bin Laden (abbiamo litigato perchè lui ha dichiarato di amare le polpette di cavallo)
La Cami (è in Svizzera, e nessuno maligni su questa storia)
Sven Vath (è alla Sagra dell'acciuga in Liguria, non ricordo il paese preciso)
La mia prof di italiano del biennio al liceo (in vacanza a Londra ospite di TommyBoy)
Fabri (perchè lui frequenta solo posti cool)
Jack Nicholson (non riesco a rintracciarlo)
Max Biaggi (non è colpa sua ma del suo staff)
Carolina di Monaco (è alla recita dei detenuti del carcere di Pesaro)
Chi ci sarà sicuramente.
Luki (deve sdebitarsi per avermi paccato giovedì scorso)
Paul (deve sdebitarsi per non aver risposto al mio messaggino di ieri mattina)
Nick (deve tenersi in media bevendo anche questo giovedì dagli otto ai sedici Sbagliati)
Joe Rokocoko (CHI? ECHIE'???)
Torin Torello il Clk E' Bello
I Bizzarri Personaggi Del Dundas Cafe (inutile fare nomi...)
Cosa succederà.
Bè, innanzitutto faremo macello. Faremo video, foto e, se necessario, anche dipinti ad olio per rappresentare al meglio il macello che faremo. Il Bagnino non ci potrà credere. E gli roderà lu culo e noi godremo come ppazzi. Poi, chiaramente, nel corso della serata si svolgeranno i contest più svariati. Dalla "Corrida col 14" (vince chi si fa travolgere dal tram, o in alternativa chi ci va più vicino) alla "Bagninata dell'anno" (ogni partecipante deve presentare un progetto faraonico, totalmente inutile ed irrealizzabile, in pieno stile Bagninesco, col solo fine di fare lo sborone. Vince ovviamente chi la spara più grossa, quindi occhio allo spionaggio) fino ad arrivare al temutissimo "dai una manata nelle palle a tutti i presenti nel minor tempo possibile" (ma quello lo può fare solo Nick). Eppoi canteremo Symbolum 77, Camminerò ed ogni altra canzone religiosa che ci rimembra i tempi che furono. Berremo birre e bevande alcoliche con la nostra famigerata moderazione, ed inneggeremo alla luna ed al sesso mercenario (ed anche a quello non mercenario, va bene).
Le uniche scuse che avete per non partecipare.
"Mi hanno asportato l'epididimo mentre tornavo dalla pizzata a casa di Chuck Norris ieri sera"
"Mia mamma non vuole"
"Il mio cellulare c'ha l'ernia al bluetooth e devo portarlo in Cambogia a ripararlo perchè là c'è un santone tipo Sai Baba che solo lui sa fare questi miracoli"
"Devo fare una consegna di 14kg di cocaina e non so a che ora finisco"
"Mi sono fidanzato in casa con Lucy Liu e stasera c'ho il compleanno di sua zia che ci tiene una cifra"
"Sono alla sagra del Calorifero Caramellato" (Luki? chi la può dire questa?)
Dress: Code.
Ci si deve vestire in pieno Bagnino Style, quindi sono ammessi, anzi obbligatori: Crocs, magliette raffiguranti personaggi Disney o con scritte stupide, improponibili abbinamenti di colore e, più in generale, lo stile sciatto che contraddistingue il nostro eroe nell'ultimo periodo. Vietato presentarsi, per i maschietti, con la barba curata o con i capelli ingellati.
Concludendo: Anatema.
Se non venite, e siete maschietti, allora siete omosessuali. Se già siete omosessuali, il vostro prossimo partner sarà l'erede di Jeffrey Dahmer, altrimenti noto come "il mostro di Milwaukee".
Se non venite, e siete femminucce, allora il vostro prossimo partner sarà sensibile quanto Donato Bilancia.
Ci vediamo giovedì dopo le sei. AntyParty Against Bagnino: Be A Part Of It!
Dai Fabietto, Dai!
Che sia questione di un attimo, nel calcio come nella vita, lo sappiamo tutti. E sappiamo anche, noi che abbiamo visto il favoloso mondo di Amelie almeno dieci volte, che ci sono più connessioni possibili nel cervello umano che atomi nell'universo. Così, quando Fabio Grosso si presenta sul dischetto del rigore, in quattro secondi mi passa per la mente tutta la mia storia di tifoso.
E' un delirio.
"Io li odio i mancini, perchè i mancini sbagliano sempre i rigori. Non ho nessun supporto statistico, ma ogni volta che c'è un cazzo di mancino a tirare un rigore, sento che la probabilità che sbagli è superiore. E Grosso è mancino, e Grosso non può, non deve sbagliare. In realtà non ho neanche paura, perchè certi sentimenti hanno bisogno di tempo per crescerti dentro. Dai Fabietto, tiragli una mina all'incrocio. Mi fido di te. Se potessi infondere questa sicurezza nei miei compagni di sventura, spiegherei loro che Grosso era uno che faceva il numero dieci, uno che c'ha i piedi buoni, anzi c'ha UN piede buono, per l'appunto il sinistro, quello che mi fa paura. Ha il piede buono e sa dove mettere la palla. La metterà là dove vuole lui e per Barthez non ci sarà niente da fare. Se segna siamo campioni del mondo e, porca puttana, sarà il delirio. Manca solo questo stupido rigore cazzo, e Fabietto è li con l'arbitro che deve ancora fischiare. Sì, Fabio, lo so che la metterai dentro, lo so, lo sento cazzo, e ci abbracceremo e non so cosa succederà, perchè qua in taverna è buio e dal fondo io Dani e Nick partiremo in avanti e calpesteremo chiunque in un tripudio di abbracci, bestemmie e lacrime. Se la metti dentro siamo campioni del mondo, non ho mai sentito un silenzio così, mai nella vita, e non credo che lo sentirò mai più. Dai Fabio, che sei mancino e mi fai paura, ma se ti sei messo quinto rigorista vuol dire che te la sentivi. Non posso fare altro che fidarmi di te, così come mi sono fidato di Andrea, Marco, Daniele ed Alessandro. Così come ho sempre saputo che una finale con Gennaro in campo non la perdi neanche se giochi in sette contro undici. Così come ho sempre saputo che Gigi avrebbe sfornato miracoli come neanche in un bignami del Vangelo. Manca un secondo, e porca puttana siamo noi sopra di uno, e siamo noi che ci abbracceremo se tu la spari là dietro a Barthez. Non ci vuole un cazzo Fabio. Eccoti, sei partito. Tra mezzo secondo cambia la Storia. Hai un mancino delicatissimo, sei bello da vedere mentre corri. La palla sta viaggiando. Un decimo di secondo di silenzio. Ora non vedo più nulla. Grazie ragazzi."
Il cielo è Azzurro sopra Berlino...
E' un delirio.
"Io li odio i mancini, perchè i mancini sbagliano sempre i rigori. Non ho nessun supporto statistico, ma ogni volta che c'è un cazzo di mancino a tirare un rigore, sento che la probabilità che sbagli è superiore. E Grosso è mancino, e Grosso non può, non deve sbagliare. In realtà non ho neanche paura, perchè certi sentimenti hanno bisogno di tempo per crescerti dentro. Dai Fabietto, tiragli una mina all'incrocio. Mi fido di te. Se potessi infondere questa sicurezza nei miei compagni di sventura, spiegherei loro che Grosso era uno che faceva il numero dieci, uno che c'ha i piedi buoni, anzi c'ha UN piede buono, per l'appunto il sinistro, quello che mi fa paura. Ha il piede buono e sa dove mettere la palla. La metterà là dove vuole lui e per Barthez non ci sarà niente da fare. Se segna siamo campioni del mondo e, porca puttana, sarà il delirio. Manca solo questo stupido rigore cazzo, e Fabietto è li con l'arbitro che deve ancora fischiare. Sì, Fabio, lo so che la metterai dentro, lo so, lo sento cazzo, e ci abbracceremo e non so cosa succederà, perchè qua in taverna è buio e dal fondo io Dani e Nick partiremo in avanti e calpesteremo chiunque in un tripudio di abbracci, bestemmie e lacrime. Se la metti dentro siamo campioni del mondo, non ho mai sentito un silenzio così, mai nella vita, e non credo che lo sentirò mai più. Dai Fabio, che sei mancino e mi fai paura, ma se ti sei messo quinto rigorista vuol dire che te la sentivi. Non posso fare altro che fidarmi di te, così come mi sono fidato di Andrea, Marco, Daniele ed Alessandro. Così come ho sempre saputo che una finale con Gennaro in campo non la perdi neanche se giochi in sette contro undici. Così come ho sempre saputo che Gigi avrebbe sfornato miracoli come neanche in un bignami del Vangelo. Manca un secondo, e porca puttana siamo noi sopra di uno, e siamo noi che ci abbracceremo se tu la spari là dietro a Barthez. Non ci vuole un cazzo Fabio. Eccoti, sei partito. Tra mezzo secondo cambia la Storia. Hai un mancino delicatissimo, sei bello da vedere mentre corri. La palla sta viaggiando. Un decimo di secondo di silenzio. Ora non vedo più nulla. Grazie ragazzi."
Il cielo è Azzurro sopra Berlino...
Inquiete Dissonanze
Perchè non sono in molti a conoscere il significato di quelle due lettere, e quei non molti li ho selezionati io. Tre persone, non di più. Siamo fuori dal Solaire e scopro che ce n'è una quarta. Era ovvio, era lecito aspettarsi che lei sapesse, perchè insomma, dai. Ma mi ha fatto un'impressione incredibile sentire quel nome per intero, quasi che ci voglia un'autorizzazione speciale per poter accostare quelle due parole. E' stato strano.
Un secondo di dissonanza inquieta. Niente di più.
Un secondo di dissonanza inquieta. Niente di più.
venerdì, luglio 06, 2007
Chi E' Che Non Doveva Cadere Nella Spirale...?!
Perchè un giovedì al Dundas non è mai uguale ad un altro, e per rendermene conto basta salire in macchina con Nick. Sono le sei meno dieci, cazzo, è troppo presto. Perchè non intoniamo una canzone? Tu sei la mia vita, altro io non ho...
Battimani, urla, fammi vedere che macchina ti compri, non avrò paura sai se tu sei con me, ancora battimani, ed eccoci al trionfale ingresso.
Silvietto sta poco bene e mi accoglie con un "bastardo ho una cosa per te! tu sei un bastardo!". Cos'è che ha per me? Boh. "E' arrivata oggi una ragazza a portarti una cosa."
Oddio la Cami. E' la Cami, sono sicuro, oddio. Oddiooooo me l'aveva promesso. La Cami, sto male, oddio. TAC, ecco il papiro. Apro leggo rido Cami incredibile Cami la frase finale la frase finale la frase finale da rileggere un milione di volte Cami me l'aveva promesso ma chi se l'aspettava.
I personaggi più bizzarri che vanno e vengono, la prima birra che va giù lenta come non mai, mentre Dani concluderà la serata a quota indefinita, il Bagnino cerca di fermarsi ad un certo punto e ce ne smezziamo una, ma quando arriva l'Uomo-Fissa siamo tutti mezzi morti.
(eddai, passami a trovare che ti abbraccio e poi te ne vai)
Torin Torello sgargiantissimo col macchinone nuovo, e che macchinone uaglio', il Varanone farà il brillantone mentre Dani racconta di quando mi ha fatto guidare la sua BMW: dovevate vedere lo sguardo quando gli ho detto che non c'è il pedale della frizione! E giù a ridere... Un altra birra ostessa, che Silvietto è andato a casa.
Ancora personaggi in cerca d'autore, il ricordo degli aperitivi invernali che si fa più vivo che mai, quando quest'allegra combriccola risolveva ogni mio sbattimento. Cos'è cambiato? Devo scrivere la recensione di Confetti ma stasera non se ne parla, lo farò domattina presto perchè, parole del Bagnino, è una di quelle cose che puoi fare così, liscio, via senza neanche impegnarti, sai che devi farlo e lo farai senza problemi. Just do it, gli americani hanno tutto ma non la filosofia, ed il Bagnino è americano dentro. Just do it, a volte serve per salvarsi dalle paranoie (e quante ne ho...).
L'ultimo atto è il kebab di Nemrut, sempre più punto di riferimento ormai: certo non sarà mai come l'Ali Baba ed i suoi racconti del militare, però...
(metto il cell qua vicino e aspetto che mi chiami, sarà la tua voce l'ultimo suono che sento prima di addormentarmi)
Ah, meno male che me l'hai detto... lo sciopero mannaggia... mi sarei ammazzato oddio, domani in ufficio c'ho in mano tutta la situescion che sono solo soletto, ci sarà da ridere. Ok passami a prendere presto eh. Ma il messaggino di stasera, dai, ho dovuto cancellare quello del Varano per salvare il tuo. Eh oh, è così. Il Varano capirà. Fidati di me.
Battimani, urla, fammi vedere che macchina ti compri, non avrò paura sai se tu sei con me, ancora battimani, ed eccoci al trionfale ingresso.
Silvietto sta poco bene e mi accoglie con un "bastardo ho una cosa per te! tu sei un bastardo!". Cos'è che ha per me? Boh. "E' arrivata oggi una ragazza a portarti una cosa."
Oddio la Cami. E' la Cami, sono sicuro, oddio. Oddiooooo me l'aveva promesso. La Cami, sto male, oddio. TAC, ecco il papiro. Apro leggo rido Cami incredibile Cami la frase finale la frase finale la frase finale da rileggere un milione di volte Cami me l'aveva promesso ma chi se l'aspettava.
I personaggi più bizzarri che vanno e vengono, la prima birra che va giù lenta come non mai, mentre Dani concluderà la serata a quota indefinita, il Bagnino cerca di fermarsi ad un certo punto e ce ne smezziamo una, ma quando arriva l'Uomo-Fissa siamo tutti mezzi morti.
(eddai, passami a trovare che ti abbraccio e poi te ne vai)
Torin Torello sgargiantissimo col macchinone nuovo, e che macchinone uaglio', il Varanone farà il brillantone mentre Dani racconta di quando mi ha fatto guidare la sua BMW: dovevate vedere lo sguardo quando gli ho detto che non c'è il pedale della frizione! E giù a ridere... Un altra birra ostessa, che Silvietto è andato a casa.
Ancora personaggi in cerca d'autore, il ricordo degli aperitivi invernali che si fa più vivo che mai, quando quest'allegra combriccola risolveva ogni mio sbattimento. Cos'è cambiato? Devo scrivere la recensione di Confetti ma stasera non se ne parla, lo farò domattina presto perchè, parole del Bagnino, è una di quelle cose che puoi fare così, liscio, via senza neanche impegnarti, sai che devi farlo e lo farai senza problemi. Just do it, gli americani hanno tutto ma non la filosofia, ed il Bagnino è americano dentro. Just do it, a volte serve per salvarsi dalle paranoie (e quante ne ho...).
L'ultimo atto è il kebab di Nemrut, sempre più punto di riferimento ormai: certo non sarà mai come l'Ali Baba ed i suoi racconti del militare, però...
(metto il cell qua vicino e aspetto che mi chiami, sarà la tua voce l'ultimo suono che sento prima di addormentarmi)
Ah, meno male che me l'hai detto... lo sciopero mannaggia... mi sarei ammazzato oddio, domani in ufficio c'ho in mano tutta la situescion che sono solo soletto, ci sarà da ridere. Ok passami a prendere presto eh. Ma il messaggino di stasera, dai, ho dovuto cancellare quello del Varano per salvare il tuo. Eh oh, è così. Il Varano capirà. Fidati di me.
giovedì, luglio 05, 2007
Mai Tenersi In Testa Un Sms.
Mi arriva un messaggino che parla del cielo azzurro. E' lo stesso cielo che ho ammirato prima di salire in macchina col Bagninazzo, che per raggiungerlo ho attraversato la strada ed in fondo, di là verso piazza Tirana, i colori avevano catturato la mia attenzione. Sto cielo sarebbe proprio da raccontare in un sms, eh. Ora lo scrivo. E lo manderò a...
Invece non lo mando (non lo scrivo e non lo mando). Ed ora, ora arriva questo messaggio ed è proprio suo, e mi parla proprio di quello stesso cielo e mi fa sorridere il cuore. C'è una stella piccola piccola...
Stamattina, mentre i vicini di casa prendono a martellate muri (loro) e neuroni (i pochi miei), mi arriva una telefonata. Uh, sei tu. Sì, dai... lo sapevo che eri tu... come ieri... raccontami la nottata... e il bigliettino? Uaglio' che bigliettino che ho scritto... (Albe sei obbligato a commentare specificando che ho scritto un bigliettino della madonna)
Bello (anzi SPLENDIDO) iniziare la giornata così. Ci pensano poi le chiacchiere su messenger con Nick a tenere alto il morale, che tra scritte a mano, progetti strampalati e mille deliri c'è spazio anche per qualche discorso serio.
Cielo azzurrissimo. Non si può non vedere l'orizzonte con un cielo così.
Invece non lo mando (non lo scrivo e non lo mando). Ed ora, ora arriva questo messaggio ed è proprio suo, e mi parla proprio di quello stesso cielo e mi fa sorridere il cuore. C'è una stella piccola piccola...
Stamattina, mentre i vicini di casa prendono a martellate muri (loro) e neuroni (i pochi miei), mi arriva una telefonata. Uh, sei tu. Sì, dai... lo sapevo che eri tu... come ieri... raccontami la nottata... e il bigliettino? Uaglio' che bigliettino che ho scritto... (Albe sei obbligato a commentare specificando che ho scritto un bigliettino della madonna)
Bello (anzi SPLENDIDO) iniziare la giornata così. Ci pensano poi le chiacchiere su messenger con Nick a tenere alto il morale, che tra scritte a mano, progetti strampalati e mille deliri c'è spazio anche per qualche discorso serio.
Cielo azzurrissimo. Non si può non vedere l'orizzonte con un cielo così.
mercoledì, luglio 04, 2007
Joe! A Cosa Serve L'Ammoniaca?
Entro al bar e mi metto nell'angoletto più scomodo. Sì, sarà scomodo ma da lì domino la situazione. Prendo aria, vedo i maruega passare, ascolto i discorsi insensati: il Milan ha offerto 40 milioni per De Rossi. Ha già preso Zambrotta e Shevchenko, ed ora potrebbe arrivare Ronaldinho. Ovviamente c'è fremito, ste notizie sono delle vere e proprie bombe. Mi arriva un messaggino ("Sei un figo"), finisco il panino, chiamo il Bagnino, gli faccio il culettino...
Stasera arrivo al cinema in anticipo di quaranta minuti, mi ficco in un altro baretto ChinaStyle, Silvi c'è un casino tremendo e non c'è musica di sottofondo, e sti due tizi di cosa discutono? Ma chiaro, l'anno prossimo Recoba e Adriano al Milan! Ma io non lo so...
Prima di sera, il cielo non di via Soderini aveva reso i miei occhi un po' più verdi.
Giù in metropolitana, nel primo pomeriggio, parlare di quell'episodio della sera prima mi aveva reso felice. Io ho verbalizzato i tuoi pensieri. Tu mi hai saputo contenere in un abbraccio e in un sorriso. Sono storie forse troppo grosse (da raccontare, da spiegare, da capire) anche per me.
E comunque a volte è meglio tenere per sè le sensazioni provate in questo infinito gioco delle parti.
Breathing vive...
Stasera arrivo al cinema in anticipo di quaranta minuti, mi ficco in un altro baretto ChinaStyle, Silvi c'è un casino tremendo e non c'è musica di sottofondo, e sti due tizi di cosa discutono? Ma chiaro, l'anno prossimo Recoba e Adriano al Milan! Ma io non lo so...
Prima di sera, il cielo non di via Soderini aveva reso i miei occhi un po' più verdi.
Giù in metropolitana, nel primo pomeriggio, parlare di quell'episodio della sera prima mi aveva reso felice. Io ho verbalizzato i tuoi pensieri. Tu mi hai saputo contenere in un abbraccio e in un sorriso. Sono storie forse troppo grosse (da raccontare, da spiegare, da capire) anche per me.
E comunque a volte è meglio tenere per sè le sensazioni provate in questo infinito gioco delle parti.
Breathing vive...
martedì, luglio 03, 2007
Something That Rings True.
... ma è ancora il suo ultimo sorriso prima di salire che fa muovere tutto il mio universo...
lunedì, luglio 02, 2007
Accadde Molte Volte. Accadrà Ancora.
Alla fine mi hanno pagato. Ieri mattina. E sono strafelice, perchè quei soldi mi sono serviti stasera. Ho incontrato il fratello di PJ. Non gli ho risolto la vita, ma la serata perlomeno sì. Magari tornerà domani a chiedermi ancora qualcosa. Ma domani non avrò niente. E' sempre così. Se dai tutto te stesso, alla fine puoi camminare a testa alta. E non parlerò più di questa vicenda.
domenica, luglio 01, 2007
La Cami Non Mi Aveva Mai Visto In Camicia
Si comincia la serata con una birretta al Frog, che c'è da beccare un po' di ggente. C'è pure il Sire, cos'hai fatto in questi diciotto mesi? Mah, se solo avessi un blog. Nick, andiamo che è già tardi, c'abbiamo il puntello a mezzanotte e non so quando chiudono le liste. E c'è pure il Gods e c'è coda. In macchina io e l'Uomo Dalla Chioma Fluente ci carichiamo a vicenda: "siamo fighi Nick, siamo fighi! Cazzo se siamo fighi!" "Sì in effetti più ci avviciniamo, e più siamo fighi!".
Dai, dai che entriamo. Ovviamente la mia camicia crea lo scompiglio nel genere femminile, che l'occasione è più unica che rara (con la camicia sei molto fuckable, mi disse qualcuno tanto tempo fa... ve l'ho mai detto che stavo per sposarmi?). La Cami è ovviamente in formissima, che ha sempre una festa dentro l'anima, e non teme le ire del buttafuori che non vuol far entrare il suo amigo coi pantaloncini: MA DAI OH NON POTETE NON FARLO ENTRARE! Ah poi il casettaro sarei io... ma il buttafuori si intenerisce e fa entrare la combriccola al completo. La stessa frase, con la stessa intonazione, pronunciata da me, avrebbe fatto terminare la serata al pronto soccorso col mio setto nasale fracassato. Ma vabbè.
Il Varano ci accoglie con un OrtoMio che è tutto un programma. Ogni giro è un regalo, e poi questo cocktail lo beviamo in due in tutta Italia. Ma la musica? Che roba penosa! Io li odio sti frociazzi del cazzo, come si chiamano, daiiiiiiii Scissors sisters. I raga mi guardano preoccupati, ci pensa sempre lei a tirarci su il morale: "da uno a dieci siete fighi tremila!". Te l'ho detto Nick che questa è la nostra serata...
E mentre le cubiste cominciano ad agitarsi, passando assolutamente inosservate ("quella tipa ha un culo elegiaco"), la musica comincia a spaccare (il Varano aveva ragione, as usual). Mi scateno e sfoggio il mio lato tabbozzo, la sciallatezza pervade ognuno di noi, c'è sempre una prima volta ed è indimenticabile, non è vero Nick?, che quando il Varanone ti ha visto quasi non ci credeva. Siamo fighi, siamo fighi cazzo!
Ma dov'è finita la Cami? Uh eccoti. Sì, andiamo a prendere una Caipiroska, però aspetta che c'è una mega rissa proprio davanti al bancone. No Cami, se passiamo ora ti pigli un pugno in faccia. Cami vuoi fidarti di me? You are under my protection, non c'entra che sei donna, se passiamo lì in mezzo ti pigli una centra in faccia. Mettiti nell'angoletto e stai buona un attimo. E stai tranquilla, che la tua amica non è rimasta sola.
Teo nel frattempo se n'è già andato, e tra un vodkatonic e l'altro è riuscito ad esaltarsi per Love don't let me go di David Guetta: e come si fa a non esaltarsi con quel pezzo? Il Varanone, sempre lui, alla fine gli ha consegnato il prezioso cd, This Is What Varano Calls Music Definitive Edition: promette scintille...
Ed è normale che le donzelle che portano i tacchi a fine serata abbiano male ai piedi. Tacco di sette centimetri? Ma è meno delle mie Buffalo bianche, che c'avevano la zeppa da dieci (mi pare)! La Cami s'indigna e cerca di sbeffeggiarmi andando a riferire tutto a... ma chiaro, al Varanone, che nel '97 non mi conosceva... ma andava pure lui in giro con le Buffalo... la Cami a quel punto vorrebbe forse piangere...
(certo che se mi avesse paccato, l'avrei uccisa)
Ma Nick, io dico, allora, sta prima volta al Solaire come ti è sembrata? Rispondo io per lui che è meglio... come prima apparizione mi è sembrata buona. Certo che se lamiamiglioreamica non mi avesse telefonato... ma è meglio non pensarci (questa la capiamo in tre).
Manca solo la salamella, a questo punto. I discorsi post baracchino regalano l'ultima preziosissima gemma, da incastonare a coronamento di una serata ormai già troppo azzurra: ma ci pensi che io per te non esistevo neanche?
Il Bufalone, tornando a casa, ha fatto i suoi soliti numeri, ma la missione è completata. Ragazze a casa sane e salve. Il mio ultimo pensiero, mentre attraverso di corsa il cortile, è per i recenti avvenimenti Giambellinesi: io e Dylan, alla fine, siamo riusciti a star fuori da tutta questa merda.
Era da tanto che non mi divertivo così.
Dai, dai che entriamo. Ovviamente la mia camicia crea lo scompiglio nel genere femminile, che l'occasione è più unica che rara (con la camicia sei molto fuckable, mi disse qualcuno tanto tempo fa... ve l'ho mai detto che stavo per sposarmi?). La Cami è ovviamente in formissima, che ha sempre una festa dentro l'anima, e non teme le ire del buttafuori che non vuol far entrare il suo amigo coi pantaloncini: MA DAI OH NON POTETE NON FARLO ENTRARE! Ah poi il casettaro sarei io... ma il buttafuori si intenerisce e fa entrare la combriccola al completo. La stessa frase, con la stessa intonazione, pronunciata da me, avrebbe fatto terminare la serata al pronto soccorso col mio setto nasale fracassato. Ma vabbè.
Il Varano ci accoglie con un OrtoMio che è tutto un programma. Ogni giro è un regalo, e poi questo cocktail lo beviamo in due in tutta Italia. Ma la musica? Che roba penosa! Io li odio sti frociazzi del cazzo, come si chiamano, daiiiiiiii Scissors sisters. I raga mi guardano preoccupati, ci pensa sempre lei a tirarci su il morale: "da uno a dieci siete fighi tremila!". Te l'ho detto Nick che questa è la nostra serata...
E mentre le cubiste cominciano ad agitarsi, passando assolutamente inosservate ("quella tipa ha un culo elegiaco"), la musica comincia a spaccare (il Varano aveva ragione, as usual). Mi scateno e sfoggio il mio lato tabbozzo, la sciallatezza pervade ognuno di noi, c'è sempre una prima volta ed è indimenticabile, non è vero Nick?, che quando il Varanone ti ha visto quasi non ci credeva. Siamo fighi, siamo fighi cazzo!
Ma dov'è finita la Cami? Uh eccoti. Sì, andiamo a prendere una Caipiroska, però aspetta che c'è una mega rissa proprio davanti al bancone. No Cami, se passiamo ora ti pigli un pugno in faccia. Cami vuoi fidarti di me? You are under my protection, non c'entra che sei donna, se passiamo lì in mezzo ti pigli una centra in faccia. Mettiti nell'angoletto e stai buona un attimo. E stai tranquilla, che la tua amica non è rimasta sola.
Teo nel frattempo se n'è già andato, e tra un vodkatonic e l'altro è riuscito ad esaltarsi per Love don't let me go di David Guetta: e come si fa a non esaltarsi con quel pezzo? Il Varanone, sempre lui, alla fine gli ha consegnato il prezioso cd, This Is What Varano Calls Music Definitive Edition: promette scintille...
Ed è normale che le donzelle che portano i tacchi a fine serata abbiano male ai piedi. Tacco di sette centimetri? Ma è meno delle mie Buffalo bianche, che c'avevano la zeppa da dieci (mi pare)! La Cami s'indigna e cerca di sbeffeggiarmi andando a riferire tutto a... ma chiaro, al Varanone, che nel '97 non mi conosceva... ma andava pure lui in giro con le Buffalo... la Cami a quel punto vorrebbe forse piangere...
(certo che se mi avesse paccato, l'avrei uccisa)
Ma Nick, io dico, allora, sta prima volta al Solaire come ti è sembrata? Rispondo io per lui che è meglio... come prima apparizione mi è sembrata buona. Certo che se lamiamiglioreamica non mi avesse telefonato... ma è meglio non pensarci (questa la capiamo in tre).
Manca solo la salamella, a questo punto. I discorsi post baracchino regalano l'ultima preziosissima gemma, da incastonare a coronamento di una serata ormai già troppo azzurra: ma ci pensi che io per te non esistevo neanche?
Il Bufalone, tornando a casa, ha fatto i suoi soliti numeri, ma la missione è completata. Ragazze a casa sane e salve. Il mio ultimo pensiero, mentre attraverso di corsa il cortile, è per i recenti avvenimenti Giambellinesi: io e Dylan, alla fine, siamo riusciti a star fuori da tutta questa merda.
Era da tanto che non mi divertivo così.